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Ciriè
07 Settembre 2023 - 21:39
L'attaccante del Toro Demba Seck
Un video hard girato in un momento di intimità e poi inviato tempo dopo la fine di quella relazione alla sua ex, potrebbe mettere nei guai un calciatore professionista.
Si tratta dell'attaccante senegalese Demba Seck, giocatore dei Torino.
L'ATTACCANTE DEL TORO DEMBA SECK
I fatti risalgono a gennaio quando la vittima, una bella ragazza di 25 anni residente a Ciriè, ha deciso di denunciare il suo ex compagno ai Carabinieri agli ordini del comandante Felice Meo.
Secondo quanto emerso, dopo la fine della loro relazione, il calciatore avrebbe avvicinato la giovane in un locale di Torino. Il calciatore ha inviato un video esplicito sul telefono della ragazza, nel quale erano registrati momenti di intimità tra di loro.
Ad accompagnare l'invio del video, un messaggio percepito come una minaccia: "Continua a parlare, mi raccomando."
Temendo che il video potesse essere diffuso attraverso i social media o altri mezzi, la giovane donna ha immediatamente fatto denuncia ai carabinieri della città in cui vive, Ciriè, segnalando i suoi timori e facendo scattare l'indagine in corso.
Nella storia è poi stato coinvolto anche un magistrato di Torino.
Il pubblico ministero che si occupava dell'indagine, Enzo Bucarelli, è stato iscritto nel registro degli indagati dopo essere stato accusato dalla procura di Milano di frode in processo penale e depistaggio nell'ambito dell'indagine su Seck.
Infatti, Bucarelli avrebbe avvertito l'agente di Seck prima di perquisire la casa del giocatore, permettendo così all'entourage e ai legali del giocatore di essere già in casa al momento della perquisizione.
Ma ci sarebbe un ulteriore elemento: Bucarelli avrebbe cancellato durante la perquisizione il video incriminato dal telefono di Seck, sia dalla memoria dello smartphone sia da chat con amici in cui il video sarebbe già stato diffuso.
Sarebbe stata la Guardia di Finanza, presente alla perquisizione, a presentare una relazione sull'operato di Bucarelli.
Le indagini su Seck restano in carica alla Procura di Milano.
AD INDAGARE SULL'INTERA VICENDA E' ORA LA PROCURA DI MILANO
Questo gesto ha scatenato accuse gravi contro il pubblico ministero, tra cui frode in processo penale e depistaggio.
L'indagine è in corso, e se ne stanno occupando i carabinieri di Ciriè coordinati dalla Procura di Milano.
Nel mondo sempre più connesso di oggi, emergono nuove sfide per la privacy e la dignità umana, e tra queste si pone il reato di revenge porn, una pratica inquietante che sta attirando sempre più l'attenzione dei legislatori e del pubblico in generale. Questo comportamento oscuro coinvolge la divulgazione non consensuale di contenuti sessualmente espliciti di una persona su Internet, con l'obiettivo di umiliarla, danneggiarne la reputazione o ricattarla. In questo articolo, esploreremo il fenomeno del revenge porn, le sue conseguenze devastanti e le misure prese per combatterlo.
La Diffusione del Revenge Porn
Il revenge porn, noto anche come pornografia di vendetta, si è diffuso rapidamente nell'era digitale. La sua crescita è in gran parte attribuibile alla facilità con cui le immagini e i video possono essere registrati, condivisi e diffusi attraverso Internet e i social media. La vittima di revenge porn è spesso l'obiettivo di un ex partner vendicativo che vuole infliggere danni gravi e irreparabili alla sua reputazione e alla sua privacy.
Conseguenze Devastanti per le Vittime
Le conseguenze del revenge porn sono strazianti per le vittime. La violazione della privacy è solo l'inizio. Le vittime affrontano spesso una serie di sfide emotive, psicologiche e sociali, tra cui:
Stigma Sociale: La vittima può subire il giudizio e la disapprovazione della società, che può essere particolarmente grave in comunità conservative.
Danno alla Reputazione: Le vittime possono vedere la loro reputazione personale e professionale gravemente danneggiata a causa della condivisione di materiale intimo.
Danno Emotivo: Il revenge porn può causare gravi danni emotivi, tra cui ansia, depressione e persino tentativi di suicidio.
Ricatto e Controllo: Spesso il materiale di revenge porn viene utilizzato per ricattare e controllare la vittima, creando un ambiente di paura e oppressione.
Le Leggi contro il Revenge Porn
In molti paesi, le leggi contro il revenge porn sono state introdotte per affrontare questo problema. Queste leggi variano in base alla giurisdizione, ma in generale rendono illegale la condivisione non consensuale di contenuti sessualmente espliciti. Le sanzioni per chi viola queste leggi possono includere multe significative e pene detentive.
Tuttavia, la persecuzione dei responsabili del revenge porn può essere difficile a causa della natura anonima di Internet e della difficoltà nel tracciare gli autori. Le piattaforme online sono state chiamate a collaborare nella rimozione rapida del contenuto illegale e nella prevenzione di ulteriori divulgazioni.
Sensibilizzazione e Supporto
La lotta contro il revenge porn richiede anche sforzi di sensibilizzazione pubblica e supporto per le vittime. La consapevolezza dei rischi associati alla condivisione di contenuti intimi e la promozione di una cultura di rispetto della privacy sono fondamentali. Inoltre, è importante fornire alle vittime accesso a servizi di assistenza legale, psicologica e sociale.
In conclusione, il revenge porn rappresenta una grave minaccia alla privacy e alla dignità umana nell'era digitale. La sua crescente diffusione richiede un impegno collettivo per l'educazione, la sensibilizzazione e l'applicazione delle leggi. Solo attraverso azioni coordinate possiamo sperare di proteggere le vittime e prevenire ulteriori casi di revenge porn in futuro.
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