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Botte da orbi in stazione a Chivasso: quattro denunciati, alcuni minorenni

Sono due italiani e due tunisini. E' successo di pomeriggio

Chivasso

La rissa ha visto coinvolti anche alcuni minorenni

Una rissa è scoppiata in pieno giorno di fronte alla stazione ferroviaria.

I protagonisti sono quattro ragazzi, alcuni dei quali minorenni, due italiani e due di origine tunisina. L'episodio si è verificato alle 17 di mercoledì. Uno dei ragazzi brandiva un coccio di bottiglia.

I Carabinieri di Chivasso sono intervenuti in piazza Garibaldi, riuscendo a identificare e denunciare i quattro giovani.

I coinvolti avrebbero riportato ferite lievi.

Resta però aperto il dibattito sulla sicurezza davanti alla stazione ferroviaria, tanto caro al centrodestra che siede sui banchi della minoranza a Palazzo Santa Chiara.

Sono intervenuti i carabinieri di Chivasso

Un vero e proprio cavallo di battaglia del consigliere Bruno Prestìa, che proprio a febbraio sul punto aveva presentato una mozione (bocciata dal Consiglio comunale). 

Il consigliere chiedeva di convocare urgentemente la Commissione consiliare di merito invitando anche Ciss, scuole di ogni ordine e grado, Forze di Polizia e Asl cittadina per “approfondire lo stato di fatto attuale” e chiedeva “quali possano essere le azioni comuni da intraprendere sul territorio”, oltre all’organizzazione di momenti pubblici di confronto con le famiglie.

La risposta del sindaco Claudio Castello era stata letta proprio dallo scranno più alto del consiglio. “Non è necessario, si fa già tanto. Anche perché è un problema che non riguarda solo Chivasso, ma è diffuso in tutta Italia. Alle famiglie dico: educate i vostri figli”.

E alla risposta Prestia aveva ribattuto: “Se siamo qui a parlarne, le iniziative messe in campo dal comune non sono esaustive del problema. Certo, non è facile risolverlo, ma bisognerebbe togliersi la casacca e riconoscere che il problema esiste e va affrontato. Bene, il piano A non ha funzionato? Ok, allora sotto con il piano B. Mi sembra che ogni volta si voglia nascondere il problema sotto la sabbia e non affrontarlo. Non chiedevamo la luna: chiediamo solo di riflettere su ciò che possiamo offrire ai ragazzi di diverso, sulle opportunità che questa città dà ai giovani, piuttosto che vederli combinare fatti del genere...

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