Cerca

San Mauro Torinese

Rubati i fiori al cimitero: "E il Comune resta immobile!"

I temi legati alla sicurezza pubblica e al contrasto alla criminalità hanno acceso il Consiglio comunale del 28 ottobre

A San Mauro c’è poca attenzione per sicurezza e legalità? È scontro in Consiglio comunale

Immagine generata con l'intelligenza artificiale

Continuano i furti di fiori nel cimitero di San Mauro e il Comune non fa niente: questa è stata la denuncia della consigliera Paola Antonetto durante l’ultimo Consiglio comunale del 28 ottobre. Si tratta di un problema lamentato da anni dai cittadini e che scuote le famiglie in visita alle tombe dei propri cari defunti.

La consigliera ha dichiarato che la promessa fatta tempo fa dal Comune di sorvegliare la zona con agenti della Polizia Municipale è stata disattesa circa una settimana dopo l’annuncio, complice anche il ridotto organico:

«La mozione da me presentata qualche anno fa, in cui proponevo l’installazione di telecamere, non fu accolta. Tenuto conto dell’impegno, preso dall’amministrazione all’epoca, di non installare telecamere, ma di utilizzare i vigili urbani per effettuare controlli, questi non ci più sono stati: i furti permangono». L’installazione di telecamere all’interno consentirebbe di vedere chi compie questi atti vandalici, perché spesso i fiori non vengono rubati per essere portati fuori dal cimitero, ma rimossi dalle tombe e abbandonati dentro al campo santo come sfregio verso i morti.

La consigliera Paola Antonetto

In risposta all’interrogazione, è intervenuto l’assessore Emanuele Durante, ribadendo come il Comune abbia scelto di installare telecamere solo all’esterno della struttura, e non all’interno, per non violare la privacy dei cittadini davanti ai loculi dei propri cari.

Il suo invito è stato di sporgere sempre denuncia: «Il tema dei furti dei fiori al cimitero non dev’essere divisivo: siamo tutti sensibili a riguardo e se c’è un problema va affrontato insieme. I furti dei fiori avvengono anche in altri cimiteri, e in modo più massiccio che da noi. Le telecamere sono fuori dalla struttura, per non violare la privacy dei parenti. Invito però i cittadini a denunciare sempre questi furti, perché a oggi alla Polizia Locale risulta una sola denuncia».

L'assessore Emanuele Durante

Se da una parte la denuncia è uno strumento utile alle forze dell’ordine per capire l’entità del problema, dall’altra i cittadini sembrano aver perso sempre più fiducia verso la Polizia Locale, come ha riportato Antonetto:

«I furti dei fiori sono un oltraggio ulteriore alle famiglie dei defunti, che si somma al loro dolore. Dovremmo essere molto più sensibili al tema. Visto che quei fiori probabilmente non escono dal cimitero, la soluzione potrebbe essere non telecamere davanti ai loculi, ma in alcuni punti dentro al cimitero. I cittadini non denunciano più perché voi della maggioranza non siete credibili: i furti continuano, e sanno che denunciando non cambierebbe nulla».

Lo scarso numero di agenti della Polizia Municipale è infatti un tema noto al Consiglio comunale da tempo ed è stato affrontato già nella seduta del mese scorso, quando la maggioranza si era impegnata ad assumere al più presto due nuovi vigili, e quattro entro il prossimo anno. Il consigliere Marco Bongiovanni ha sottolineato l’urgenza del tema, visto che «nel corso dell’ultimo mese ci sono stati scippi in zona Coop e in piazza Mochino, scambi di materiale non ben identificato in piazza Gramsci e nel parco L’Eliana».

Il consigliere Marco Bongiovanni

A rispondere all’interrogazione è stata la sindaca Giulia Guazzora, che si è detta consapevole della situazione:

«È partita una procedura per assumere due nuovi agenti. Si tratta di una procedura di mobilità e sono pervenute dieci domande. Così potremo aumentare l’organico entro le prossime settimane. Ci attiveremo per l’implementazione completa entro il prossimo anno, perché lì ci sono delle procedure amministrative diverse. Volevamo comunque dare un segnale il prima possibile che il Comune si sta occupando della questione».

Giulia Guazzora, sindaca di San Mauro Torinese

Al di là della situazione degli agenti, resta però sempre un dato di fatto che le telecamere di sorveglianza della Polizia Locale sono in alcuni casi completamente oscurate dalla vegetazione, e quindi non funzionanti.

