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Trasporti
01 Dicembre 2023 - 10:22
Sciopero dei treni. Stazione di Torino Porta Susa
Le sigle CAT, Cub Trasporti, SGB e USB Lavoro Privato hanno proclamato uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane dalle ore 21 del 30 novembre, alle ore 21 del 1° dicembre 2023.
Si aggiunge allo sciopero di otto ore del giorno prima.
Possibili ripercussioni su Frecce, Intercity e Regionali. Gli effetti sulla circolazione, in termini di cancellazioni, limitazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero.
Torino Porta Susa, ieri
Scrivono i sindacati in una nota: «Intendiamo denunciare, in attesa che la magistratura faccia piena luce sull’accaduto (in Calabria, ndr) la fragilità di un sistema infrastrutturale dimostratosi nuovamente inadeguato per utenza e lavoratori. Da anni denunciamo la pericolosità dei passaggi a livello in tutti i livelli di confronto, chiedendone la soppressione totale. Eppure, nonostante l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria abbia evidenziato il numero di incidenti e di vittime determinati da incidenti analoghi a quello odierno, i passaggi a livello in Italia sono ancora migliaia».
«Un’adesione altissima con punte fino al 100% delle ferroviere e dei ferrovieri dipendenti da tutte le aziende ferroviarie italiane, conferma che la categoria non è più disponibile a rischiare la vita per il mancato adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e stradali». Così Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal, dopo la rilevazione della percentuale di aderenti sciopero di 8 ore del 29 novembre.
Insomma, un altro giorno di passione per chi deve viaggiare in treno.
Trenitalia invita tutti i passeggeri a informarsi sui collegamenti e i servizi attivi, prima di intraprendere il viaggio, attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.
Entrambi gli scioperi (di oggi e di ieri) sono stati indetti per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro per i ferrovieri in seguito all’incidente avvenuto il 28 novembre nel comune di Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza. Due i morti: il conducente di un camion e quella del treno.
"In relazione al grave incidente ferroviario avvenuto nella serata del 28.11.2023 in località Thurio sulla linea diesel a semplice binario Sibari-Catanzaro Lido, dove il treno 5677 si è scontrato con un camion rimasto fra le sbarre di un passaggio livello per il ritardo della messa in sicurezza dei passaggi livello con i dispositivi di rilevamento ingombri, nonché quelle che fermano i convogli laddove si presentino inconvenienti dopo il superamento dei segnali che proteggono il passaggio livello; per la perdita di vite da parte di lavoratori e utenti; per richiedere con forzainvestimenti urgenti a tutela della sicurezza; per cessare lo spargimento di sangue sui binari attraverso una reale politica di prevenzione di esercizio e lavorazione”.
La Commissione di garanzia, l’autorità che vigila sul diritto allo sciopero, aveva chiesto ai sindacati confederali di spostare il primo sciopero, così che non fossero uno di seguito all’altro, ma i sindacati hanno deciso di non spostarlo. Anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, si è lamentato dello sciopero, ma non è ricorso ai suoi poteri ministeriali per precettarlo, cioè per vietarlo o limitarne la durata. Salvini, che negli ultimi mesi si è più volte opposto ai sindacati e agli scioperi dei trasporti, ha detto di trovare intollerabili i ritardi, i treni cancellati e le «lunghe code di cittadini esasperati» di ieri.
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