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Per chi suona la campana?

Pace senza se e senza ma... Buona Pasqua

Non ci può essere pace senza giustizia e per un cristiano non ci può essere giustizia al di fuori della legge divina e naturale

Pio XII, pasqua, buona pasqua,

Pio XII

Ancora una volta il mondo vive una Pasqua di guerra sui più molteplici fronti. Quello ucraino e quello palestinese sembrano essere diventatati ormai conflitti senza sbocco, quasi irrisolvibili nelle loro inestricabili radici, feroci nell’odio che generano e nella morte che  seminano quotidianamente,  mentre sempre più flebili voci si alzano – fra tutte quella di papa Francesco – ad invocare quella  pace che non può che  arrivare se non  da una trattativa e dal cessate il fuoco fra le parti. 

La pace dunque, senza se e senza ma dimenticando tuttavia che non ci può essere pace senza giustizia e per un cristiano non ci può essere giustizia al di fuori della legge divina e naturale. Aver dimenticato questa fondamentale verità - non più proclamata -  ha reso e rende il mondo cattolico afono e indistinguibile dal generico pacifismo che spesso marcia  a senso unico e funziona a correnti alternate a seconda di chi sia l’avversario. 

Ben diversamente il 9 aprile 1939, giorno di Pasqua, sei mesi prima dell’esplosione della seconda guerra mondiale, Pio XII, eletto Pontefice da un mese, si esprimeva implorando la pace,  ma  non una pace qualsiasi, quella di Cristo:  « Non c’è una  pace senza contrasti o senza battaglie, ma pace conquistata attraverso una lotta mirabile tra la vita e la morte, mors et vita duello conflixere mirando (Sequenza di Pasqua) : pace frutto di vittoria guadagnata a prezzo di sangue poiché Cristo “pacificò il cielo e la terra con il  sangue della sua croce” (Colossesi, I,20). Ma purtroppo – continuava il pontefice – a nessun tempo forse, come ai nostri giorni che trascorriamo, possono applicarsi le parole del profeta : Gridavano pace, pace ; e non via era pace” (Geremia , VI, 14, VIII, 11). Se infatti volgiamo lo sguardo intorno, quale triste spettacolo ci si presenta ! E’diffuso nel mondo un senso di agitazione e di scontento ; sembra regnare in molte regioni un pauroso squilibrio foriero di mali più gravi ; gli animi sono presi da ansia e sgomento quasi si fosse alla viglia di giorni peggiori. Tutto ciò è ben lontano da quella serena e sicura “tranquillità nell’ordine” (S. Agostino), che costituisce la vera pace poiché la base unica e incrollabile su cui essa riposa è Dio. Dio conosciuto, rispettato, obbedito. Diminuire o distruggere questa obbedienza al Divino Creatore è lo stesso che turbare o  completamente distruggere la pace negli individui come nelle  famiglie ; nelle  nazioni come nel mondo intero». 

Questa  vera pace descritta dal grande pontefice è quella che manca al mondo moderno, immerso nelle ideologie di morte di cui le guerre non sono che le epifanie più cruente. 

Guerra in Ucraina

Negando il diritto alla vita innocente, stravolgendo o negando il diritto naturale,  cade ogni principio morale, trionfano l’egoismo e il relativismo e allora – qualcuno si  chiede – chi affronterebbe, e in nome di quali valori, i daghestani, i kazachi, i buriati, che dai monti del Caucaso e dalle  steppe della Russia asiatica se dovessero irrompere in Europa? 

Il disarmo dell’Occidente, che ne sta segnando l’irrimediabile declino, è soprattutto spirituale e morale.  

* Frà Martino

Chi è Fra Martino? Un parroco? Un esperto di chiesa? Uno che origlia? Uno che si diverte è basta? Che si tratti di uno pseudonimo è chiaro, così com’è chiaro che ha deciso di fare suonare le campane tutte le domeniche... Ci racconterà di vescovi, preti e cardinali fin dentro ai loro più reconditi segreti. E sarà una messa non certo una santa messa, Amen

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