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In ospedale a Ivrea ci vogliono le guardie armate ...

Il primo marzo è in programma un tavolo di confronto con le forze di polizia e le organizzazioni sindacali

Guardie armate in ospedale

Guardie armate in ospedale

Al tavolo d’incontro in programma il primo marzo in Comune a Ivrea, in previsione della giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari del 12 marzo, chiederanno alla Direzione Generale dell’A.S.L. TO 4 una cosa soltanto:  Guardie Particolari Giurate armate in tutti i pronto soccorso, in affiancamento al personale aziendale assegnato ai servizi di portineria.

Ma anche una diversa modalità di accoglienza e gestione dei pazienti, differenziando i casi che già in fase di triage presentano particolari condizioni psico-fisiche (es disturbi del comportamento), con una sala d’attesa dedicata e sorvegliata. 

Così, in una nota, Salvatore Orifici della "Federazione Sindacati Indipendenti", pronto a rivendicare il ruolo di unica Organizzazione Sindacale che in tempi non sospetti, già nel dicembre del 2020, chiese alla Direzione dell’A.S.L. TO 4, con un documento di ben quattro pagine, di affrontare con serietà questo problema.

Il direttore dell'Asl To4 Stefano Scarpetta

"Purtroppo - commenta Orifici - ad oggi non c'è stato alcun riscontro... L’inerzia dell’A.S.L. TO 4 è stata tollerata a causa dell’emergenza sanitaria che, di fatto, ha assorbito tutte le risorse per far fronte all’evento pandemico...".

Oggi è un altro giorno ed è inutile girarci troppo intorno. 

"Il legislatore - sottolinea Orifici - consapevole della gravità del problema, è intervenuto con la Legge 113/2020 prevedendo il reato di lesioni cagionate a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria... Le pene sono poi state inasprite con una nuova modifica all’articolo 583-quater del codice penale. La legge prevede anche la stipula di uno specifico protocollo operativo con le forze di polizia per garantire il loro tempestivo intervento in caso di aggressioni o minacce al personale di cui non vi è traccia..."

Vero è che il solo protocollo operativo con le forze dell’ordine secondo Orifici potrebbe essere poco efficace, per il tempo che passa dalla chiamata all'intervento.

"Le Guardie Particolari Giurate sarebbero un deterrente - sottolinea  - e garantirebbero una maggiore tranquillità per il personale, in prevalenza femminile, anche nelle ore notturne...".

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