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24 Giugno 2024 - 12:25
Demba Seck è stato scagionato per effetto del ritiro della querela da parte della ragazza
Il pubblico ministero torinese, Enzo Bucarelli, sarà processato con rito abbreviato per la vicenda legata all'ex calciatore del Torino, Demba Seck, accusato di revenge porn dall’ex fidanzata, la ciriacese V.G..
La decisione è stata presa dal gup di Milano Luigi Iannelli, dopo la richiesta di rinvio a giudizio della Pm Giancarla Serafini, titolare del fascicolo insieme alla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano.
La prima udienza del processo con rito abbreviato, che, in caso di condanna prevede lo sconto di un terzo della pena, si svolgerà il prossimo 30 ottobre.
I fatti risalgono al febbraio del 2023, quando al Pm Bucarelli, grande tifoso del Toro, fu assegnato il fascicolo nato dalla denuncia presentata dall'ex fidanzata.
Bucarelli, è accusato di aver cancellato dal cellulare di Demba Seck alcuni video intimi che il calciatore aveva girato di nascosto con la ragazza, diffondendoli successivamente tra gli amici.
La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio di Bucarelli per depistaggio e frode processuale. Secondo le accuse, il magistrato avrebbe cancellato le prove del reato e non avrebbe approfondito le indagini, influenzando inoltre l'ex fidanzata del calciatore a non procedere legalmente contro Seck.
L'indagine per revenge porn si era conclusa con l’archiviazione per il calciatore per effetto del ritiro della querela nei suoi confronti.
Sul Pm Bucarelli indaga per competenza pa Procura di Milano
L’archiviazione del caso era avvenuta dopo l'accordo tra la ragazza e Seck.
L'ex fidanzata, aveva raccontato la sua versione dei fatti in una lunga intervista rilasciata al quotidiano la Repubblica: “Il Pm mi ha suggerito di non procedere oltre. Diceva che avrei potuto ottenere una lettera di scuse da Demba Seck, che il processo sarebbe stato pesante. Mi ha scoraggiato a lottare. Mi sono sentita delusa e tradita dalla giustizia”.
L’intera vicenda aveva avuto un impatto devastante sulla vita di V.G., che ha raccontato di essersi trasferita temporaneamente a Los Angeles per sfuggire alla pressione psicologica subita. “Speravo che un fatto del genere generasse un movimento di opinione pubblica. Questa cosa mi ha segnata per sempre”.
La giovane ha parlato anche del fenomeno del victim blaming, ovvero la tendenza a colpevolizzare la vittima di molestie o violenze sessuali, temendo di essere etichettata come una “ragazza facile”.
Grande accoglienza, invece, era stata riservata alla ragazza dai Carabinieri di Cirié: "Il comandante, dopo avermi ascoltata, mi aveva detto: stai tranquilla che faremo tutto il possibile per farti avere giustizia".
Il PM Enzo Bucarelli, trasferito a Genova come giudice civile dal CSM in attesa della definizione del procedimento penale, continua a respingere ogni addebito.
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