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Ivrea
03 Settembre 2024 - 11:28
I tir in città
Nonostante l'Amministrazione comunale, a trazione ambientalista (con Viviamo Ivrea e Laboratorio Civico), abbia introdotto una "zona 30" e il divieto di accesso per i camion superiori alle 25 tonnellate, la realtà quotidiana racconta una storia ben diversa e supera ogni immaginazione.
Basta una passeggiata lungo Corso Nigra, Corso Vercelli, Via Cavour, il lungodora o Porta Aosta per notare il continuo transito di mezzi pesanti. Camion che dovrebbero dirigersi verso il terzo ponte per evitare il centro cittadino sembrano preferire le strade interne, ignorando le restrizioni.
Il risultato? Un traffico congestionato che mette a dura prova la viabilità, contribuendo a un incremento significativo dell'inquinamento atmosferico e acustico.
La domanda sorge spontanea: dove sono i vigili urbani, coloro che dovrebbero garantire il rispetto delle regole e la sicurezza dei cittadini? È evidente che la presenza delle forze dell'ordine è insufficiente, o quantomeno non percepita come tale da chi, quotidianamente, affronta i disagi derivanti da questa situazione.
La situazione diventa ancora più paradossale se si considera che nella maggioranza di centrosinistra che governa la città, vi sono assessori e consiglieri che hanno fatto delle politiche sulla mobilità il loro cavallo di battaglia e che in passato si sono distinti per le battaglie contro le polveri sottili e il buco nell'ozono.
Com'è la qualità dell'aria oggi secondo Arpa? Cattiva, pessima... come sempre, come ieri, come l'altro ieri, come un anno fa... Perchè poi - ed è bene sottolinearlo - all'aria non gliene frega nulla di chi governa una città...
Per la cronaca - e non solo per quella - nel corso del 2024, Ivrea ha superato i limiti per le PM10 in 21 giornate, che non sono poche.
Il problema manco a dirlo non è solo di sicurezza stradale, ma anche di coerenza politica e amministrativa. Si parla molto di riduzione dell'inquinamento, di miglioramento della qualità dell'aria e di tutela del patrimonio storico di Ivrea, ma queste parole rischiano di rimanere prive di significato se non accompagnate da azioni concrete e continuative.
"Diciamocelo chiaramente - stigmatizza il consigliere comunale Massimiliano De Stefano - Aldilà delle dichiarazioni d'intento, a questa amministrazione manca la volontà politica. Parlano bene ma razzolano male. Hanno istituito la zona 30. Ci han parlato di inquinamento, mobilità sostenibile, ambiente, mobility manager ma da un punto di vista pratico non si sono mai mossi seriamente. Lo avessero fatto la gente lo avrebbe percepito. Ci vogliono più cartelli. Ci vogliono più vigili. E’ vero che diversi bilici sono stranieri ma possiamo notificare le contravvenzioni anche all'estero. Aggiungo che con la chiusura del Monte Bianco di tir se ne vedranno sempre di più …".
Insomma Sindaco se ci sei batti un colpo! La questione del traffico pesante non può essere lasciata alla discrezione dei singoli.
È necessario un intervento deciso con un un monitoraggio attivo.
Se si desidera davvero fare di Ivrea un esempio di città sostenibile, è fondamentale che tutte le parti coinvolte – amministrazione, forze dell’ordine, cittadini e trasportatori – collaborino per rispettare e far rispettare le regole.
Solo così sarà possibile ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita.
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