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Trasporti

"Tutti in carrozza!". Domani una ventina di sindaci, accompagnati dal consigliere regionale Avetta, prendono il treno per protesta

Dito puntato sul governo regionale do Alberto Cirio e su Rfi per una linea ferroviaria che non funziona...

"Tutti in carrozza!". Domani una ventina di sindaci, accompagnati dal consigliere regionale Avetta, prendono il treno  per protesta

Evidentemente la risposta dell’assessore Marco Gabusi non gli è piaciuta più di tanto. Chiedeva l’inserimento di Ivrea nel “Sistema ferroviario metropolitano” che garantirebbe più corse, più treni, più puntualità. Gli è stato risposto "Marameo!" perchè prima di Ivrea c’è Biella e gli "eporediesi" se ne devono fare una ragione.

Da qui si riparte, anzi no, domani mattina si riparte da Ivrea. Appuntamento in stazione con il treno delle 7,40. In carrozza ci saliranno il consigliere regionale Alberto Avetta del Pd, insieme ad una ventina di sindaci dell’eporediese tra cui Matteo Chiantore di Ivrea.

Rotta su Chivasso, dove alle 8,05 ad attenderli ci sarà il sindaco Claudio Castello e poi a Torino Porta Susa con Stefano Lo Russo.

"Nella risposta data dall’assessore Marco Gabusi al mio Question time, non ho colto alcuna determinazione in tal senso ma solo vaghezza e impegni generici - stigmatizzava Avetta -  Si parla molto del ruolo dei trasporti pubblici anche in funzione dello sviluppo economico e della capacità del Canavese di attrarre investimenti. Parliamo tanto in questi giorni dei problemi del Tribunale: pensiamo a cosa significherebbe un servizio ferroviario metropolitano adeguato per chi deve venire a Ivrea per ragioni di lavoro. Oppure agli operatori della sanità che vengono a lavorare in ospedale o a quelli che per le stesse ragioni si spostano verso Torino. Il canavese ha urgenza di attenzione e di considerazione che in questi anni è stata francamente insufficiente. Mi auguro davvero che la Giunta Cirio voglia riconsiderare questa opportunità».

Insomma, senza tanti "sé" o tanti "ma" ...

«La Regione Piemonte deve correggere l’errore fatto nel passato ed estendere almeno fino ad Ivrea la SFM8 (Lingotto-Chivasso). Poi, una volta completata l’elettrificazione, la SMF dovrà essere estesa fino al confine con la Valle D’Aosta. Questa sarebbe l’unica vera e seria risposta ai tanti disservizi denunciati dai pendolari che utilizzano la linea Torino-Ivrea-Aosta. Siamo certamente felici di sapere che, d’intesa con la Valle d’Aosta, verranno finalmente messi i treni doppi negli orari di punta. Ma mi vien da pensare che abbiamo scoperto “l’acqua calda”. 

Alberto Avetta

Alberto Avetta

Secondo Avetta una risposta adeguata la si deve ai tanti pendolari di Ivrea Strambino, Candia, Mercenasco, Caluso, Rodallo e Montanaro che da 5 anni vivono esperienze di trasporto terrificanti.

"E' l'unica grande città dell’area metropolitana non servita dal servizio ferroviario metropolitano - stigmatizza -  Sono dentro anche Alba, Bra e Fossano. È urgente intervenire, perché i lavori di elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta dureranno tre anni e amplieranno i problemi esistenti. Ma anche perché la prossima attivazione del collegamento della Torino-Ceres con Porta Susa occuperà molte tracce all’interno del passante ferroviario...".

Estendere la SFM8 fino ad Ivrea è operazione tecnicamente possibile, ma serve una chiara volontà politica.

Servizio ferroviario metropolitano

E a proposito di treni è di qualche giorno fa una petizione online lanciata su change.org da Sara Negri.

"Sono una pendolare della linea Ivrea-Torino da ormai 6 anni - scrive - La situazione è andata peggiorando, soprattutto dopo l'emergenza covid. L'abbonamento continua ad aumentare e i servizi diminuiscono. Siamo obbligati tutti i giorni a prendere mezzi con spazi insufficienti, a stare in piedi ammassati gli uni contro gli altri, oltre al fatto che per salire sul treno si viene spintonati tutte le mattine rischiando anche di farsi male. Sono anni che scrivo reclami a Trenitalia, con risposte deludenti e inconcludenti! Questo non è solo il mio problema, ma quello di molti pendolari che ogni giorno affrontano queste difficoltà. Secondo l'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), nel 2019 c'erano circa 3 milioni di pendolari in Italia e la maggior parte ha lamentato problemi simili...".

