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Il caso

"I supermercati in città? Non sono 20 ma 10, aiutano il commercio locale"

La presa di posizione della Sindaca sulla polemica che tiene banco da settimane: "La metà dei nuovi assunti risiede in città"

"I supermercati in città? Non sono 20 ma 10,  aiutano il commercio locale"
Sono 10, sono 20? Dipende dalle metrature ma pure dalle sensazioni del singolo cittadino. Nelle ultime ore anche la Sindaca di Settimo Torinese, Elena Piastra, ha voluto dire la sua sull'eccessiva presenza di supermercati in città. 
Sui social se ne parla spesso: a Settimo Torinese ci sono tanti, tantissimi supermercati e molti centri commerciali. Tanti ce ne sono e tanti altri sorgeranno a breve. ToDream, il più grande centro commerciale di Torino, l'allargamento di Settimo Cielo, il raddoppio dell'outlet, il supermercato in via Raffaello Sanzio e un'altra struttura commerciale in Corso Piemonte.
Il tema è stato sviscerato più volte e qualcuno si è messo addirittura a contarli: don Paolo Mignani, parroco di Mezzi Po, ne aveva contati 18, il consigliere di minoranza Antonio Borrini ne conta 20. Ora la Sindaca dice la sua: sono 10. Non solo, la prima cittadina ci tiene anche a specificare un'altra cosa: i supermercati "nuovi" non li ho creati io, è tutta colpa delle precedenti amministrazioni.

Il nuovo Conad 

"In queste settimane - scrive in un lungo post su Facebook - ho letto molti commenti rispetto all’apertura del Conad di via Sanzio e del Penny Market di Corso Piemonte che aprirà a breve. Credo sia utile fare alcune precisazioni e fornire informazioni precise: larea su cui è stato costruito il Conad è edificabile dal 2005 (Variante 13). È stata poi venduta, per 8 milioni di euro, ed è quindi diventata privata, nel 2012. L’area commerciale è stata autorizzata con l’approvazione del Piano di iniziativa pubblica nel 2013. La parte edificabile rappresenta circa il 6% dell’intera area (prima del 2002 di proprietà dell’azienda ospedaliera). E va precisato che l’edificabilità di quell’area ha nei fatti reso possibile la realizzazione dei parchi circostanti".
Dunque l'arrivo del Conad è storia vecchia, vecchissima, eppure i cittadini lo stanno vedendo proprio in questi giorni. Parliamo di un supermercato inserito in una più ampia operazione che prevede la cementificazione dell'area Bordina.
"In questi anni, - continua la Sindaca - come ci eravamo impegnati a fare (nonostante fossimo di fronte a un diritto acquisito dal costruttore), abbiamo lavorato perché fosse rivisto, per quanto possibile, il progetto iniziale, ottenendo di far spostare uno dei tre palazzi previsti in area già cementificata, risparmiando quindi suolo rispetto all’ipotesi iniziale e riducendo l’altezza degli edifici, oltre a rivedere le opere di urbanizzazione, sempre con l’obiettivo di risparmiare suolo. Queste scelte hanno richiesto mesi di confronti, non sono state facili e hanno anche portato a vie legali con i costruttori (Variante parziale 38)".
C'è poi un altro dettaglio importante sul supermercato aperto una decina di giorni fa in Via Raffaello Sanzio: "Il Conad ha appena assunto 55 persone; metà sono settimesi e alcune tra loro arrivano dalla difficile acquisizione dell’Auchan".
Si passa, dunque, ad un altro supermercato: "L’area sulla quale sta sorgendo il Penny Market - specifica la Sindaca, con riferimento ai lavori in Corso Piemonte - è edificabile e a destinazione commerciale dal 2012".
Elena Piastra, poi, passa a quanto fatto durante gli ultimi 4 anni e mezzo.
"In questo mandato (dal 2019) - precisa - non è stato autorizzato nessun nuovo centro commerciale, sebbene ci siano state diverse domande (sì, anche domande da parte di alcuni marchi notissimi). L’unico intervento commerciale è stato gestito in Settimo Cielo, anche a fronte della rinuncia da parte della proprietà a circa metà dell’area edificabile, e il lotto rimanente è stato trasformato in gran parte in area sportiva (Padelife)".

La più grande arena di Padel d'Europa nella zona di Settimo Cielo

Ma poi questi commerciali fanno davvero male al commercio locale? La Sindaca Piastra dice di no.
"I supermercati (che vendono prodotti misti, cibo e non solo) - continua - di medie superfici in città sono 10 e non 20, come ho letto in alcuni post; gli altri sono esercizi di vicinato, al pari dei negozi. Settimo ha quasi 50.000 abitanti e ovviamente i supermercati di maggiori dimensioni servono anche parte delle persone dei comuni vicini; inoltre si insediano in area di nuova edificazione e quindi di nuovi residenti (nel caso del Conad: il complesso residenziale vicino e la trasformazione di cascina Bordina; nel caso del Penny Market, la nuova area di via Don Gnocchi). Molti studi sul commercio dimostrano che i supermercati di medie superfici aiutano il commercio locale quando sono vicini al piccolo commercio, non lo affossano, contrariamente a quel che leggo spesso (a Settimo la dimostrazione è il complesso di via Cena, che è decaduto proprio a partire dallo spostamento prima della Coop e poi dei successivi)".
Infine l'affondo sul passato: i supermercati di oggi sono il risultato di vecchie scelte.
"L’urbanistica - conclude - ha talvolta tempi lunghi di realizzazione e spesso alcune previsioni non si realizzano nell’immediato. Quindi non è strano che oggi vediamo realizzate scelte di oltre 10 anni fa, così come chi governerà la città tra 10 anni potrà beneficiare (o contestare) gli effetti della Variante Generale che approveremo a febbraio, che è la prima variante di “contenimento” della storia di Settimo, con una riduzione di aree già edificabili di oltre 160.000 mq".
Sul tema ironizza così il segretario cittadino di Fratelli d'Italia, Enzo Maiolino.

Da sinistra: Enzo Maiolino, Manolo Maugeri e Giorgio Chiarle

"Clamoroso spot del Sindaco contro il PD. - interviene - Sintetizzando: "è colpa della sinistra" che dal 2005 autorizza questo fagocitamento del territorio e delle sue attività locali. Dopo aver sentito dire ad un assessore che per gli esercizi di prossimità nelle periferie settimesi non si può fare molto di più (peccato abbia le deleghe al commercio) pensavo di averle sentite tutte. Che ci sia un problema su commercio e periferie, finalmente, non lo pensiamo solo in Fratelli d'Italia. Elena una di Noi".
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