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Lanzo Torinese

Le Valli di Lanzo puntano sul turismo ecosostenibile: ma chi finanzia?

Foro Boario diventa il nuovo punto di partenza per gli amanti della natura, con grandi investimenti promessi. Ma restano dubbi sull'accessibilità e sull'impatto ambientale del progetto

Il ponte del diavolo a Lanzo

Il ponte del diavolo a Lanzo

Immaginate di arrivare al Foro Boario, parcheggiare la vostra auto, o legare la vostra biciletta, e iniziare subito un’avventura all'aria aperta, immergendovi nelle ricchezze paesaggistiche e naturalistiche di Lanzo Torinese.

È quello che l’amministrazione comunale sta pensando insieme alla Regione Piemonte.

Il consiglio comunale ha infatti approvato un progetto ambizioso che prevede la realizzazione di nuove strutture e servizi dedicati al turismo all'aria aperta, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio naturalistico e di diventare una meta ancora più attraente per gli amanti della natura.

Il Foro Boario è destinato a diventare il nuovo punto di partenza ideale per le esplorazioni. Attualmente, gli appassionati di trekking e mountain bike si ritrovano al Ponte del Diavolo per intraprendere il Trek Calcante o l'Anello Ceronda.

Grazie a questo progetto, l’amministrazione vuole offrire un'esperienza ancora più completa e soddisfacente, spostando il punto di partenza proprio al Foro Boario.

Il luogo presenterà un parcheggio sicuro dove poter lasciare l'automobile, riducendo il rischio di intasare le strade del Comune. Ma non finisce qui.

L’amministrazione ha pensato anche a chi l’automobile non ce l’ha, o non vuole usarla. Infatti, l’obiettivo è di favorire un turismo il più possibile ecosostenibile, garantendo il raggiungimento del luogo anche attraverso i mezzi pubblici.

La nuova struttura sarà facilmente raggiungibile grazie alla pista ciclabile che collega le due zone, garantendo un accesso comodo e sicuro, oltre a essere collegata con la rete ferroviaria. 

Ma veniamo al sodo. In cosa consiste effettivamente questo finanziamento?

Nel progetto pubblicato si legge che un primo grande investimento verrà impiegato per la costruzione di una nuova struttura polifunzioanale, con punto informazioni, servizi igienici accessibili e un’area picnic coperta. A questo verrà affiancata la costruzione di un campeggio e di un’area camper per incentivare un turismo meno “mordi e fuggi” e più attento al luogo e al territorio.  

Il Comune prevede anche un miglioramento dei sentieri già esistenti con una segnaletica più chiara e un ampliamento dei percorsi, aspirando addirittura a “congiungere l’area del Foro Boario con l’area del Parco della Mandria, alle tratte di Corona Verde e di Stouring, avvicinandosi inoltre agli itinerari cicloturistici della valle di Susa e della Corona di Delizie delle residenze Sabaude”.

Un altro obiettivo è di favorire le attività sportive all’aperto attraverso la realizzazione di una nuova area aggregativa. Questo porterà anche a ripensare le manifestazioni sportive e naturalistiche organizzate nel Comune, come per esempio la “Canoa e Kajak nelle Valli di Lanzo”.

E' bello leggere come sia stato posto un accento particolare a un aspetto che che, ahimè, spesso viene completamente dimenticato nei progetti di questo tipo, e cioè la costruzione di strutture per permettere l’accesso a persone con disabilitàNel progetto emerge espressamente la volontà da parte del Consiglio di realizzare l'opera nell'ottica dell'inclusività. Però, non viene minimamente accennato in che modo questa idea debba diventare realtà, né quali siano i tipi di strutture che si dovrebbe costruire. Il progetto si ferma a frasi generali come "garantire l’accessibilità e la fruibilità a utenti con esigenze complesse e differenziate". Come questo verrà messo in pratica sarà cruciale per determinare quanto realmente l'amministrazione tenga a questo tema.

Allo stesso modo l'aspetto legato alla sostenibilità ecologica lascia delle risposte a metà.

Nessuno vuole mettere in dubbio la buona volontà dell'amministrazione e certamente nel testo del progetto si accenna molte volte alla necessità di rendere più sostenibile questo tipo di esperienza. Ed effettivamente alcune proposte sono in linea con quanto detto.

Ma, ad oggi, nei documenti allegati manca una vera e propria Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), e cioè "una procedura che ha lo scopo di individuare, descrivere e valutare gli effetti sull’ambiente, sulla salute e benessere umano di determinati progetti. 

E' comunque certo che stiamo parlando di un progetto molto grande e decisamente accattivante. Ma cerchiamo di capire un aspetto fondamentale.

Quanto costerà?

E chi pagherà tutto questo? Anche la risposta a questa domanda sembra strizzare l’occhio alla sostenibilità, economica questa volta, per i cittadini lanzesi.

Partiamo dicendo che la spesa massima prevista è di 250 mila euro. Però, il progetto fa parte di un'iniziativa regionale più ampia a sostegno dello sviluppo rurale. Infatti, attraverso la partecipazione al Bando regionale relativo al Piano Strategico della PAC (PSP) 2023-2027, il Comune di Lanzo potrà accedere a un finanziamento pari al 90% delle spese. Questo vuol dire che, se il bando venisse vinto, l’amministrazione comunale finanzierà solamente 22.500 euro, che verranno presi dai Fondi di bilancio del Comune.  

Aspettiamo quindi la scadenza del bando per sapere se, quando e come verranno portati avanti i lavori infrastrutturali e per valutare se le sfide a cui abbiamo accennato verranno affrontate seriamente. 

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