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Eporedia futura

L’ennesima pagliacciata

Com’è noto, non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire ...

Emanuele Longheu e Vanessa Vidano

Emanuele Longheu e Vanessa Vidano

È passata abbastanza inosservata una situazione creatasi durante l’ultimo consiglio comunale di ottobre: a seguito di una lunga discussione, prevalentemente interna alla minoranza, sulla mozione del collega De Stefano sul Parco dei cinque laghi (quella in cui l’assessore Comotto si è molto annoiato, per intenderci, è arrivato il turno dell’interpellanza generale, presentata dalla maggioranza, sul medesimo tema.

Visti gli scarni interventi dei consiglieri di maggioranza sulla mozione di De Stefano, non ci saremmo aspettati un particolare interesse verso la questione da parte loro.

Parco dei 5 laghi

E, invece, a quanto pare, l’interesse della sinistra c’era eccome: appena la minoranza tutta ha lasciato l’aula in segno di protesta per la mancanza di rispetto subita, i colleghi di maggioranza hanno manifestato (anche piuttosto goffamente) il loro dispiacere nel non poter confrontarsi con la minoranza sul tema.

Tra le mozioni d’ordine dei consiglieri Longheu e Vidano, di cui forse non conoscono il significato, e i continui riferimenti al “non saper reggere il confronto”, la maggioranza ha dimostrato per l’ennesima volta di faticare a comprendere le dinamiche del consiglio comunale.

Da questo punto di vista, potrebbe essere particolarmente utile la giunta, che vanta al proprio interno ben quattro dei sei consiglieri d’opposizione durante il mandato Sertoli. 

Ma, com’è noto, non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Ma torniamo a noi…

Oltre agli attacchi in nostra assenza, sono state fatte anche profonde riflessioni politiche, come quella di Emanuele Longheu “è una questione politica!” (Chapeau!) o come quella del sindaco Chiantore, che ha ricondotto la nostra assenza a un fantomatico imbarazzo sulla questione, cogliendo la palla al balzo per tirare in ballo l’intero centrodestra regionale.

A questa discussione della maggioranza è seguita la richiesta di rinvio dell’interpellanza generale al prossimo consiglio, in barba al regolamento e, mi viene da aggiungere, a ogni logica.

Ben si conoscono la mia posizione e quella di fratelli d’Italia sul Parco dei cinque laghi, basta leggere i numerosi comunicati, editoriali e interviste, oltre all’ascolto del forse prolisso intervento sulla mozione.

Avremmo potuto sapere di più sulla posizione delle sinistre eporediese se solo, per manie di protagonismo, non avessero evitato di parlare durante la discussione della mozione del collega De Stefano per aspettare la loro interpellanza.

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