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17 Marzo 2024 - 12:11
Il calciatore del Torino è finito nei guai per video hot
La procura generale di Cassazione, competente sui profili disciplinari dei magistrati, ha chiesto al Csm la "sospensione" dalle funzioni del pm di Torino Enzo Bucarelli, indagato dalla procura di Milano per depistaggio e frode processuale nell'ambito di un'inchiesta svolta a Torino per revenge porn che aveva come indagato il giocatore Demba Seck, dopo la denuncia della fidanzata.
Lo riporta il quotidiano La Stampa, sottolineando come la sanzione richiesta sia la più grave prevista in una fase cautelare, ovvero nel momento in cui non vi è ancora una pronuncia di condanna.
Il capo di incolpazione formulato dai magistrati romani è stato redatto nei giorni scorsi, dopo che gli inquirenti di Milano (competenti su presunti reati commessi dai colleghi di Torino) hanno chiuso le indagini. Se ne discuterà all'inizio della prossima settimana.
Il calciatore del Torino Demba Seck
Il presunto illecito contestato a Bucarelli è considerato "funzionale", cioè commesso nell'esercizio delle sue funzioni di magistrato inquirente.
Le ipotesi dei magistrati milanesi sono che avesse agito avvertendo prima Seck delle perquisizioni e che abbia fatto cancellare i filmati dal cellulare.
Sul fronte disciplinare, non penale, avrebbe inoltre indotto con l'inganno la parte offesa ad accettare una transazione, quantificata in 13.500 euro.
"Non si può ignorare, come fatto sino ad oggi - ribatte l'avvocato Michele Galasso, legale di Bucarelli - che egli, "prima" di disporre la cancellazione della trasmissione dei video intimi a terzi da parte del calciatore, si è premurato - aggiunge il legale - di cristallizzarne la prova in un verbale fidefacente: grazie a tale passaggio infatti l'ipotesi di reato tentato di revenge porn è diventata l'accertamento di un reato consumato. Se poi si vuol discettare sul diverso valore probatorio tra una copia forense e un verbale fidefacente sottoscritto da un magistrato e due militari, lo si può anche fare".
La prima segnalazione all'organo disciplinare del Csm era stata inviata quest'estate dall'allora procuratore generale di Torino Francesco Saluzzo.
A Roma hanno atteso che a Bucarelli venisse notificato l'avviso di conclusione indagini e hanno proceduto con l'istanza.
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