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Il caso

Torino-Ceres, ancora problemi ai passaggi a livello. Le sbarre si abbassano e alzano ma il treno non passa

All'elenco dei problemi sulla tratta, ora si aggiungono anche "i treni fantasma"

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Ancora disagi sulla linea Torino-Ceres, questa volta non tanto per utenti e pendolari che usufruiscono del nuovo collegamento ferroviario ma per gli automobilisti, che da mesi ormai sono alle prese con i tempi d’attesa ai passaggi a livello del territorio. 

Negli scorsi giorni, l’ennesimo episodio: le sbarre in prossimità dell’attraversamento si abbassano e poi si rialzano, la gente resta ferma ad aspettare ma non passa nessun treno. 

Ore 20.20: passaggio a livello della stazione di Cirié, sbarre che si abbassano. Attesa. Ore 20.28 le sbarre si alzano, treni transitati nessuno” afferma sconsolato un automobilista in attesa.

Oggi raggiungere il ciriacese, infatti, significa sottostare a non pochi ritardi, dovuti a rallentamenti sulla linea proprio in prossimità degli incroci con i passaggi a livello, che a volte risultano non sincronizzati all’effettivo transito dei mezzi su rotaia. Per la precisione, stiamo parlando delle linee del Servizio Ferroviario Metropolitano Sfm4 e Sfm7, in servizio sulla tratta Torino-Ceres.

8 minuti fermi è già, di per sé, una rottura - continua il guidatore - Vi lascio immaginare restare lì insieme ad altre decine di persone e vetture... Nulla. Non è ovviamente la prima volta che succede ma il disguido sulla pelle del cittadino è sempre, però, giustificato

Allo sfogo social dello sfortunato automobilista seguono commenti di sfiducia e rassegnazione, velatamente autoironici, di molte altre persone, tutti accomunati da un fil rouge: quello delle carenze nella gestione di questo percorso ferroviario, a poco più di 7 mesi dalla sua inaugurazione in pompa magna, fra ministri, sindaci e assessori ai trasporti.

Sulle colonne del nostro giornale, non a caso, abbiamo più volte raccontato dei problemi relativi alla Torino-Ceres, dai convogli che arrivano solo fino a Germagnano, ritardi e treni fermi ai passaggi a livello con le sbarre alzate.

All’elenco, adesso, si aggiungono anche “i treni fantasma”. 

Vista la lista di criticità riscontrate su questa tratta, che avrebbe dovuto portare collegamenti rapidi e utili per il territorio, per il momento a cittadini, utenti e turisti parrebbe non restare altra scelta che appellarsi alla propria pazienza. E se c’è chi si dice soddisfatto del nuovo collegamento tra l’aeroporto di Caselle e molti comuni della Città Metropolitana di Torino, per il rilancio completo del trasporto su rotaia nel ciriaese c’è ancora molto da fare. 

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