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Cronaca
21 Febbraio 2024 - 05:00
Il sindaco di Montanaro Giovanni Ponchia ha lanciato un appello per i vigili del fuoco del suo paese
“La cosa assurda sai qual è? E’ che ho speso dei soldi pubblici per fare il ricovero dei mezzi dei vigili del fuoco ma i mezzi, dei vigili del fuoco, oggi non ci sono più”.
E’ amareggiato, oltre che dispiaciuto, il sindaco di Montanaro Giovanni Ponchia.
Giovanni Ponchia sindaco di Montanaro
Con un post su facebook ha commentato lunedì pomeriggio la notizia della morte della sua compaesana Simona Pivetta, 68 anni, che non è sopravvissuta alle ustioni riportate sul cinquanta per cento del corpo nell’incendio della sua abitazione di strada della Crova in frazione Pogliani.
Simona Pivetta, “Simonetta”, è mancata nella notte tra sabato e domenica scorsi al CTO di Torino. Nello stesso ospedale è ricoverato, con ustioni sul 20 per cento del corpo, il marito, Pier Carlo Borca, titolare del “Bar Gino” di Chivasso. Lui è sopravvissuto e ne avrà per almeno 120 giorni di prognosi.
La tragedia dei Pogliani, la cui origine sarebbe accidentale e sarebbe, da quanto emerge, scaturita da alcuni problemi alla canna fumaria della casa della coppia, ha riportato alla luce un tema irrisolto a Montanaro: quello della nuova sede dei vigili del fuoco in strada Vallo.
“Da oggi il paese avrà una nuova sede in Strada Vallo. Viva i Volontari Vigili del Fuoco… Viva Montanaro”. Annunciava, in pompa magna, nell’autunno 2022 il sindaco Ponchia la notizia della firma della convenzione tra il suo Comune e il Comando dei Vigili del Fuoco del paese.
Il progetto, tanto desiderato dalla storica delegazione montanarese dei vigili del fuoco, è stato finanziato grazie a fondi di bilancio comunale per un importo di circa 100 mila euro e prevedeva appunto, la realizzazione di una sede nuova di zecca in Strada Vallo, in quella che era l’ex magazzino comunale.
A distanza di oltre un anno la sede è pronta, con i nuovi locali e i nuovi servizi igienici. Ma dentro è vuota.
La sede dei vigili del fuoco di Montanaro
“Non l’abbiamo ancora inaugurata, anche se avrei voluto farlo ed ho già avvisato il governatore del Piemonte Alberto Cirio e il consigliere regionale della Lega Gianluca Gavazza - prosegue il sindaco Ponchia al di là del telefono -, ma non posso. Che senso ha inaugurare una caserma dei vigili se i vigili sono rimasti senza autobotte?”.
Già. Il vecchio mezzo in dotazione al Comando dei Vigili del Fuoco montanarese è finito a Torino, a disposizione del distaccamento del capoluogo. “Serviva lì e non ho nulla da obiettare, ci mancherebbe”, aggiunge il sindaco.
Ma ai volontari montanaresi servirebbe un’autobotte.
Sono tredici i volontari operativi del corpo di Montanaro, guidati dal Capo Distaccamento Gianni Veneruso e dal Vice Capo Alfredo Padula.
Volontari che con coraggio e passione dedicano non solo del proprio tempo “libero” al prossimo, ma intervengono alle chiamate di aiuto che giungono dalla sede centrale.
“Al momento si spostano con un pick up dotato di una cisterna da 300 litri - aggiunge Ponchia -. Giovedì notte sono stati i primi ad arrivare in strada della Crova ai Pogliani, ma cosa possono spegnere con soli 300 litri d’acqua? I vigili del fuoco così rischiano di mettere a repentaglio la loro stessa vita. E noi non lo possiamo di certo permettere”.
“Un’autobotte mi dicono costi sui 30 mila euro: noi come Comune non possiamo mettere, ma magari le istituzioni superiori o i Comuni vicini al nostro sì per aiutare il corpo locale che, in fin dei conti, serve tutto il territorio”, aggiunge il sindaco montanarese.
Da qui l’appello lanciato con il suo post sul gruppo Facebook di riferimento di Montanaro.
“Oggi purtroppo abbiamo avuto una brutta notizia - scrive Ponchia -. La signora Simona Pivetta, residente in frazione Pogliani di Montanaro… non ce l’ha fatta.
Venerdì mattina sono stato con l’ufficio tecnico in sopralluogo e ho visto il grave stato di rovina della sua abitazione, arsa dalle fiamme. Si pensava in una sua guarigione.
Il post su facebook del sindaco Giovanni Ponchia
Purtroppo non è stato così. Ma la cosa che più mi fa indignare è quanto ho saputo dai nostri VVF volontari di Montanaro. Noi abbiamo investito molto come Comune nella nuova caserma in strada Vallo, ristrutturando appositamente l’ex magazzino comunale. Ebbene, i nostri VVF sono privi di mezzi adeguati per lo spegnimento di incendi importanti. Nonostante questo, ai Pogliani sono arrivati per primi e hanno subito tentato di spegnere l’incendio con il piccolo mezzo da 300 litri.
Ora vorrei fare un appello al Comando VVF di Torino, ai politici rappresentanti locali, al Presidente della Regione: siamo in grado di ridare almeno un mezzo adeguato alla nuova caserma dei VVF di Montanaro?
Grazie per chiunque ci voglia aiutare per il raggiungimento della causa.
Le mie più sentite condoglianze alla famiglia della nostra concittadina Simona Pivetta”.
“Quello della scorsa settimana è il secondo incendio grave in meno di un mese a Montanaro - conclude il sindaco -. Mi hanno chiamato due volte per firmare l’ordinanza di inagibilità delle case e in entrambe le volte mi sono chiesto: perché? Perché devono arrivare i vigili del fuoco di Torino per riuscire a spegnere un incendio quando qui, a Montanaro, abbiamo una caserma bellissima, nuova, ma senza mezzi? Che senso ha?”.
L’appello lanciato da Ponchia nel pomeriggio di ieri, martedì 20 febbraio, ha ricevuto una prima risposta.
E’ quella del consigliere regionale del Pd Alberto Avetta.
“La realtà per tanti Comuni piemontesi è purtroppo quella denunciata dal Sindaco di Montanaro, ovvero che i vigili del fuoco volontari non possono operare, perché privi di mezzi adeguati - spiega Avetta in una nota stampa -. E pensare che il Sindaco ha investito ben 100 mila euro nella caserma. Insomma, anche per quanto riguarda i vigili del fuoco volontari e il contrasto agli incendi assistiamo da parte della Regione Piemonte a tante parole ma a pochi fatti. Il Sindaco di Montanaro è a posto con i “fatti”, ovvero l’investimento sulla caserma, ma ora spetta alla Regione non limitarsi alle parole e dotare i Vvf volontari di tutto ciò che serve a fronteggiare incendi importanti e a salvare vite”.
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