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Ivrea

Via Lago San Michele... Qualcuno ha visto Tarzan?

Mentre la natura si riprende i marciapiedi con una forza inarrestabile, l'amministrazione comunale è in letargo

C’è un angolo di Ivrea che, se non fosse per l’assenza di liane potrebbe tranquillamente essere scambiato per un frammento di foresta pluviale.

Dov’è Tarzan? Dov’è Cita?

Benvenuti in Via Lago San Michele, dove il marciapiede di fronte alla vecchia scuola dell'infanzia abbandonata ha deciso di riscoprire la sua natura più autentica, trasformandosi in un vero e proprio giardino segreto... ma purtroppo non nel senso poetico che questa espressione evoca.

Qui, le piante che fuoriescono dal cortile interno e le erbacce rigogliose come dopo una pioggia tropicale, hanno preso possesso dell’asfalto con la stessa prepotenza con cui la giungla inghiotte antiche rovine.

Il risultato? Un habitat perfetto per chiunque desideri un’immersione nella natura selvaggia, senza allontanarsi troppo dal centro cittadino.

Via Lago San Michele

Nel frattempo, mentre la natura si riprende ogni centimetro di spazio disponibile, l'Amministrazione comunale sembra essersi addormentata in un letargo profondo, insensibile al richiamo della foresta, per quanto improvvisato.

Non è certo la prima volta che ci troviamo a parlare di questa situazione.

Già qualche tempo fa, un cittadino, armato di smartphone e di un giusto senso di indignazione, aveva tentato di risvegliare la coscienza civica con un post sui social.

Le immagini, come prevedibile, avevano suscitato un certo scalpore. Ma, come spesso accade, l'indignazione collettiva si è dissolta con la stessa velocità di una bolla di sapone.

E l'Amministrazione?

Nemmeno sfiorata dall'agitazione, ha continuato a camminare con delle gran belle fette di salame davanti agli occhi, forse considerando queste proteste come espressioni di un'arte effimera, destinate a svanire senza lasciare alcuna traccia duratura.

Eppure, di promesse, ce ne sono state a iosa. Durante un incontro pubblico la scorsa estate, l’Amministrazione ha sfoderato le sue migliori intenzioni, assicurando che il problema del degrado, in particolare quello dei marciapiedi, sarebbe stato affrontato con la massima serietà. Come dimenticare le parole dell’assessore alle manutenzioni, Massimo Fresc, peraltro residente non lontano da qui, in via Moncrava?

“Qui è stato investito anche mio padre," era intervenuto con fervore, dimostrando di conoscere perfettamente la situazione. Certo, l'entusiasmo di Fresc sembrava sincero, soprattutto se consideriamo che, ai tempi in cui sedeva all'opposizione, era stato il primo firmatario di una petizione per un nuovo marciapiede dalla Polveriera a Canton Gabriel.

Una petizione di cui oggi, nemmeno a dirlo, si sono perse le tracce, dimenticata come le buone intenzioni post-natalizie, forse buttata in qualche cassetto polveroso. E allora ci chiediamo: che fine ha fatto quella petizione? È forse diventata parte integrante del folklore locale, insieme a tutte le altre promesse disattese?

Ebbene, la verità è che Via Lago San Michele non è l'unica vittima di questa incuria.

Dalla zona dei laghi fino a via San Nazario, passando per l’ex collegio San Giorgio, Ivrea sembra essere diventata una sorta di “zona franca” dove il degrado regna sovrano. E per chi crede che stiamo esagerando, un semplice giro per la città potrebbe essere illuminante: vetri rotti, pannelli divelti, chiodi dei dissuasori che spuntano minacciosi e molto molto altro.

Via lago San Michele

Ivrea potrebbe essere una città meravigliosa, se solo non fosse per quei piccoli, trascurabili dettagli come la manutenzione del verde, delle strade e dei marciapiedi. Ma non temete, c'è sempre tempo per un’altra promessa, per un altro incontro pubblico, per un'altra bella chiacchierata sotto il sole cocente dell'estate. E nel frattempo, le erbacce continueranno a crescere, a prosperare, a dominare incontrastate... in attesa che qualcuno, forse, decida di fare finalmente qualcosa. Oppure no.

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