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Trasporti
14 Settembre 2024 - 18:32
A partire dal 21 settembre, chi viaggia sui treni regionali di Trenitalia potrà finalmente tirare un sospiro di sollievo. Con l’introduzione della validazione automatica del biglietto digitale, finisce il calvario di chi, troppo spesso, si dimenticava di fare il check-in prima di salire a bordo e finiva per incappare in sanzioni. Insomma, dopo anni di battaglie contro obliteratrici dimenticate e app di difficile gestione, arriva una novità che semplifica la vita ai viaggiatori e – diciamolo – anche a Trenitalia, che potrà evitare l'ennesima ondata di lamentele per multe ingiuste.
Il biglietto si valida da solo
Il meccanismo, apparentemente semplice, è finalmente realtà: una volta acquistato il biglietto digitale per un treno regionale, questo si attiverà automaticamente all’orario di partenza programmato, senza bisogno di fare check-in. Non sarà più necessario ricordarsi di validare manualmente il biglietto digitale, una procedura che finora ha creato non pochi problemi. Quante volte si è saliti di corsa su un treno e ci si è accorti troppo tardi di non aver vidimato il titolo di viaggio? E quante multe sono state comminate per questo motivo?
Con questo nuovo sistema, pare che Trenitalia abbia finalmente trovato una soluzione che risponde alla necessità di chi viaggia frequentemente e vuole ridurre al minimo i passaggi da compiere per spostarsi.
Stop ai rischi di multe, ma occhio agli orari
Un dettaglio interessante è che, anche se la validazione sarà automatica, non cambia la flessibilità del biglietto digitale. Si potrà continuare a modificare data e orario del viaggio fino alle 23:59 del giorno precedente la partenza, mantenendo così quella libertà di manovra che, almeno su questo fronte, Trenitalia ha sempre garantito. Tuttavia, anche nel giorno del viaggio sarà possibile cambiare orario, purché lo si faccia prima della partenza programmata del treno. E qui potrebbe risiedere un nuovo potenziale rischio: chi non presta attenzione all’orario di partenza rischia di vedersi convalidare il biglietto per un treno che non riuscirà a prendere.
I vantaggi, per una volta, ci sono
Dopo anni di complicazioni e cavilli, la validazione automatica del biglietto digitale è, senza mezzi termini, un vantaggio concreto per chi utilizza frequentemente i treni regionali. La vita per i viaggiatori si semplifica: meno stress, meno obblighi e un sistema che, almeno sulla carta, dovrebbe funzionare senza intoppi. Rimane invariata la possibilità di continuare a viaggiare con il biglietto cartaceo per i nostalgici o per chi ancora non si fida della tecnologia. Tuttavia, con la progressiva digitalizzazione, è chiaro che Trenitalia sta puntando su un futuro senza carta, un’idea che però non sempre è stata gestita con efficienza in passato.
Un’era di modernità? O solo il minimo sindacale?
Se da un lato l'introduzione della validazione automatica è un segnale di modernizzazione, dall’altro ci si chiede come mai ci sia voluto così tanto per arrivare a questa soluzione. Dopo anni di discussioni, problemi tecnici e decine di app che promettevano miracoli ma creavano solo confusione, finalmente si è giunti a una svolta che, a detta dei più, sarebbe dovuta arrivare molto prima. Perché, sebbene la digitalizzazione sia stata una tendenza globale per anni, l’Italia sembra sempre arrivare in ritardo, specialmente nel settore pubblico.
E mentre si semplifica la vita di chi viaggia, rimangono irrisolti molti altri problemi strutturali del trasporto ferroviario regionale: dai ritardi cronici alla mancanza di infrastrutture adeguate, passando per l'annoso problema della pulizia e della manutenzione dei treni. In questo contesto, la validazione automatica appare come una pezza, più che una rivoluzione. Certo, risolve un problema specifico e, per una volta, fa risparmiare qualche mal di testa ai passeggeri, ma non si può ignorare che le sfide più grandi per Trenitalia e i suoi clienti restano tutte lì, sui binari.
Forse con questo nuovo sistema si eviteranno le classiche discussioni con il controllore e le multe ingiuste, ma per avere un trasporto regionale davvero efficiente, c’è ancora tanta strada da fare. Nel frattempo, però, possiamo almeno smettere di preoccuparci di quel famigerato check-in.
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