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Il caso
13 Novembre 2023 - 19:16
Domenica sera, in diretta su Rete 4, c'era anche Walter Candela. Il dirigente della Croce Reale di Venaria è stato ospite nella puntata di Dritto e Rovescio di Paolo Del Debbio.
Da qualche tempo, infatti, la trasmissione dedica uno spezzone agli autovelox: servono per fare cassa o per garantire la sicurezza sulle strade? Questa la domanda che il programma si pone. Ebbene le telecamere degli autovelox colpiscono anche le ambulanze: Walter Candela si è presentato con un faldone di 80 multe per un totale di 10 mila euro di sanzioni.
Walter Candela su Rete4 con la montagna di multe in mano
"Gli autovelox non sentono la sirena né vedono le luci di emergenza e quindi arrivano le multe", così ha raccontato in diretta.
"I nostri ricorsi, poi, - ci racconta Candela al telefono - vengono quasi sempre accettati, se giustificati dall’urgenza del 118. Se non c’è un’urgenza invece no. Ma non è tutto, la procedura prevede due ricorsi: uno per la contravvenzione, uno per i punti della patente. All'inizio ci toglievano subito i punti dalla patente e c'è chi è rimasto senza in poco tempo, poi per fortuna i Comuni hanno fatto marcia indietro".
C'è quindi una procedura da mettere in piedi, una burocrazia.
"C’è sicuramente - continua Candela - un costo di tempo, per fare un ricorso doppio ci va un’ora poi dobbiamo inserire la patente dell’autista, fare una dichiarazione dicendo che la fotocopia è conforme al documento, una dichiarazione dell’autista. Poi, per carità, sono multe che arrivano a tutti gli operatori di emergenza, non solo a noi. I semafori che sanzionano chi passa con il rosso o gli autovelox non sentono la sirena e non vedono le luci di emergenza e quindi fanno la multa. Ci hanno detto che devono mandarla per forza altrimenti fanno omissione di atti di ufficio".
Ora, però, anche gli operatori del 118 della Croce Reale hanno iniziato a prendere le prime contromisure. L’associazione venariese si ritrova a gestire 4 sedi (Venaria, Lanzo, Viù, Robassomero), 27 mezzi, 7 dipendenti e un centinaio di volontari.
"L’ordine tassativo - continua Candela - è di passare sotto agli autovelox alla velocità consentita, di alzare il piede. Per i semafori, invece, sono rossi e rossi rimangono. Noi di multe ne abbiamo centinaia: prese a Rivoli, Torino, Collegno, San Mauro, noi passiamo dappertutto".
E per arrivare alla fine di tutto serve tempo, tanto tempo.
"È una procedura fastidiosa per noi - conclude Candela - che ci lascia in sospeso per tanto tempo. Ci va un anno, un anno e mezzo per attendere l'esito di un ricorso, dipende dai Comuni, dalla loro comodità".
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