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Ivrea
05 Settembre 2024 - 17:28
Guerra ai piccioni. Così l’assessore comunale Massimo Fresc intende risolvere il degrado che avvolge il Movicentro. In alcune sue recenti dichiarazioni dice di aver individuato il nocciolo della questione di cui tanto si dibatte da settimane: il guano che si accumula giorno dopo giorno.
Un problema talmente pressante, a suo dire, da richiedere un intervento straordinario, perché quel guano, sedimentato sui sovrappassi e negli interstizi, si è trasformato in cemento difficilissimo da rimuovere.
Tra le altre cose Fresc dice di aver sollecitato le imprese di pulizia, richiamandole all’ordine, affinché utilizzino macchinari specifici.
Il vero problema, a suo dire, sarebbe il coordinamento tra le varie aziende incaricate. Ce ne sarebbero almeno quattro.
C'è il Comune, con Dussmann, responsabile della pulizia delle aree perimetrali, dei sovrappassi, delle scale (e degli ascensori, che tra l’altro sono fuori uso da oltre un mese); dall’altra, Trenitalia e Rfi, con altre aziende che si occupano delle aree dei binari e delle parti più interne.
Insomma, piccioni e appalti, questo il grande nodo da sciogliere....
Non tutti la pensano così.
Con un misto di incredulità e sarcasmo, il consigliere comunale Massimiliano De Stefano si chiede se davvero il problema più grave del Movicentro sia il guano di piccione.
“Siamo sicuri che il guano sia il nostro peggior nemico? O forse dovremmo rivolgere lo sguardo verso una forma di inciviltà ben più radicata e pericolosa?”, incalza il consigliere.
De Stefano non si limita alle parole: di recente ha realizzato un video che racconta una realtà ben diversa da quella tratteggiata dall’assessore. Le immagini parlano chiaro: bottiglie, cartacce, spazzatura di ogni genere abbandonata sotto le panchine posizionate davanti allo Zac che è un'area di cui, stando a quel che dice Fresc, dovrebbe occuparsi proprio Fresc con Dussman.
Ed è proprio su questo punto che il consigliere attacca con forza.
“Il problema non è solo il guano. Prima di una pulizia straordinaria, forse dovremmo pensare a educare la cittadinanza, a prevenire comportamenti incivili e, perché no, a installare qualche cestino in più per i rifiuti. Le panchine, per esempio, sono un’ottima idea, ma senza un’adeguata gestione si trasformano in discariche.”
Il guano simbolo di un problema più ampio e complesso, del degrado urbano che sembra prendere il sopravvento in un’area che, teoricamente, dovrebbe rappresentare un punto di snodo strategico per la città.
Il Movicentro, infatti, non è solo una stazione, ma anche un crocevia per i pendolari, un biglietto da visita per chi arriva in città. e si trova davanti ad ascensori fuori servizio, sporcizia e segni evidenti di un’area abbandonata a sé stessa.
La questione sollevata da De Stefano non è solo una critica all’operato dell’assessore, ma una riflessione più profonda su come la città gestisca i suoi spazi pubblici.
Minimizzare il problema riducendolo al guano dei piccioni è, a detta del consigliere, un atto di cecità politica. Il degrado, infatti, non si combatte solo con macchinari specifici e interventi straordinari, ma con una visione a lungo termine che preveda per esempio un presidio delle Forze dell'ordine.
Sui social e sul guano in molti si sono sbizzarriti. Tra gli altri Guido Cellerino che pare sia riuscito ad addomesticare un piccione
"E' una femmina - scrive - ed è educatissima! Non mi pare che i poveri volatili utilizzino plastica, bottiglie, cartaccia. Mi pare evidente che il guano di piccione sia davvero l'ultimo dei problemi. Da molto tempo il Movicentro è un luogo che dà una forte sensazione di insicurezza, di abbandono e degrado. Il problema va affrontato alla radice, stabilendo un controllo costante, con la presenza continua di agenti delle forze dell'Ordine. Porta Nuova, a Torino, è diventata una bellissima stazione, ben sorvegliata e pulita. La stazione di Ivrea, come accade anche in altri piccoli centri, è in una condizione di degrado e scomodita' (ascensori spesso non funzionanti e comunque in condizioni igieniche penose) tale da mettere in forte disagio chi vi transita. Ivrea non lo merita. Altro che piccioni...."
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