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Il caso

Crisi politica a Venaria Reale: "Il sindaco faccia il sindaco, non l'influencer sui social!"

Dopo lo spettacolo offerto nelle ultime due sedute di Consiglio comunale, la minoranza compatta chiede le dimissioni di Fabio Giulivi

Venaria Reale

Sindaco a caccia di like, ma la sua maggioranza perde i pezzi. E' una delle accuse mosse dall'opposizione di Venaria Reale

"Abbiamo visto due giorni di teatrino alla Maria De Filippi.  Tutti gli atteggiamenti denotano un’unica cosa: lui è un uomo solo al governo, ha perso le redini della maggioranza. Noi chiediamo le dimissioni”.

A parlare è Davide De Santis, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle.

La città si amministra in maniera reale, non sui social. Amministrare una città vuol dire saper affrontare le difficoltà, non fare l’influencer sui social”. A fargli eco, Rossana Schillaci del Partito Democratico.

La minoranza di Venaria Reale ci va giù duro e va all’attacco dell’amministrazione del sindaco Fabio Giulivi. Ieri sera, mercoledì 2 ottobre, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Uniti per Cambiare,  Alleanza Verdi e Sinistra si sono ritrovati in conferenza stampa per chiedere al primo cittadino Giulivi di fare un passo indietro. 

Consiglieri comunali di opposizione, ieri sera, in conferenza stampa a Venaria Reale

Il motivo? Semplice. Lo show offerto nell’ultimo Consiglio comunale, con la maggioranza che non è riuscita a garantire il numero legale per approvare il bilancio consolidato. E che deve far fronte con la nascita di un gruppo misto interno.

Dopo l’indizio di lunedì sera, quando l’ennesimo venir meno del numero legale in Consiglio - causa la mancanza di 6 consiglieri di maggioranza - aveva fatto chiudere anticipatamente la seduta,  martedì 1 ottobre, è giunta la conferma e alla prova del nove è andata anche peggio.

L’amministrazione venariese ha infatti dovuto ritirare la delibera di approvazione del bilancio consolidato, votata dal solo Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Ferrauto. E, poi, ha dovuto far marcia indietro anche sulla variante numero 32 al Piano Regolatore Generale: non c’erano i numeri per votarla. Ad inizio seduta, poi, era arrivata la comunicazione della costituzione del gruppo misto di maggioranza da parte dei consiglieri Andrea Accorsi e Andrea Dei di Venaria Riparte.

Insomma, un gran caos. Che s’è consumato nell’assoluto silenzio del sindaco Fabio Giulivi: nonostante le ripetute richieste di intervento sollecitate da tutte le parti politiche, Giulivi in Consiglio non ha proferito parola.

“È la terza volta che la maggioranza non garantisce il numero legale in consiglio comunale - inforca Alessandro Brescia -, neanche in seconda convocazione, sono riusciti a far passare le delibere. Il sindaco non ha parlato e non ha difeso la sua maggioranza. È da tempo che ci sono problemi interni, ma tutto è stato nascosto sotto il tappeto. Non ci sono più le condizioni per governare, anche la giunta è in crisi. La città non merita di essere ostaggio di questi giochetti politici. Se non ci sono i numeri, è meglio ridare la parola ai cittadini e permettere loro di scegliere”.

La maggioranza deve avere i numeri per amministrare, non può dare la colpa alla minoranza - commenta Rossana Schillaci -. Noi facciamo opposizione, ma è responsabilità del sindaco garantire il numero legale. Abbiamo affrontato la battaglia su opere importanti, ma siamo in ritardo su tutto. La città non si governa sui social, ma affrontando le difficoltà reali. Non ci sono più le condizioni per continuare”.

Il sindaco Giulivi non ha una maggioranza per governare Venaria Reale - ha aggiunto Stefano Mistroni -. Il sindaco accusa la minoranza della mancanza del numero legale, ma è assurdo. Chiediamo responsabilità: sindaci prima di lui hanno avuto la dignità di dimettersi in situazioni simili. Questa maggioranza non è in grado di deliberare su questioni importanti come il bilancio consuntivo”.

Staremo a vedere cosa succederà.

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