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Ivrea in Azione

Uno schiaffo a sinistra e uno a destra

Dalle tasse alla piscina. In consiglio comunale si vota il bilancio con una lunga fila di emendamenti

Fabrizio Dulla

Il Natale e passato, Gesù è rinato, siamo tutti contenti  col nostro nuovo giaccone, un cashmere tutto punto e la colazione in pasticceria come penultimo sgarro prima della dieta.

Ad Ivrea facciamo in fretta a non abituarci ai mielosi auguri, ai brindisi, alle lacrime facili per cose che neanche ci toccano ma fa sempre bene apparire più buoni.

Abbiamo un bilancio da approvare e come se non bastasse, ci sono 20 emendamenti presentati dalla destra. Insomma, hanno fatto i compiti e intendono trascinare il consiglio fino a San Silvestro. La maggioranza non vede l’ora di chiudere questo capitolo fatto di aumenti e tasse e l’assessore al bilancio, alias “il Dulla”, sostiene che “lo facciamo per sostenere i livelli dei servizi”. 

Quando chiedo a quali servizi fanno riferimento, mi risponde la piscina. Quella piscina con mille problemi, che fa acqua da tutte le parti insomma. Se vogliamo andare in quella direzione iniziassero a togliere i privilegi a chi frequenta la piscina, a chi oggi paga l’ingresso il 40% in meno. Ancora non lo hanno fatto, molto probabilmente aspettano un emendamento o una mozione, chi lo sa.

Insomma, “tasso tutti tranne chi ci vota”, sembra questa la scelta politica, certo, è un iperbole, ma la sintesi seppur banale parrebbe questa, magari mi sbaglio, lo vedrete capitolo per capitolo al prossimo consiglio comunale.

Ma prima del gran pippone di fine anno, verrà discussa una mozione dove il collega Paolo Noascone insieme alla Piccoli sono firmatari. In sostanza chiedono uno spazio in condivisione per i consiglieri comunali, in pratica la mozione fotocopia presentata per ben due volte dall’allora consigliere di minoranza Comotto, oggi assessore.

Di per sé la richiesta dei colleghi è legittima, mi sfugge solo un particolare, l’allora vice sindaca Piccoli con delega al patrimonio e oggi firmataria di questa richiesta, perché non lo ha fatto quando politicamente poteva deciderlo e farlo? Sono sicuro che avrà una motivazione più che plausibile.

Cari lettori e protagonisti di questa narrazione, non ve la prendete per certi termini, non digrignate i denti, non scandalizzatevi, un conto è la vita reale fatta di relazioni, approcci ed empatia, quando scriviamo però, ci lasciamo travolgere e diventiamo quasi creativi, quasi artisti e diffusori di un pensiero quasi comune.

Al prossimo anno. Ciao!!

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