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Castellamonte
05 Luglio 2024 - 19:03
Una discarica (foto archivio)
A Castellamonte, negli ultimi giorni, si è tornati a parlare della discarica di Vespia. A riaccendere il dibattito è una raccolta firme, lanciata a fine giugno 2024, dal Comitato La Voce dei Monti Pelati, per l’ampliamento della riserva dei Monti Pelati.
L'iniziativa, che ufficialmente mira a valorizzare il patrimonio geologico e naturalistico dell'area, ha in realtà anche un obiettivo non dichiarato: impedire l'espansione dell’impianto di smaltimento.
Operativa dal 1994, la discarica di Vespia, è situata in una ex cava di argilla nei pressi di Castellamonte. E' gestita dalla società Agrigarden Ambiente dal 2018. Vi si smaltiscono rifiuti speciali non pericolosi e ha una capacità di circa 738.000 metri cubi, di cui 84.150 mc sono ancora disponibili. In passato l’impianto è stato al centro di polemiche per presunti sversamenti di percolato nel torrente Malesina, accuse che l'azienda ha sempre smentito.
Venuto a conoscenza della petizione, il sindaco Pasquale Mazza, ha elogiato l’iniziativa e definito la raccolta firme "una sana sensibilità nei confronti del territorio".
Ha inoltre ribadito la ferma posizione dell'amministrazione contro qualsiasi ampliamento della discarica.
“Eravamo, siamo e saremo contrari - ha specificato - a qualsiasi ampliamento dell’impianto. La discarica dovrà chiudere nel 2026 e di certo il comune non ha intenzione di lasciare installare un nuovo impianto di smaltimento al confine con la riserva. La posizione del comune è chiara e inequivocabilmente contraria a qualsiasi ampliamento. Non lasceremo assolutamente l’ambiente abbandonato a sé stesso. Le alternative sono varie e valide e arriveremo pronti alla data di smantellamento. Potremmo collaborare con aziende ecologiche per installare pannelli fotovoltaici”.
Alla fine del suo discorso, il primo cittadino ha spronato il comitato al dialogo costruttivo e rispettoso nei confronti dell’amministrazione comunale.
“Siamo sempre aperti al dialogo ma ricordiamo ancora che il comune è sempre stato chiaro. Avere paura per la salute dell’ambiente è legittimo, screditare l’amministrazione comunale no. Non accettiamo lezioni da nessuno.”
La discarica di Vespia è stata spesso criticata da associazioni ambientaliste, nonostante le numerose misure adottate per garantirne la sicurezza e la regolarità. Le critiche si concentrano principalmente sull'impatto ambientale e sulla gestione dei rifiuti speciali non pericolosi, che rappresentano una parte significativa dei rifiuti smaltiti. L'azienda Agrigarden ha cercato di rispondere a queste critiche attraverso iniziative di trasparenza e miglioramento continuo, come dimostrato dall'installazione di nuove vasche per il percolato e dalla pianificazione di ulteriori interventi.
Recentemente anche un "open day" e durante la visita, Francesco Capone, amministratore unico di Agrigarden, ha espresso rammarico per l'assenza dei critici più accesi, sottolineando la volontà dell'azienda di dialogare e migliorare continuamente la gestione del sito.
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