Cerca

San Mauro Torinese

TARI in aumento e cittadini infuriati. Ecco quanto pagheranno

Si susseguono le lamentele e le frustrazioni dei cittadini che in questi giorni stanno ricevendo il conguaglio della TARI. Ad aspettarli c’è un’amara sorpresa

TARI in aumento e cittadini infuriati. Il Comune fa chiarezza sulla tassa rifiuti

Immagine generata con l'intelligenza artificiale

Numerosi sono i cittadini che in questi giorni si stanno lamentando – specialmente online – dell’aumento della TARI a San Mauro Torinese. La tassa sui rifiuti è calcolata in base alla tipologia di utenza, se domestica o commerciale. Per le utenze domestiche, la tariffa dipende da una quota fissa da moltiplicare per il numero di metri quadri della casa, e da una quota variabile da moltiplicare per il numero di persone che compongono il nucleo familiare, a cui si aggiunge l’addizionale provinciale del 5%.

«Qui danno i numeri! È arrivato il saldo TARI per l’anno 2024: 358 euro per 80 mq più box. Nel 2017 ne pagavo 193. In sette anni gli stipendi sono raddoppiati?», lamenta un cittadino su Facebook. «L’anno scorso TARI a 520 euro. Quest’anno 565. Il prossimo anno intesto casa al comune, mi conviene», dice con una nota di ironia un altro utente. Decine sono le risposte a post di questo tipo: «Com’è che dicevano? Se differenziamo pagheremo meno…», «È veramente vergognoso».

Il tema è molto sentito dai cittadini, visto che – com’è ormai noto dai dati Ocse – l’Italia è l’unico Paese dell’Unione Europea in cui non solo gli stipendi non sono aumentati dal 1990 a oggi, al netto dell’inflazione e del passaggio alla moneta unica, ma sono pure diminuiti. Tutto ciò grava sul costo della vita del cittadino medio, il cui potere d’acquisto è nettamente diminuito. L’unico dato positivo è che l’Italia è il primo Paese UE per riciclo di rifiuti: l’85% di scarti e imballaggi viene correttamente smaltito, contro una media europea del 61%.

Dati alla mano, attraverso l’apposito strumento online del Comune di San Mauro Torinese che permette di simulare il calcolo della TARI, se nel 2023 una famiglia di quattro persone in un appartamento di 80 mq pagava 462,37€ di TARI, nel 2024 pagherà 496,30€. Si tratta di un aumento del 7,34%. Questo dato può variare leggermente da famiglia a famiglia, ma si tratta di un aumento medio del 7%, come ha confermato anche il consigliere comunale Bruno Bonino in risposta a una delle lamentele sui social.

La tariffa della TARI viene stabilita dal Comune sulla base di quanto indicato dal Consorzio di bacino 16 (CB-16) di cui fa parte San Mauro per coprire i costi sostenuti per la raccolta dei rifiuti da parte del gestore Seta. Il pagamento della tassa avviene sempre in due fasi: un acconto, pari all’80% dell’importo calcolato sulle tariffe dell’anno precedente, e un saldo che tiene conto delle variazioni che arriva nel mese di novembre.

Abbiamo chiesto a Matteo Fogli, assessore al bilancio e all’ecologia, quali sono i motivi effettivi di questi aumenti.

L'assessore Matteo Fogli

Assessore Fogli, nell’ultimo Consiglio comunale è stata approvata la modifica al bilancio, ed è aumentata la TARI. Questo è legato solo all’inflazione o ci sono anche altri motivi?

Questa modifica al bilancio risponde alle spese del gestore del servizio rifiuti, a fronte dell’adeguamento al piano economico finanziario. Questo si traduce in degli aumenti, che a San Mauro si devono essenzialmente a due fattori. Il primo è l’inflazione: la TARI copre completamente il costo di un servizio, non è una tassa come altre. Il servizio è soggetto alle regole dettate dall’autorità di settore, l’Arera, e dal 2022 ci sono delle regole che determinano le tariffe, su cui i comuni non hanno molti strumenti per intervenire. Sul 2024 purtroppo si scarica l’inflazione del 2022, perché il regime tariffario si basa sui costi dei due anni precedenti. Nel 2025 vedremo l’inflazione del 2023.

Qual è invece il secondo motivo?

