Cerca

La polemica

Il Comune aspetta il diluvio universale per pulire i tombini?

I consiglieri comunali dei Fratelli d'Italia sfidano l'amministrazione Piastra su caditoie e tombini mai puliti. La città si prepara a diventare la nuova Venezia?

In foto: Vincenzo Maiolino,  Giorgio Zigiotto e Francesco D’Ambrosio

In foto: Vincenzo Maiolino, Giorgio Zigiotto e Francesco D’Ambrosio

Torna la pioggia e con lei i soliti problemi. Tombini e caditoie intasati da foglie, terra e rifiuti di ogni genere, un quadretto che ormai conosciamo bene. Se non lo sapessimo, sembrerebbe quasi che l’Amministrazione comunale guidata da quella chiacchierona di Elena Piastra abbia deciso di sperimentare una nuova forma di "arredo urbano": fiumi artificiali a cielo aperto, senza il bisogno di spendere soldi per progetti ecologici! Una trovata geniale.

Per questo i consiglieri di Fratelli d’Italia – Vincenzo Maiolino, Francesco D’Ambrosio e Giorgio Zigiotto – hanno deciso di prendere carta e penna (o forse sarebbe meglio dire scafandro e stivali) e presentare un’interpellanza. Vogliono capire cosa stia succedendo. Chiedono, tra le altre cose, con che cadenza venga pulita questa rete di scoli cittadini.

Una domanda che, visto lo stato delle strade, suona quasi come un tentativo di risolvere un mistero degno di "Chi l’ha visto?". La pulizia dei tombini è, infatti, sparita e nessuno ne ha più notizie da tempo.

la sindaca Elena Piastra

I tre non lasciano spazio a interpretazioni, con il dito puntato su una giunta che dimostra sempre di più di fottersene della manutenzione ordinaria, finché non sono i cittadini stessi a lamentarsi, come peraltro stanno facendo...

Ma tranquilli, alla prossima pioggia torrenziale ci sarà sicuramente qualche bel discorso ufficiale in cui la sindaca spiegherà che è tutta colpa del maltempo eccezionale, lo stesso dell'erba all'alta ma all'incontrario.

Insomma, al diavolo il sole d'estate e la pioggia in autunno... 

I consiglieri comunali non si fermano qui. Vogliono sapere anche quanto tempo ci mette l'amministrazione a intervenire quando i cittadini segnalano il problema.

Un quesito non da poco, perché le segnalazioni a Settimo sembrano seguire il classico iter della burocrazia italiana: girano e rigirano tra uffici e scrivanie, in questo caso costringendo molti a uscire di casa con l'acqua alle caviglie.

E così, mentre l'acqua scorre allegramente lungo le strade della città, ci si interroga su come e quando l'amministrazione metterà mano a questa situazione.

Forse stanno aspettando di inserire la pulizia dei tombini nel prossimo programma elettorale?

O forse il team della sindaca preferisce ignorare le segnalazioni dei cittadini, puntando a una soluzione radicale: la trasformazione di Settimo in una nuova Venezia, con tanto di gondole.

Intanto, i cittadini continuano a camminare con l’ombrello, non per evitare la pioggia, ma per schivare gli schizzi dalle pozzanghere formato piscina olimpionica.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori