AGGIORNAMENTI
Cerca
La polemica
16 Ottobre 2024 - 11:46
Elena Piastra, il topo e l'assessore Barbati
Quarantasei nuove telecamere di sorveglianza in sei punti sensibili della città.
Lo ha annunciato in pompa magna l’Amministrazione comunale raccontando sui social di un progetto da 210 mila euro finanziato in gran parte dal Ministero dell'Interno e per 52 mila del Comune.
Non lo avesse mai fatto....
Lontani i tempi in cui qualsiasi cosa facesse, guardasse o toccasse la sindaca Elena Piastra era tutto un brava, bene, bis, continua così, sei tutti noi, se non ci fosse Piastra bisognerebbe inventarla, eccetera eccetera, tra cuoricini e like, di fronte alla notizia i cittadini sono letteralmente esplosi in una ola al contrario, prendendo per il sedere l’Amministrazione comunale e tutta la prosopopea...
Obiettivo del Comune?
Potenziare la sicurezza urbana e garantire un miglior controllo del territorio, ma nessuno si aspetti di vedere tutto "lindo" per quello, non ci sono abbastanza pixel
"‘Aggiustassero le strade con quei soldi" sbotta una cittadina, lasciando intendere che la priorità è tutta un’altra. E non è l’unica.
"Sicurezza? O altre multe per fare cassa?" è l’interrogativo che segue a ruota.”
"Telecamere? Ah, sì, quelle per spennarci con le multe per infrazioni stupide”, rincara un terzo.
C’è chi solleva il problema delle buche (“Così potremo ammirare le voragini in alta definizione”) e chi sottolinea che per le telecamere i soldi si trovano sempre, ma per tutto il resto, a cominciare dalla lotta ai topi che infestano alcune aree della città, i fondi non si trovano.
Non mancano gli episodi tragicomici. Un cittadino ricorda il furto di gasolio dalla propria auto. Quando ha fatto la denuncia gli hanno detto che i filmati non si possono vedere. “Belle le telecamere, ma se non le guarda nessuno, a cosa servono?”. “Riprenderanno le buche infinite, le strade che fanno pietà e i dossi alti tre metri che ci sono a Settimo”.
E su questo fronte c'è chi alza il tiro: “Rubano sotto le telecamere e nessuno sa niente. Ma ne installate altre? Si spaccano le macchine nelle voragini e voi non pagate i danni. Basta!”.
Le telecamere, definite “nuovi occhi elettronici”, verranno installate in zone strategiche come il Villaggio Olimpia, via Monviso, i pressi delle scuole del centro, alcuni sottopassaggi e in punti di accesso nevralgici.
“L'obiettivo - commenta l'assessore Angelo Santi Barbati - è incrementare ulteriormente il controllo del territorio, in particolare in zone sensibili. Questo progetto si colloca in continuità con quanto fatto negli ultimi cinque anni, durante i quali abbiamo raddoppiato la dotazione di telecamere della città, arrivando a circa 200 unità, senza contare le 46 di prossima installazione”.
L’assessore ha anche sottolineato che l’investimento in tecnologia si è già rivelato utile: “Grazie alle telecamere, le forze dell’ordine sono riuscite più volte a individuare e denunciare i responsabili di reati e atti di vandalismo”. E ha elencato esempi concreti: “Abbiamo individuato i responsabili di furti di auto e danneggiamenti, e anche una banda specializzata nel furto di portiere d'auto è stata arrestata grazie ai portali elettronici all'ingresso della città”.
Insomma siamo alla "propaganda".
Sui social le critiche si sono anche allargate al personale disponibile.
“Belle le telecamere, ma se non ci sono agenti a guardarle, a cosa servono?” c'è chi si domanda.
E su questo fronte l’assessore qualche risposta ce l'ha. Sostiene che negli ultimi anni l’organico della polizia locale sia cresciuto, anche se i numeri del 2012, quando il Corpo contava 55 agenti, non sono ancora stati recuperati.
“Negli ultimi anni - dice - abbiamo inserito una decina di nuovi innesti, che ci hanno permesso, per esempio, di estendere il terzo turno estivo per cinque giorni alla settimana”.
Vabbè...! Infine la confessione. Le telecamere? Non sono “la panacea di tutti i mali”, ammette Barbati, ma rappresentano un tassello fondamentale di un piano più ampio per migliorare la sicurezza cittadina.
Un piano che prevede anche, tra chissà quanti anni, forse mai...: nuovi mezzi e servizi specifici per i vari quartieri, oltre al rafforzamento del presidio del territorio con pattugliamenti a piedi, in auto e il coordinamento tra polizia locale e carabinieri.
E nel frattempo le telecamere potrebbero essere utilizzate per un bel film sui topi, un documentario sulle abitudini di vita... perchè no?
C’è stato un tempo in cui sui social l’amore tra la sindaca Elena Piastra e i cittadini superava ogni immaginazione. Poteva raccontare quello che voleva. Oggi non più. Chissà se una bella foto di lei tra i cantieri del PNRR, di lei che ride, di lei che pensa, di lei che parla o qualche scatto artistico di Settimo vista dall’alto, potrà invertire questa tendenza.
Alla fin fine, dall'alto, tutto è bello, tutto è intonso. I topi non si vedono, men che meno le buche. Tante foto dall'alto. Solo dall'alto. Settimo bella da vivere d'alto, dal basso non tanto... Portiamo tutto lì tra le nuvole... Ciak si gira!
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.