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Eporedia Futura
10 Aprile 2024 - 16:40
Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale del 25 marzo scorso è stata discussa un’interpellanza generale consiliare con cui, insieme ai colleghi di minoranza Garino, Piccoli, Noascone e Cuomo, abbiamo chiesto ai Consiglieri di maggioranza di esprimersi circa la volontà politica inerente ai destini del Movicentro.
Tale nostra scelta scaturisce dalla nostra esigenza di conoscere gli intendimenti della maggioranza consiliare, sempre ben disposta a intervenire sulle vicende politiche ma leggermente più restia su quelle amministrative – non è un caso che, su questo argomento, abbia parlato solo la Consigliera Erna Restivo –, in relazione a un tema tanto delicato quanto quello di uno spazio pubblico concesso a un ente privato, soprattutto dal momento che, com’è noto, alcuni esponenti dell’Amministrazione hanno legami molto stretti con la cooperativa Zac!.
L’Assessore Dulla, intervenendo “tecnicamente” (questa la formula utilizzata dal Presidente Spitale per concedergli la parola al posto dei Consiglieri), con estrema onestà ha ricordato che nel corso della campagna elettorale – e, durante l’Amministrazione Sertoli, nel momento di messa in discussione della concessione – si erano più volte espressi per “lo Zac! non si tocca”. Da qui la scelta, cito testualmente l’Assessore Dulla, di “privilegiare la destinazione di tipo sociale e culturale nella gestione degli spazi e, quindi, di mettere assolutamente in secondo piano ogni aspetto di natura commerciale”.
Queste parole, ascoltate da un orecchio attento ma un po’ ingenuo, avrebbero fatto pensare alla fine della gestione del Movicentro da parte della cooperativa, posto che l’esercizio commerciale di bar-ristorante ricopre gran parte dell’attività ivi intrapresa.
E invece no. Le parole di Dulla, lette in combinato con l’intervento della Consigliera Restivo (esponente di Laboratorio Civico, componente strettamente legata allo Zac!), portano in tutt’altra direzione: a breve verrà pubblicato il bando di assegnazione degli spazi del Movicentro che, come espressamente detto dall’Assessore Dulla, favorirà l’utilizzo sociale “o principalmente sociale” (si parla forse di un bar?) dei locali.
L’evidenza pubblica di una concessione è un requisito richiesto dalla legge, com’è anche noto che un’Amministrazione possa cucire un bando sulle misure dell’ente aggiudicatario, come potrebbero fare intendere le parole di chi è intervenuto a nome della maggioranza.
Il problema, lampante per chiunque non voglia mettersi il paraocchi, è l’estrema politicizzazione dell’uso che la cooperativa fa di quegli spazi, con tutte le agevolazioni predisposte dal Comune. A riprova di ciò vi è, oltre alla presenza di numerosi esponenti dell’Amministrazione che provengono politicamente da quell’ambiente, la costante attività svolta, anche ma non solo durante l’ultima campagna elettorale.
Bene l’incentivare il dibattito politico e culturale nella nostra Città.
Molto meno farlo in spazi pubblici e, anche se parzialmente, con i soldi dei contribuenti.
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