E poi ancora: "Chiediamo quindi alle autorità competenti e alla compagnia ferroviaria responsabile della linea Aosta-Torino di garantire un viaggio confortevole con posti a sedere per tutti. Non dovremmo rischiare la nostra sicurezza o il nostro benessere fisico solo per raggiungere il lavoro o tornare a casa...".

La tratta Aosta-Ivrea-Chivasso-Torino insomma continua a mietere polemiche a non finire.

Nel 2021 era rimbalzata agli onori della cronaca grazie alle riprese di Capitan Ventosa e ad un servizio di "Striscia la notizia", andato in onda nel corso del celebre Tg Satirico di Canale 5.

"Treni pollaio", così erano stati definiti.

Ad interessarsi fu anche l'allora consigliere comunale Andrea Benedino che era un "pendolare".

Un po' qua e un po' là, sui social, spunti sulla "cronaca" dei ritardi.

Ottobre 2021: esattamente due anni fa. I consiglieri regionali Alberto Avetta e Mauro Salizzoni prendono il treno per protestare...

"Nonostante l'intervento di striscia la notizia - scriveva un tizio sui social qualche tempo fa- i disservizi sulla linea in oggetto continuano imperterriti: dalla riapertura delle scuole il regionale 11354 da Novara per Ivrea non è mai arrivato in orario (sempre 10/15 minuti ritardo). Il treno effettua tutte le fermate possibili e immaginabili anche se a Candia Canavese o Mercenasco non sale e non scende alcun passeggero..."

E poi la disperazione.... "Oggi l regionale veloce 2717 da Torino per Aosta è riuscito ad accumulare addirittura 40 min ritardo. Sempre oggi il regionale veloce 2732 da Aosta per Torino è stato limitato ad Ivrea ed è arrivato con 40 minuti di ritardo; il cambio da ivrea a torino in coincidenza con il 2732 ha accumulato un ora di ritardo.  Di tutto ciò nulla è stato comunicato ai passeggeri né stamane né oggi pomeriggio.  Inoltre oggi pomeriggio in stazione ad Ivrea non è stato neppure segnalato che sarebbe partito in precedenza il regionale 11334 ... I passeggeri del 2732 semplicemente se lo sono visti passare davanti al naso...".

Sempre nel 2021 se ne discusse anche in consiglio comunale a Ivrea e in consiglio regionale per interessamento oltreché di Alberto Avetta del collega di partito Mauro Salizzoni.

Anche in quell'occasione i due consiglieri regionali decisero che era necessario prendere il treno...

Al centro del dibattito la necessità di far sedere attorno ad un tavolo gli assessori regionali ai trasporti del Piemonte e della Valle d’Aosta per risolvere una volta per tutte il problema dell’esiguità delle carrozze negli orari di punta. Un problema che c’era anche prima della pandemia e che avrebbe dovuto essere risolto proprio in ragione di essa.

E invece?

E invece la Valle d’Aosta che ha investito sui treni bimodali, composti da sole tre carrozze e non allungabili, prima della pandemia sottolineava di volerli utilizzare solo in momenti “morti” della giornata, dopo la pandemia ha cominciato a farli viaggiare anche negli orari di punta, al mattino e alla sera.

Di far correre sulle rotaie le vecchie carrozze, proprio non se ne parla. 

Dopodiché c’è un problema.

C’è che decide tutto la Valle d’Aosta e il Piemonte sta a guardare.  

“Non è accettabile che decidano loro anche per noi… – aveva inforcato in quell'occasione il consigliere comunale, oggi assessore al bilancio Fabrizio Dulla chiedendo al sindaco di affrontare con serietà questo argomento – Gli appalti della Valle d’Aosta si basano principalmente su risorse ministeriali. Il denaro pubblico è anche dei piemontesi….”.

E si ritorna al punto di partenza con un aggravante. Dal 1° gennaio, con i lavori per l'elettrificazione del tratto Ivrea-Aosta i pendolari saranno costretti a subire disagi ben più pesanti e ancora nessuno ha dato loro delle indicazioni "credibili". E' tutto campato per aria...

Resta, come una particella di sodio nell'acqua Lete, l'appello di Sara Negri: "Firmate questa petizione per far sentire la nostra voce e richiedere un miglioramento dei servizi ferroviari sulla linea Aosta-Torino!"

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