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Eporedia Futura
25 Marzo 2024 - 08:30
Polemiche sul gazebo con il "patrocinio"
Sabato scorso, 16 marzo, ho raggiunto gli amici di Fratelli d’Italia in Piazza Balla, all’inizio di Via Palestro, per il ciclo di gazebo in vista delle elezioni regionali di giugno.
Mentre attraversavo Corso Botta, ho notato la presenza di un altro gazebo, di fianco al nostro, a cui era affisso uno striscione con lo stemma cittadino, affiancato dalla scritta “Città di Ivrea”. Inizialmente ho pensato a una qualche iniziativa dell’Amministrazione comunale, sebbene mi lasciasse perplesso perché non avevo letto nulla in proposito né sulla newsletter né sui giornali.
Avvicinandomi, ho notato, di fianco al blasone caratterizzante gli eventi ufficiali e quelli patrocinati dalla Giunta, il simbolo di uno degli sterminati movimenti afferenti all’eterogeneo universo della Sinistra extraparlamentare.
Per un solo istante ho pensato che si potesse trattare di un’iniziativa effettivamente patrocinata dall’Amministrazione ma, quando ho appurato che le persone che vi erano sotto stavano raccogliendo le firme per la presentazione della loro lista alle elezioni europee, ho escluso che la “coalizione arcobaleno-progressista avesse osato tanto.
Proprio per questo motivo ho immediatamente contattato telefonicamente il Sindaco Chiantore e il Presidente del Consiglio Comunale Spitale, chiedendo conferma dell’assenza di una delibera di giunta che ne avesse dato autorizzazione e suggerendo un intervento.
Effettivamente, sono stato tranquillizzato sull’assenza di patrocinio e, dopo un’ora abbondante, le due più alte cariche cittadine sono intervenute per spiegare l’irregolarità di quanto tali esponenti politici stessero facendo.
Da quanto ho visto, posto che mi trovavo a pochi metri di distanza, sotto il gazebo di Fratelli d’Italia, sono pervenute le scuse verbali dei “gazebanti”, unitamente alla promessa di coprire quanto prima lo stemma cittadino – azione che non è avvenuta fino all’inizio delle operazioni di smontaggio del banchetto.
È evidente che quanto accaduto configuri un illecito, dal momento che un utilizzo abusivo (non autorizzato) dello stemma della Città non è permesso e, proprio per questo motivo, i Comuni adottano specifici regolamenti sulla concessione di patrocini e sull’autorizzazione a fregiarsi di insegne pubbliche, posto che, al pari dei nomi e dei marchi aziendali, il blasone civico è di proprietà dell’ente e a quest’ultimo ne spetta la tutela di fronte a usi impropri.
L’accaduto, per i motivi sopra citati, non può che essere considerato grave, tanto sul piano politico quanto su quello giuridico, poiché rappresenta un abuso verso la nostra Città, con serie conseguenze per quanto riguarda il corretto svolgimento delle procedure pre-elettorali.
Proprio per questo, in vista del prossimo Consiglio Comunale del 25 marzo, insieme ai colleghi Consiglieri Garino, Piccoli e Noascone, abbiamo presentato un’interpellanza per sapere a che ora l’Amministrazione fosse stata messa a conoscenza di quanto stesse succedendo, chiedendo anche le motivazioni per cui l’intervento sia stato effettuato solo intorno alle 16.30, permettendo così che l’esposizione abusiva dello stemma venisse prolungata dal mattino fino alla metà del pomeriggio.
Sarà, inoltre, interessante sapere se verranno presi provvedimenti contro gli autori di questo gesto, per avere conferma del fatto che, alle volte, non si chiudano gli occhi in tristi operazioni di doppiopesismo.
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