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Settimo Torinese
26 Ottobre 2024 - 12:31
Chiara Gaiola
Non c’è fine alle disavventure per le mense scolastiche di Settimo Torinese. Giovedì scorso, è accaduto qualcosa che ha mandato su tutte le furie i genitori: vermi trovati nel passato di zucca servito ai bambini.
La notizia, rimbalzata rapidamente tra chat di mamme e gruppi WhatsApp, ha immediatamente alzato un polverone che non si è più abbassato. Diversi istituti sono stati coinvolti nell'increscioso episodio, tra cui le scuole Teresa Noce Moglia, Roncalli presso Nicoli, Gramsci, Martiri e Andersen.
Non si parla di un singolo caso isolato, ma di una situazione che ha interessato diverse strutture scolastiche, alimentando il malcontento di chi, ogni giorno, affida i propri figli alle cure del sistema mensa scolastica, sperando almeno che mangino in sicurezza.
L'azienda responsabile del servizio di refezione scolastica, la "Eutourist New", ha confermato quanto accaduto, tentando di limitare i danni con un lungo comunicato stampa. Eppure, nonostante le spiegazioni fornite, i genitori non sembrano disposti a perdonare così facilmente: "I nostri figli hanno trovato larve nei loro piatti e ci volete convincere che è tutto sotto controllo? Non ci stiamo!", si legge in uno dei messaggi diffusi da alcuni genitori inferociti.
Secondo quanto riportato dall’azienda, la contaminazione avrebbe riguardato solo "porzioni isolate" di pasto, e le larve trovate sarebbero riconducibili a un lotto di farro biologico, presumibilmente contaminato da plodia, un tipo di larva comune nei cereali.
"Dalla visione delle foto ricevute e dei corpi estranei resi al centro cottura, possiamo verosimilmente supporre che le larve siano derivate da una confezione del cereale farro di origine biologica utilizzato per la produzione del primo piatto", si legge nella nota. In pratica, il farro, uno degli ingredienti del passato di zucca, sarebbe stato il principale colpevole di questa spiacevole vicenda.
Eutourist New tenta di rassicurare famiglie e scuole, sottolineando come tutti i controlli previsti dalla legge siano stati effettuati in modo regolare e che, sfortunatamente, il controllo visivo degli operatori non ha evidenziato la presenza di corpi estranei nel piatto durante le fasi di preparazione.
"La contaminazione è emersa solo durante il consumo degli utenti", precisa l'azienda, quasi a suggerire che non vi sia stato modo di evitarla. A complicare ulteriormente la situazione, Eutourist aggiunge che anche le verifiche straordinarie svolte successivamente, sia nei magazzini che nei locali di stoccaggio, non hanno rilevato altre tracce di contaminazione.
Ma la risposta dell’azienda non è stata sufficiente a calmare gli animi.
Le famiglie sono furiose, e non è solo per l'incidente isolato. Da mesi, infatti, si susseguono le lamentele riguardo la qualità dei pasti serviti nelle scuole, con porzioni giudicate scarse, piatti poco appetibili e, ora, questa ciliegina sulla torta – o meglio, questa larva nel passato di zucca.
Alcuni genitori, stanchi di subire quella che considerano una mancanza di rispetto per la salute e il benessere dei loro figli, hanno deciso di passare all'azione.
Lunedì prossimo, per alcuni (quanti non si sa), partirà uno sciopero del panino, che durerà per una settimana.
In pratica, i bambini non consumeranno più i pasti forniti dalla mensa, ma porteranno da casa un pranzo preparato dalle loro famiglie.
"Abbiamo perso ogni fiducia", dichiara una mamma, portavoce del gruppo di genitori in rivolta.
"Ci viene detto che le larve sono biologiche, che non fanno male. Ma la verità è che non possiamo accettare che i nostri bambini vengano serviti in questo modo. Lo sciopero del panino sarà il nostro modo di dire basta a questa situazione."
Nel comunicato, Eutourist New cerca di evidenziare le misure correttive già messe in atto per evitare il ripetersi di simili episodi: tra queste, l'acquisto di confezioni di cereali in imballi più piccoli, per ridurre i tempi di stoccaggio, e l'aumento dei controlli degli insetti volanti nelle aree di conservazione.
La ditta precisa anche che venerdì 25 ottobre il centro di cottura è stato ispezionato dall’ASL TO4 e dai NAS, senza che venissero riscontrate violazioni gravi legate alla contaminazione. Gli ispettori avrebbero però segnalato altre problematiche, come la manutenzione del locale lavaggio e alcune carenze nello stoccaggio dei materiali. In seguito a queste rilevazioni, l'azienda ha eseguito una pulizia straordinaria e attende ulteriori indicazioni dai NAS e dall’ASL per eventuali azioni aggiuntive.
Se da un lato l’azienda prova a difendersi, dall'altro i genitori non sono disposti a dimenticare e perdonare così facilmente. I più critici accusano direttamente l’amministrazione comunale, che avrebbe dovuto monitorare più da vicino la gestione della refezione scolastica. "È l'ennesimo segnale che ci troviamo di fronte a un’amministrazione disinteressata al benessere dei nostri figli", commenta un genitore del gruppo che sta promuovendo lo sciopero. "Se fossero stati coinvolti i figli di qualcuno in Comune, sono sicuro che la questione sarebbe stata gestita diversamente."
La questione, infatti, si inserisce in un contesto più ampio di malcontento diffuso verso la qualità dei servizi scolastici offerti a Settimo Torinese. Già in passato c’erano state polemiche sulla qualità dei pasti e sulla gestione delle mense, ma mai si era arrivati a un tale livello di indignazione. L'accaduto è ormai diventato un caso pubblico, e molti si chiedono se non sia il momento di ripensare totalmente il sistema di refezione scolastica.
"Ci parlano di procedure e di controlli, ma la verità è che i nostri figli hanno trovato vermi nei loro piatti. E non possiamo più accettarlo", conclude una mamma esasperata.
Il Comune, per ora, sembra voler mantenere un profilo basso sulla vicenda, ma con la mobilitazione dei genitori e la crescente pressione mediatica, sarà difficile evitare una risposta.
La domanda ora è solo una: come gestiranno la situazione prima che la crisi sfugga del tutto di mano? E cosa ne pensano in Municipio di questo nuovo menù biologico che sembra non piacere proprio a nessuno?
Soprattutto, dov'è finita l'assessora comunale Chiara Gaiola? Qualcuno sta pensando di chiedere a "Chi l'ha visto?".
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