Una delle telecamere ricoperte dalla vegetazione

L'amministrazione comunale è stata poi accusata di non promuovere in modo adeguato iniziative a sostegno della legalità sul territorio. La Regione Piemonte ha indicato, per i comuni sopra i 15.000 abitanti come San Mauro, che debba essere rappresentata in Comune anche la tematica della legalità – delega che è stata affidata all’assessore Matteo Fogli tre anni fa.

L'assessore Matteo Fogli

La consigliera Antonetto ha denunciato lo scarso impegno dell’amministrazione e dell’assessore Fogli sul tema: «Essendoci un assessore delegato, sarebbe utile che organizzasse commissioni sulla legalità con iniziative annesse. Dopo tre anni dall’insediamento dal vostro insediamento, non ne è mai stata convocata una».

Il 1° ottobre scorso, il Comune ha risposto per la prima volta alle indicazioni della Regione dichiarando che sul proprio territorio sarebbe attivo un "tavolo della legalità", non indicando però di avere un assessore esplicitamente delegato al tema. L’accusa di Antonetto è quindi che Comune e assessore si sarebbero “dimenticati” di avere questa delega, visto che il “tavolo della legalità”, che è un soggetto che tiene insieme alcuni membri dell’amministrazione e molte associazioni locali, non è propriamente del Comune.

«L’assessore alla legalità, con la sua maggioranza – continua la consigliera –, avrebbe dovuto individuare la commissione in cui svolgere gli incontri sul tema. Altrimenti questa è una delega di facciata, e non di sostanza. Dopo i miei interventi, il 25 ottobre il Comune ha finalmente detto alla Regione che cosa ha messo a disposizione per il tema della legalità, citando il tavolo di cui prima e numerose associazioni, ma manca ancora la parte istituzionale. Il documento non cita la commissione comunale che dovrebbe occuparsi dell’argomento».

L’assessore Fogli ha risposto negando che la sua delega sia qualcosa “di facciata”: «Il tavolo della legalità coinvolge anche l’amministrazione locale, con la partecipazione della sindaca Guazzora, dell’assessore alla legalità Fogli, dalla presidente del Consiglio comunale Vallino, oltre che numerose associazioni. Il tavolo è nato nel 2012 per contrastare fenomeni di stampo mafioso e corruttivo, e in più di dieci anni ha promosso moltissime iniziative, comprese cerimonie per ricordare Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino, oltre che spettacoli teatrali e incontri pubblici».

Ha poi aggiunto che in sede comunale verrà individuata la commissione più adatta per parlare di legalità, accettando lo sprono ad affrontare la situazione in via più ufficiale, ma rigettando le accuse la città non stia facendo abbastanza.

Ne è conseguito un acceso dibattito all’interno del Consiglio: se è vero che il Comune sta agendo sul fronte della legalità attraverso un soggetto “molteplice” e riconosciuto (che è il tavolo), è anche vero che la commissione alla legalità – organo pienamente comunale – non è mai entrata concretamente in funzione.

La maggioranza si è mostrata compatta in difesa dell’operato di Fogli all’interno del tavolo della legalità, e l’opposizione irremovibile sulla mancata istituzione della commissione. Il consigliere Rudy Lazzarini ha accusato Antonetto di voler utilizzare la mozione per screditare l’operato dell’assessore e fare propaganda politica:

Il consigliere Rudy Lazzarini

«Non volevamo stravolgere la mozione della consigliera Antonetto, ma pulirla dagli insulti inviati all’assessore Fogli, pulirla da quelle nefandezze e renderla votabile. Alla Regione abbiamo risposto già due volte e abbiamo capito che c’è una falla nel regolamento del Consiglio comunale, che non abbiamo fatto noi: non sappiamo quale sia la commissione a dover trattare l’argomento legalità. Noi della maggioranza volevamo votare questa mozione emendata e non romperci sul tema della legalità, che non può essere divisivo. Chiediamo alla consigliera di ritirare la mozione: la risposta alla Regione è stata data e ci stiamo muovendo per far sì che una delle commissioni comunali si occupi di legalità. L’abbiamo già individuata: potrebbe essere la quarta. Io non voto un documento che attacca un mio assessore».

L’opposizione ha negato la presenza di “insulti” nella mozione, in riferimento al fatto che l’assessore alla legalità non si sarebbe mai occupato della delega negli ultimi tre anni. La mozione è stata messa ai voti e bocciata, permettendo al Comune di prendere ancora tempo per affidare il tema della legalità a una delle commissioni comunali già esistenti.

Sarà così? Resta da vedere come l’amministrazione sarà in grado di affrontare il tema del contrasto alla criminalità – piccola o grande che sia – sul territorio, tra furti di fiori al cimitero, Polizia Locale sottorganico e assessore alla legalità accusato di non fare il suo mestiere.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori