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Ivrea in azione

Vorrei un sindaco folle...

La vita è fatta di fasi, figuriamoci in politica, tra dinamiche ed equilibri che normalmente determinano successi ed insuccessi.

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Sono cose impercettibili ma esistono cambiamenti che agli occhi della gente sembrano di poco conto, immobili ed ancorati ai soliti luoghi comuni. In politica locale è lo stesso, nell’ultimo anno sono cambiate un sacco di cose, al di là dell’area politica le cose cambiano perchè siamo noi pronti ad accettarne l’evoluzione, l’esito elettorale ne è la prova. 

La vita è fatta di fasi, figuriamoci in politica, tra dinamiche ed equilibri che normalmente determinano successi ed insuccessi.Negli ultimi anni ho fatto un sacco di cose, mia moglie direbbe, “tranne che lavorare”, un po’ ha ragione. 

Mi sono preso qualche anno sabbatico e il tempo lo dedico alle mie passioni, ma non si può vivere solo di quelle. 

A cinquant’anni posso però apprezzare maggiormente chi fa della propria vita una passione, senza nulla chiedere in cambio. 

Per fortuna abbiamo un’attività commerciale che non necessita sempre della mia presenza, quindi me lo posso permettere, conducendo una vita normalissima, sia chiaro. 

Questo ha fatto sì che negli ultimi anni abbia potuto concentrarmi su ciò che più mi faceva star bene. La politica mi piace, non ho mai smesso di interessarmene da quel lontano 2008, data in cui sono stato eletto la prima volta. 

C’è chi lo fa per sistemarsi o per occupare posti di potere, personalmente lo faccio perché mi fa star bene. 

Tornando ad oggi, l’ultimo anno è cambiato anche per la politica locale. Ad Ivrea ha vinto il PD che sostanzialmente PD lo è poco. È interessante notare come abbiano adottato un approccio diverso rispetto ai predecessori. È un gruppo nuovo, giovane, con i quali, devo essere sincero, mi ci trovo bene, pur nel rispetto dei ruoli si intende. Un gruppo che usa le vecchie risorse ma con un certo tatto. Su certe tematiche spostati tanto a sinistra, su altre molto più liberali. In  tutto sto miscuglio ci sono io che  rappresento Azione di Carlo Calenda e  grazie al progetto terzo polo abbiamo ottenuto  un grande risultato. 

Con Carlo Calenda da sempre, da quando era nel PD fino a Siamo Europei. Ho sempre dato il mio sostegno perché amo, come lui, la concretezza, il pragmatismo, le cose che poco hanno a che fare con sinistra e destra. 

Con lui mi sento semplicemente una persona appassionata e impegnata, che cerca di seguire le proprie convinzioni e di contribuire al bene comune, a modo mio, talvolta discutibile e provocatorio, lo ammetto. 

Ma non si può dire che in questi primi mesi di mandato non abbia fatto la mia parte presentando diverse interpellanze e mozioni, tra l’altro,  accolte dalla maggioranza, cosa che ho gradito e apprezzato. 

La politica è un argomento molto complesso e delicato che spesso genera opinioni diverse e contrastanti. La politica è fatta anche di strategia ma soprattutto di visione e responsabilità. La responsabilità in politica non è un optional ed è per tutte queste ragioni che il mio auspicio è che si faccia bene. 

Per il futuro di Ivrea abbiamo tanti temi che dovranno essere affrontati, lo possiamo fare attraverso i nostri cittadini. 

Quando pensiamo alla nostra città, in automatico ci viene in mente un immagine. Quanto corrisponde questa immagine alla realtà? Ci siamo mai posti la domanda su come sarà Ivrea fra qualche decennio? La mia speranza è che oltre ad un po’ di visione, che probabilmente questa amministrazione (a suo modo) ha, il sindaco non si appiattisca sulle dinamiche politiche di cui fondamentalmente non fa parte, lasci perdere chi lo tira per la giacca su questioni ideologiche che nulla portano alla nostra città, si differenzi per concretezza. L

a città ha bisogno di un sindaco forte, visionario, perché un po’ di follìa renderà Ivrea più interessante e attrattiva.

Ciao!!

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