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Sanità
14 Ottobre 2024 - 11:29
C’era una volta, a Settimo Torinese, in via Leini, un poliambulatorio che funzionava davvero. Non uno di quei servizi pubblici di facciata, ma uno che faceva la differenza: cure odontoiatriche e protesi dentarie a prezzi accessibili per le categorie più vulnerabili. Bambini, anziani, invalidi, indigenti. Insomma, tutti quei cittadini che, se messi di fronte a una parcella privata, preferirebbero convivere con il mal di denti a vita. Un servizio vitale, specie in tempi come questi, dove anche un'otturazione può diventare un lusso da ricchi.
C'era una volta e adesso non c'è più... Oggi il poliambulatorio è ancora lì, ma l'odontoiatria è sparita, svanita nel nulla, senza che nessuno si preoccupasse troppo di farlo sapere.
Tutto trasferito a San Mauro Torinese, via Speranza 31. Sì, Speranza, che per molti suona più come una beffa, un po' come quel doversi spostare, chilometri alla mano, per un servizio che prima era dietro l’angolo. E chi non ha l’auto o la possibilità di fare avanti e indietro? Be’, a loro resta solo una cosa: stringere i denti. Sempre che ne abbiano ancora.
Il motivo? Per quel che se ne sa tutto fa riferimento ai locali ormai ridotti a uno stato pietoso.
Molti cittadini hanno segnalato la questione all'Amministrazione comunale della sindaca Elena Piastra ricevendo solo vaghe risposte e, di fatto, una bella scrollata di spalle. Troppo impegnati in campagna elettorale, poi a preparare il festival dell'innovazione e della scienza infine a preparare la scaletta musicale per la filodiffusione in centro città il sabato e la domenica da qui fino alla fine dell'anno...
La realtà è che si è preferito lasciare che i locali si degradassero, anziché intervenire per salvaguardare un servizio essenziale. Colpa dell'Asl To4, ma anche dell'Amministrazione comunale che avrebbe dovuto pretendere il mantenimento del servizio o, se si preferisce, fare di tutto per non perderlo.
E così, mentre la sindaca e la sua giunta sbandierano iniziative dal sapore un po' pretenzioso, i cittadini si ritrovano a dover fare i conti con le conseguenze di una politica miope, che sembra non voler ascoltare le reali esigenze di chi abita questa città. Non è la prima volta e non sarà l'ultima, visto che sta andando tutto a rotoli...
In fondo, sarebbe bastato poco: ascoltare, intervenire, battere i pungi sul tavolo, scrivere e polemizzare per evitare l’ennesimo colpo alla sanità pubblica. Ma, evidentemente, in Municipio a Settimo Torinese le priorità sono altre.
Della serie: "E' qui la festa!" e chi se ne frega dei denti dei cittadini più fragili....
Per evitare confusioni, è necessario distinguere tra l’assistenza odontoiatrica garantita dal Servizio Sanitario Nazionale soltanto ai soggetti in età evolutiva e a coloro che si trovano in condizione di particolare vulnerabilità e l’assistenza odontoiatrica “low cost”. Quest’ultima non è dovuta dall’ASL. Esiste dal 2013 per venire incontro alle esigenze dei cittadini che non possono usufruire dell’assistenza odontoiatrica ambulatoriale di tipo privato.
Per quanto riguarda l’assistenza odontoiatrica garantita dal Servizio Sanitario Nazionale, in assenza di specifiche indicazioni normative su quali fossero “i soggetti in condizione di particolare vulnerabilità”, l’ASL aveva già a suo tempo individuato in forma estensiva quali beneficiari dell’assistenza odontoiatrica ambulatoriale gli ultrasessantacinquenni esenti per reddito, i bambini e i ragazzi fino a 14 anni, gli invalidi civili, gli esenti per patologia con codice 048 (limitatamente alle visite e all’eventuale bonifica dentaria su richiesta del medico oncologo, ematologo o radioterapista per specifici trattamenti), gli indigenti (in possesso del tesserino comunale) e i cittadini stranieri richiedenti asilo politico.
Tutte queste categorie, come previsto dalla normativa vigente in materia, sono esenti dal ticket, con l’eccezione dei bambini e dei ragazzi con meno di 14 anni. Per quest’ultima fascia, l’esenzione è prevista dalla norma soltanto per i bimbi con meno di 6 anni appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a circa 36 mila euro; ma i bimbi e i ragazzi che non possono usufruire dell’esenzione pagano esclusivamente il ticket.
L’assistenza odontoiatrica “low cost”, invece, non è prevista dalla normativa, ma è un’iniziativa dell'Asl To4 per supportare i cittadini che non possono usufruire dell’assistenza odontoiatrica ambulatoriale di tipo privato.
Le prestazioni “low cost” sono erogate senza impegnativa del medico curante e garantite da parte degli specialisti ambulatoriali.
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