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Politica
25 Ottobre 2024 - 16:18
Giorgia Meloni e Elena Piastra
E vabbè. Ci risiamo. La città è in fermento, gli studenti disgustati, i genitori furiosi, tutti alle prese con la “guerra dei vermi”. Un vero e proprio scandalo che, in qualsiasi città normale, avrebbe fatto tremare i palazzi del potere, con dimissioni immediate e responsabili a capo chino. Ma no, non a Settimo. Qui da ore non si parla d’altro che di vermi nei piatti della mensa scolastica, quelli che i ragazzi hanno trovato mentre cercavano di mangiare.
E lei, la Sindaca Elena Piastra, che fa? Si ritaglia uno spazio sui giornali nazionali, parlando di tutt’altro, ovviamente. Sì, perché i vermi nei piatti dei bambini sono solo un dettaglio trascurabile. Stavolta si esprime sul grande tema della Legge Finanziaria, ma attenzione: non lo fa come semplice sindaca di Settimo. No, le sue dichiarazioni arrivano in qualità di presidente di Ali Piemonte e vicepresidente di Ali nazionale. Un ruolo che, evidentemente, le consente di avere ben altre priorità rispetto a quei “piccoli” disagi nelle mense scolastiche.
E così la Piastra ci delizia con frasi del tipo: "Come temevamo da mesi, arriva come una mannaia a colpire pesantemente gli enti locali. Si tratta di un taglio senza precedenti che colpisce soprattutto i Comuni: 300 milioni di tagli per il biennio 2024-2025 e altri 200 milioni dal 2026 in avanti”.
L’allarme lanciato da Elena Piastra, quindi, sembra più una mossa da politica di lungo corso che da sindaca di un Comune che dovrebbe preoccuparsi prima di tutto dei problemi concreti della sua città. Ma ormai è chiaro: Settimo è solo un trampolino di lancio per ambizioni più alte.
E qui sta il punto. Fa un po’ ridere che a parlare di tagli sia proprio la sindaca di uno dei Comuni che più incassa dalle multe e dagli autovelox: oltre due milioni di euro all’anno. E ci vuole far credere che i conti non tornano, che i soldi non ci sono, che questi tagli sono una tragedia insormontabile. Insomma, mentre le famiglie si preoccupano di quello che i loro figli trovano nei piatti della mensa, Elena Piastra, in veste di vicepresidente di Ali nazionale, ci racconta la favoletta del "Comune in crisi".
Ma non finisce qui. La Piastra non si limita a parlare dei tagli: si preoccupa anche di farci sapere che la Finanziariainciderà su assunzioni, rigenerazione urbana e manutenzione delle opere pubbliche, già mette le mani avanti per l’erba alta del prossimo anno e per i topi che han preso casa in alcuni quartieri.
Certo, è colpa dei tagli, mica di una gestione comunale che sembra più interessata a fare cassa con le multe che a risolvere i problemi concreti dei cittadini. E mentre a Settimo Torinese ci ritroviamo con marciapiedi pieni di buche, mense scolastiche degne di un film horror e servizi essenziali che fanno acqua da tutte le parti, la nostra sindaca si preoccupa di rilasciare interviste contro il governo di Giorgia Meloni. E sarà già che la Meloni legge di Piastra e si spaventa…
Tant’è! Ormai è chiaro: a Piastra Settimo non le importa più nulla. La città è solo il trampolino per qualcosa di più grande, di più ambizioso. D’altronde, la sua carica di presidente di Ali Piemonte e vicepresidente di Ali nazionalesembra contare molto più dei problemi quotidiani dei cittadini di Settimo. È sempre più chiaro: ora il suo obiettivo è la carriera politica nazionale.
Cosa resta da fare? Beh, un suggerimento ci sarebbe: cara sindaca, se la tua attenzione è tutta rivolta altrove, forse è il momento di fare un passo indietro.
Dimettiti, che almeno risparmi ai cittadini l’ennesimo spettacolo di ipocrisia. Perché, diciamolo chiaramente, è difficile credere che una sindaca che incassa milioni con gli autovelox e poi piange miseria per i tagli abbia veramente a cuore il destino dei suoi cittadini.
E mentre aspettiamo che i vermi non siano più la portata principale nelle mense scolastiche di Settimo, continuiamo a vedere come si evolverà la carriera della nostra sindaca.
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