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Il caso

Siringhe abbandonate nei parchi e alla stazione, cresce la paura tra i cittadini

"L'amministrazione è assente, servono azioni immediate": scoppia la polemica

Chivasso

Che cosa sta succedendo a Chivasso

Negli ultimi giorni, Chivasso è stata teatro di preoccupanti segnalazioni relative al ritrovamento di siringhe abbandonate nei pressi di spazi pubblici, quali parchi e la stazione ferroviaria.

Questo fenomeno ha scatenato forti timori tra i cittadini, che temono per la loro salute e quella dei loro figli, viste le aree frequentate anche da famiglie. Un episodio che denuncia una piaga ben più ampia, quella dell'abuso di sostanze stupefacenti, rendendo la città sempre più vulnerabile sotto il profilo della sicurezza.

Le prime segnalazioni risalgono a circa un mese fa, quando alcune siringhe sono state rinvenute nella zona del Nadone, non distante da un parco e da una scuola.

Tuttavia, il problema è esploso nuovamente pochi giorni fa, con il ritrovamento di bottiglie contenenti siringhe vicino alle siepi di piazza Garibaldi, che costeggiano l'area della stazione di Chivasso.

Le bottiglie contenenti le siringhe trovate nei pressi della stazione ferroviaria

Questo luogo, da tempo considerato "terra di nessuno", è ora sotto stretta osservazione, con una crescente preoccupazione per l’incolumità dei tanti che lo frequentano.

Il Consigliere comunale Bruno Prestìa, capogruppo della lista "Per Chivasso", ha subito espresso la sua forte preoccupazione, sottolineando come il problema non riguardi solo il decoro urbano ma soprattutto la sicurezza dei cittadini. "Mi hanno contattato subito, con una forte preoccupazione e tanta paura" ha dichiarato Prestìa. "Già ad agosto mi avevano allertato per delle siringhe trovate per terra, non lontane dal parco della zona Nadone di Chivasso e quindi vicino alla scuola. Sono seriamente preoccupato, la paura delle famiglie è più che giustificata, perché si tratta non solo di pulizia e decoro, ma anche e soprattutto di sicurezza."

Prestìa non ha esitato a puntare il dito contro l'amministrazione comunale del sindaco Claudio Castello, accusata di immobilismo sul tema della sicurezza pubblica. "È inaccettabile una situazione del genere, bisogna che l'amministrazione prenda seri provvedimenti il prima possibile. Da tempo ormai si parla dei problemi della stazione, ora sembra che la questione si stia allargando e credo che sia assolutamente necessario un intervento deciso e tempestivo, non si può perdere altro tempo con le chiacchiere."

La stazione ferroviaria, che è diventata sinonimo di degrado e insicurezza, rappresenta solo la punta dell’iceberg di una problematica che si sta diffondendo in altre aree della città.

La presenza di siringhe usate, spesso indice di attività illecite, pone gravi rischi per la salute, soprattutto nei confronti di bambini e adolescenti che potrebbero accidentalmente venire in contatto con questi oggetti pericolosi.

La comunità chiede risposte e azioni concrete da parte del Comune, e Prestìa promette di non mollare la presa: "Chiederò nel prossimo consiglio lumi a chi governa la città, perché i cittadini meritano risposte chiare, soprattutto fatti e non parole. Vogliamo una città pulita e sicura, dove le persone possano camminare senza la paura di dover incorrere in qualche siringa per strada, col rischio di problemi più seri."

Il silenzio e l’assenza di azioni tangibili da parte dell’amministrazione comunale rischiano di compromettere ulteriormente la fiducia dei cittadini, che desiderano un intervento immediato per ripristinare l’ordine e garantire la sicurezza in luoghi di pubblico accesso.

Il messaggio è chiaro: non si può più rimandare.

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