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09 Ottobre 2024 - 06:00
Autovelox e il sindaco di Chivasso Claudio Castello
Nel 2023 il Comune di Chivasso ha registrato incassi significativi derivanti dalle violazioni del Codice della Strada, che, come ben sappiamo, non fanno che alimentare il dibattito tra cittadini e amministrazioni. Le cifre, che emergono dai dati ufficiali, sono piuttosto eloquenti: il totale delle sanzioni ha raggiunto ben 1.047.228,25 euro, una somma che non è certo passata inosservata ai contribuenti, molti dei quali vittime degli autovelox piazzati in punti strategici e, si potrebbe dire con un pizzico di amarezza, anche piuttosto "redditizi".
Andando più nel dettaglio, di questo totale, ben 1.004.516,09 euro derivano da sanzioni amministrative di vario genere, mentre una parte più contenuta, pari a 42.712,16 euro, proviene dalle multe per il superamento dei limiti di velocità accertate tramite i famigerati autovelox, che, come accennato, rappresentano uno dei punti caldi delle proteste cittadine.
Ma questi non sono solo numeri. Infatti, ogni cifra racconta la storia di automobilisti che hanno superato i limiti di velocità, parcheggiato dove non dovevano o, magari, violato altre norme di circolazione che, seppur necessarie per la sicurezza stradale, spesso diventano oggetto di polemica tra chi le subisce e chi le fa rispettare.
La normativa prevede che una parte rilevante di questi incassi venga reinvestita per migliorare le infrastrutture e la sicurezza stradale. Il Comune di Chivasso, nonostante il malcontento popolare, ha destinato 285.983,93 euro per una serie di interventi volti a migliorare le strade e potenziare il lavoro della polizia locale.
Il Comune di Chivasso
Più precisamente, 110.999,50 euro sono stati destinati alla manutenzione e alla messa a norma della segnaletica stradale, una cifra che, sebbene importante, potrebbe sembrare ironicamente inferiore rispetto ai disagi causati dalle strade dissestate che i cittadini si trovano a percorrere quotidianamente. Un altro 109.412,09 euro è stato riservato al potenziamento delle attività di controllo stradale, incluso l'acquisto di nuovi automezzi e attrezzature per la polizia municipale. Questo punto potrebbe far storcere il naso a molti cittadini, già esasperati dalla proliferazione di sistemi di controllo, telecamere e autovelox.
Per concludere il quadro degli investimenti, 65.572,34 euro sono stati assegnati alla manutenzione ordinaria delle strade, all’educazione stradale nelle scuole e alla previdenza per il personale di polizia municipale. Si potrebbe dire che almeno una parte dei proventi delle multe ritorna ai cittadini sotto forma di infrastrutture migliori, anche se, a conti fatti, questo potrebbe non bastare a placare le lamentele.
Non meno interessanti sono le cifre relative agli investimenti delle multe per eccesso di velocità, che ammontano a 39.630,48 euro. Di questa somma, 6.690,48 euro sono stati utilizzati per interventi di manutenzione delle infrastrutture stradali, mentre ben 32.940,00 euro sono stati spesi per potenziare le attività di controllo del traffico, in particolare per l’acquisto di attrezzature per la polizia locale.
E qui viene la parte più spinosa della questione. Se da un lato i proventi delle multe vengono reinvestiti per migliorare la viabilità e garantire una maggiore sicurezza, dall’altro lato i cittadini non mancano di far sentire la loro voce. Proteste e polemiche sono ormai all’ordine del giorno, specialmente in merito all’installazione di autovelox in zone considerate da molti come delle vere e proprie trappole per automobilisti.
Non solo a Chivasso, ma anche nelle vicine Caselle Torinese e Settimo Torinese, ad esempio, gli autovelox sono diventati il simbolo di una "caccia alle streghe" contro gli automobilisti.
Fleximan nei mesi scorsi è diventato il volto delle proteste contro questi strumenti, che molti vedono come un modo subdolo per fare cassa, piuttosto che un reale tentativo di garantire la sicurezza stradale. Le sue azioni dimostrative, volte a sabotare o ridicolizzare gli autovelox, hanno attirato non solo l'attenzione dei media locali, ma anche quella di migliaia di automobilisti esasperati.
Non è raro vedere commenti su forum e social media in cui si accusa l'amministrazione di fare affidamento su questi sistemi per riempire le casse comunali, piuttosto che per tutelare realmente i cittadini. Gli autovelox sono percepiti, sempre più spesso, come un’arma a doppio taglio, e l’amarezza verso chi li gestisce sembra non avere fine.
I numeri non mentono: il Comune di Chivasso ha incassato più di un milione di euro dalle violazioni del Codice della Strada, reinvestendone una parte per migliorare la sicurezza e la qualità della circolazione. Tuttavia, resta aperta la questione se questi investimenti siano sufficienti a compensare il malcontento dei cittadini, stanchi di essere bersagliati da multe e autovelox. E se la sicurezza stradale è indubbiamente un obiettivo lodevole, non si può ignorare la crescente sensazione che qualcosa stia sfuggendo di mano, trasformando quella che dovrebbe essere una misura di sicurezza in una vera e propria industria delle sanzioni.
Fonte per i dati contenuti nell'articolo: Relazione proventi Codice della Strada 2023 Comune di Chivasso (Ministero dell'Interno)
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