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26 Aprile 2024 - 12:03
Chiara Ferragni con il pandoro Balocco e, sullo sfondo, l'ospedale infantile Regina Margherita
Codacons, Adusbef e Associazione utenti dei servizi radiotelevisivi valutano la possibilità di rivolgersi nuovamente al Tribunale civile di Torino, nel contenzioso con la Balocco se l'azienda "non verserà un milione e mezzo di euro all'ospedale Regina Margherita di Torino" nell'ambito del caso del pandoro 'Pink Christmas' griffato dall'influencer Chiara Ferragni sul quale è aperta un'inchiesta della procura di Milano.
"Andremo avanti nell'azione inibitoria - hanno spiegato oggi il presidente del Codacons Carlo Rienzi e i legali delle associazioni, in una conferenza stampa in streaming - quello che chiediamo non è un risarcimento, ma che venga sbloccata l'omissione di una promessa non mantenuta dall'azienda".
Allo stesso tempo Codacons, Adusbef e Assourt hanno avviato "una nuova azione collettiva volta a far ottenere ai circa 290mila consumatori che hanno acquistato il pandoro 'Pink Christmas' il rimborso di 5,69 euro, pari alla differenza tra il costo del pandoro Balocco tradizionale e quello griffato Ferragni".
Nel decreto emesso dal Tribunale civile di Torino nei giorni scorsi è stato riconosciuto il carattere ingannevole della campagna promozionale del pandoro, come aveva già fatto, tempo addietro, l'Autorità garante del mercato e della concorrenza. Ma non è stata accolta la richiesta che l'azienda versi al Regina Margherita il denaro, come vogliono le tre associazioni di consumatori.
Alla conferenza stampa on line sul caso del pandoro 'Pink Christmas' griffato da Chiara Ferragni Codacons, Adusbef e Assourt avevano invitato anche l'azienda e l'influencer, che non hanno partecipato.
L'azienda dolciaria "ha scelto di non partecipare - spiega la Balocco, in una nota - ritenendo demagogico trattare della vicenda 'Pandoro Pink Christmas' in un'arena virtuale, peraltro in pendenza di contenziosi davanti all'autorità giudiziaria".
L'influencer Chiara Ferragni
La Balocco "respinge, altresì, la dichiarazione di Codacons, Adusbef e dell'Associazione utenti dei servizi radiotelevisivi, nella quale si paventa un appello al decreto del Tribunale di Torino qualora l'azienda 'non risarcisse con un gesto spontaneo gli utenti ingannati dal caso del pandoro pink Christmas e non effettuasse una donazione in favore dell'ospedale Regina Margherita di Torino".
Balocco "precisa che ha sempre sostenuto e che sostiene tuttora numerosi progetti in cui è stata coinvolta direttamente da istituzioni, realtà del territorio e associazioni del terzo settore, e ribadisce che ogni decisione di donazione o liberalità in favore di soggetti terzi non può soggiacere a un'imposizione o ad una strumentalizzazione, nell'ambito di una vicenda legale molto complessa. Né può essere oggetto di contenzioso promosso da soggetti che non hanno alcun titolo per avanzare tali pretese, come ha correttamente evidenziato il Tribunale di Torino che ha rigettato le infondate pretese inibitorie e risarcitorie".
La Balocco sta valutando di impugnare il decreto, in quanto "in parte ingiusto, basato su un'istruttoria parziale, che ricalca l'altrettanto ingiusto provvedimento dell'Agcm e come tale già impugnato avanti al Tar del Lazio".
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