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02 Novembre 2024 - 15:27
Venaria Reale si raccoglie in un abbraccio silenzioso e commosso per dare l’ultimo saluto a Antonio Cabula, l’uomo che per decenni ha rappresentato un pezzo di storia cittadina, dietro il bancone del Bar Venaria.
La sua scomparsa, avvenuta il 30 ottobre 2024 a causa di un infarto, lascia un vuoto incolmabile nella comunità.
Cabula, a 83 anni, era molto più che un semplice barista: era un amico, un confidente, un simbolo di un’epoca fatta di piccole cose, di incontri quotidiani, di relazioni autentiche.
Il Bar Venaria, situato all'angolo tra corso Garibaldi e via Goito, non era soltanto un locale dove prendere un caffè o una birra. Era un rifugio, un luogo di storie e legami, un punto di riferimento per generazioni di giovani appassionati di auto da rally e moto, che lì trovavano non solo un ritrovo, ma anche un senso di appartenenza. E proprio in quel bar, Antonio accoglieva tutti con la sua presenza discreta, la sua saggezza e il suo sorriso rassicurante. "Per tanti di noi è stato un fratello maggiore, uno zio,” ricorda Massimo Grosso, uno dei tanti ragazzi cresciuti nel bar di Antonio.
“Tantissimi giovani, come Sergio Maspes o Tony Ferrario, sono cresciuti qui, ridendo e scherzando, bevendo caffè e birre. Era un periodo in cui bastava poco per divertirsi, e lui c’era sempre, ci controllava, si informava su come stessimo. Ci dava un consiglio, un sorriso. Ci mancherà."
Per la comunità di Venaria, Cabula non era solo un commerciante. Era un uomo che ha saputo essere presente nei momenti più importanti della vita di tanti: battesimi, matrimoni, separazioni e riappacificazioni. Con la sua naturale capacità di creare legami, ha saputo costruire qualcosa di speciale che va ben oltre i muri di un semplice bar. Antoniolascia dietro di sé un vuoto enorme. A piangerlo, oggi, sono sua moglie Lidia, i figli Patrizia e Walter, e la nipote Vanessa, che hanno perso un marito, un padre, un nonno amorevole e generoso.
I funerali di Antonio Cabula si sono tenuti questa mattina, 2 novembre 2024, nella chiesa di San Francesco a Venaria. Una cerimonia intima e carica di emozione, dove la comunità si è stretta attorno alla famiglia in un silenzio che parlava più di mille parole. Dopo la messa, un lungo corteo ha accompagnato il feretro fino al tempio di Mappano per il rito della cremazione, l’ultimo addio a un uomo che ha saputo toccare i cuori di chiunque l’abbia conosciuto.
La scomparsa di Antonio Cabula segna la fine di un’era, un momento di passaggio doloroso per chi ha vissuto quella piccola fetta di mondo che era il Bar Venaria. Il suo ricordo, però, continuerà a vivere nei racconti e negli aneddoti di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. La sua eredità è fatta di gesti semplici, di sorrisi generosi, di consigli schietti e di una presenza costante e rassicurante. In un tempo in cui tutto cambia a una velocità vertiginosa, il Bar Venaria e il ricordo di Antonio rimarranno per sempre come un simbolo di un passato che resiste, un luogo in cui le relazioni umane erano il vero cuore della vita quotidiana.
Oggi Venaria saluta il suo barista, il suo confidente, il suo amico.
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