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Ivrea
01 Settembre 2024 - 21:55
C’è un angolo di Ivrea che, se non fosse per l’assenza di liane potrebbe tranquillamente essere scambiato per un frammento di foresta pluviale.
Dov’è Tarzan? Dov’è Cita?
Benvenuti in Via Lago San Michele, dove il marciapiede di fronte alla vecchia scuola dell'infanzia abbandonata ha deciso di riscoprire la sua natura più autentica, trasformandosi in un vero e proprio giardino segreto... ma purtroppo non nel senso poetico che questa espressione evoca.
Qui, le piante che fuoriescono dal cortile interno e le erbacce rigogliose come dopo una pioggia tropicale, hanno preso possesso dell’asfalto con la stessa prepotenza con cui la giungla inghiotte antiche rovine.
Il risultato? Un habitat perfetto per chiunque desideri un’immersione nella natura selvaggia, senza allontanarsi troppo dal centro cittadino.
Nel frattempo, mentre la natura si riprende ogni centimetro di spazio disponibile, l'Amministrazione comunale sembra essersi addormentata in un letargo profondo, insensibile al richiamo della foresta, per quanto improvvisato.
Non è certo la prima volta che ci troviamo a parlare di questa situazione.
Già qualche tempo fa, un cittadino, armato di smartphone e di un giusto senso di indignazione, aveva tentato di risvegliare la coscienza civica con un post sui social.
Le immagini, come prevedibile, avevano suscitato un certo scalpore. Ma, come spesso accade, l'indignazione collettiva si è dissolta con la stessa velocità di una bolla di sapone.
E l'Amministrazione?
Nemmeno sfiorata dall'agitazione, ha continuato a camminare con delle gran belle fette di salame davanti agli occhi, forse considerando queste proteste come espressioni di un'arte effimera, destinate a svanire senza lasciare alcuna traccia duratura.
Eppure, di promesse, ce ne sono state a iosa. Durante un incontro pubblico la scorsa estate, l’Amministrazione ha sfoderato le sue migliori intenzioni, assicurando che il problema del degrado, in particolare quello dei marciapiedi, sarebbe stato affrontato con la massima serietà. Come dimenticare le parole dell’assessore alle manutenzioni, Massimo Fresc, peraltro residente non lontano da qui, in via Moncrava?
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