Riguarda la raccolta del vetro e la relativa fatturazione. Seta fa dei passaggi settimanali di raccolta del vetro, ma venivano fatturati al Comune come se fossero fatti ogni 14 giorni e non ogni 7. Nel momento in cui è stata verificata questa cosa, è stato fatto un conguaglio che è arrivato quest’anno. Questo purtroppo contribuisce ora all’aumento.

Dunque, è stato Arera, ente di regolazione statale, a consentire l’aumento dei costi da parte di società come Seta, che gestisce i rifiuti a San Mauro?

Sì. San Mauro fa parte del CB-16 insieme ad altri comuni, per fare un contratto su un’area individuata da Arera con l’obiettivo di aumentare l’efficienza e migliorare le condizioni della raccolta rifiuti. I costi di questo servizio sono coperti dalla tariffa che il Comune deve chiedere ai cittadini: la TARI copre i costi del servizio, ma nel momento in cui Arera autorizza Seta a recuperare l’inflazione, il Comune deve necessariamente distribuire gli aumenti sui cittadini. Quello che il Comune può fare, per alcune categorie di persone, è rispondere con riduzioni e agevolazioni.

Le agevolazioni sono cambiate rispetto al 2023 o sono rimaste le stesse?

Sono rimaste le stesse. Riguardano famiglie con ISEE molto basso, con disabili in casa o altre casistiche. Questi costi sono coperti dalle entrate del Comune. Le agevolazioni sono state confermate ad aprile scorso. Sono cresciute le agevolazioni in termini di stanziamento comunale: essendo calcolate in termini percentuali sulla TARI che i cittadini devono pagare, se la TARI aumenta e il Comune mantiene le stesse percentuali di agevolazione, deve mettere più soldi.

Assessore, sul sito del Comune si può leggere che utilizzando gli ecocompattatori presenti sul territorio per smaltire i propri rifiuti, è possibile accumulare un punteggio per avere una piccola riduzione sulla TARI, di 10€ ogni 1000 punti e fino a un massimo di 30€. Come funziona?

Questa è un’iniziativa che è partita l’anno scorso, ed è legata alla raccolta alla raccolta di bottiglie e recipienti di plastica. Al momento abbiamo un solo ecocompattatore, che si trova in piazza Nassiriya: il gabbiotto bianco e azzurro. Ne abbiamo previsto un secondo in Prà Granda, ma per via di alcuni vincoli amministrativi e di privati che erano interessati a ospitarlo, non l’abbiamo ancora installato. Ma l’iniziativa prosegue.

Per quanto riguarda il futuro, l’intenzione del Comune è di passare a una “tariffa puntuale” per la TARI, che tenga conto dei rifiuti effettivamente prodotti da ciascuno?

Il percorso verso la tariffa puntuale è stato avviato. È un cambiamento importante che va spiegato in modo graduale. L’obiettivo è ridurre la quota di rifiuti non recuperabili. Per farlo, la tariffa puntuale è dimostrato essere uno strumento premiante: per i cittadini non aumenta la TARI e la raccolta continua con le stesse modalità. Se i cittadini rispettano le soglie di produzione, basate su dati storici, di rifiuti che ci si aspettano da una famiglia o da un’impresa, la TARI non aumenta. Questo disincentiva la produzione di rifiuti oltre la soglia “minima”, visto che la TARI aumenta solo se viene superata. Riducendo poi la quantità di rifiuti, diminuiscono i costi di gestione e di smaltimento.

Non c’è però il rischio che qualche cittadino disonesto, per non superare la soglia oltre cui la TARI aumenterebbe, vada a conferire illegalmente i propri rifiuti presso altri comuni?

Il rischio c’è sempre. Le cattive abitudini e la rabbia riguardano però, per fortuna, pochi e credo un po’ più chiassosi cittadini. Io credo che le persone capiscano non solo i possibili vantaggi per il proprio portafoglio, ma anche la propria responsabilità per il vivere civile. Interverremo sia con controlli e sanzioni, che anche e soprattutto attraverso l’educazione al cambiamento verso questa tariffa puntuale. L’obiettivo dev’essere di non superare quelle soglie “minime”, e questa cosa sarà accompagnata dall’informazione di quanti conferimenti ognuno avrà fatto nel corso dell’anno. È tutto però ancora tutto da costruire. Sicuramente bisognerà accompagnare le persone verso questo cambiamento con un’informazione adeguata e punendo quegli abusi che purtroppo ci sono già adesso, come l’abandono dei rifiuti. Ma sono quote piccole di cittadini, per fortuna.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori