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Eporedia Futura
07 Maggio 2024 - 07:00
Emanuele Longheu, presidente commissione assetto e uso del territorio
Abbiamo la Commissione Edilizia! Per la gioia dell’Assessore Comotto, che da mesi premeva perché venisse istituita con la massima velocità, durante l’ultimo Consiglio Comunale è stato approvato il regolamento di questo organo, recentemente reso opzionale dalla legge.
Il percorso è stato lungo e non privo di problemi: ben tre Commissioni Assetto del Territorio, dal clima più o meno acceso, in cui si sono affrontate le criticità sollevate prevalentemente dalla minoranza. Da menzionare è la mozione a firma dei colleghi Piccoli e Noascone, con la quale si chiedeva di desistere dal progetto istitutivo, poiché si riteneva che tale Commissione aggravasse senza motivazione il procedimento amministrativo. La mozione venne ritirata grazie a un rinvio alla Prima Commissione Consiliare, che ha comportato, quantomeno, un minimo confronto sul tema tra le forze consiliari.
Purtroppo, però, a differenza di quanto pomposamente affermato dal Consigliere Longheu (“Questa è la vera democrazia”, facendo riferimento al processo che ha portato fino all’arrivo in Consiglio Comunale del Regolamento della Commissione Edilizia), le tante nostre parole in Commissione Assetto del Territorio hanno portato ben scarsi risultati: nessuna delle nostre istanze, infatti, è stata presa in considerazione e inserita nel Regolamento.
Per spirito di democrazia – e per avere scritte nero su bianco le nostre proposte – ho presentato un emendamento che prevedeva un esame delle candidature alla Commissione Edilizia da parte della Conferenza dei Capigruppo, dopo il vaglio tecnico delle stesse dall’Ufficio Tecnico e prima della nomina da parte della Giunta.
I Commissari di maggioranza (Longheu, Bolzanello e Restivo), “aiutati” anche dal parere contrario dell’Assessore Comotto, votarono contrariamente in blocco, affossando la nostra proposta.
L'assessore Francesco Comotto
Ed ecco che, due settimane dopo, l’istituzione della Commissione Edilizia viene iscritta all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, durante la cui discussione i Colleghi Piccoli e Noascone si sono soffermati principalmente sulle criticità di ulteriore burocrazia, mentre io ho preferito concentrarmi sulle problematiche sul piano istituzionale e sul rapporto tra Giunta e Consiglio.
Si stava per procedere con la votazione quando mi giro verso i Colleghi Piccoli e Noascone, proponendo loro di ripresentare l’emendamento. Abbiamo, quindi, riproposto nella stessa formulazione quanto ci era già stato bocciato in sede di Commissione.
Fortunatamente, però, il Sindaco Chiantore ha preso la parola prima dell’Assessore Comotto e, forse non essendo pienamente a conoscenza di quanto precedentemente accaduto, ha espresso il suo parere favorevole al nostro emendamento.
Attimi di perplessità in maggioranza, soprattutto tra quei Consiglieri che, in veste di Commissari, avevano votato contrariamente allo stesso identico testo e che, dopo una Capigruppo al volo, si trovavano a doverlo approvare.
In conclusione, tralasciando l’analisi tecnica delle problematiche della Commissione Edilizia, preme evidenziare un problema squisitamente politico di questa maggioranza: per alcuni potrebbe essersi trattato di un semplice caso di redenzione o di un cambiamento di idea – ipotesi comunque verosimili – ma, per la natura dei protagonisti in campo e per le dinamiche a cui abbiamo assistito, propenderei a vedere tutto quanto accaduto come il manifestarsi di problemi di comunicazione interni alla maggioranza e, elemento ancora più grave, la tendenziale assenza di autonomia delle forze consiliari nei confronti della Giunta (o della parte preponderante di essa).
In ogni caso si tratterebbe di un problema, anche se, come in questo caso, ha portato a un miglioramento del Regolamento della Commissione Edilizia e all’accoglimento delle nostre istanze di trasparenza.
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