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Dibattito politico
17 Ottobre 2024 - 07:59
L'assessora Chiara Gaiola
Eccoci di fronte all'ennesimo capitolo di una saga infinita delle riduzioni sulla refezione scolastica a Settimo Torinese.
Una storia che ormai sembra più un romanzo di Kafka che una semplice decisione amministrativa.
I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, guidati da Vincenzo Maiolino, hanno deciso di rispolverare una questione che evidentemente ha bisogno di una buona spolverata: chi ha diritto alle riduzioni e in che misura queste sono effettivamente applicate?
Ricordiamo che, con la Delibera del Consiglio Comunale n. 19 del marzo 2022, si stabiliva che diverse fasce ISEE avrebbero beneficiato di sconti sul servizio mensa, a seconda della condizione economica e sociale.
A suo tempo, si parlava di aiutare famiglie in difficoltà cronica o, ahinoi, colpite dalla sfortunata congiuntura economica. Un’ottima intenzione, insomma. Ma, come sempre accade, tra il dire e il fare... c’è di mezzo la burocrazia.
PEnzo Maiolinio dei Fratelli d'Italia
Tant'è! Comunque nel luglio scorso, durante un Consiglio Comunale, l'assessora Chiara Gaiola ha ammesso candidamente la necessità di rivedere la Delibera di Giunta 115/2022 che regolamenta queste tariffe.
Ottimo! Finalmente qualcuno che ammette che "Houston, abbiamo un problema".
Ma il passo successivo, quello di fare qualcosa, rimane, a quanto pare, in sospeso.
Da qui la decisione di Vincenzo Maiolino, Francesco D'Ambrosio e Giorgio Zigiotto dei Fratelli d’Italia di chiedere lumi: "quanti sono gli aventi diritto alle riduzioni quest'anno? E come si sta muovendo l'Amministrazione per garantire che le famiglie più in difficoltà ricevano davvero l’aiuto promesso?"
Il cuore della questione sembra essere l'ISEE, un indicatore che, a detta di molti, è più confuso di una trama di un film di David Lynch.
Adesso ci si mette anche l'assegno unico a fare danni, innalzando magicamente i punteggi ISEE senza che la reale situazione economica delle famiglie cambi granché.
Risultato? Le famiglie già in difficoltà rischiano di vedersi escluse da quelle riduzioni che dovrebbero aiutarle a sbarcare il lunario. Ma non preoccupatevi, il problema è sotto esame. Quando? Come? Non è dato saperlo.
Alla fine, ciò che chiedono i consiglieri è semplice: trasparenza. Quanti sono, per esempio, i bambini che quest'anno hanno diritto a una riduzione sulla mensa? E rispetto all'anno scorso, la situazione è migliorata o peggiorata?
L’Amministrazione ha intenzione di aggiornare la famosa delibera per evitare che la mensa diventi un privilegio per pochi? O dobbiamo continuare a vedere scivolare questa questione nel dimenticatoio delle "buone intenzioni" rimaste tali?
Una cosa è certa: mentre l'Amministrazione riflette, mentre la sindaca chiacchiera e l'assessora "boh" vai a capire che cosa sta facendo, i genitori contano i centesimi per mandare i figli a scuola senza dover saltare il pranzo.
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