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Valli di Lanzo

Galleria Montebasso: "Le notizie da Città Metropolitana non sono incoraggianti..."

La riapertura della viabilità potrebbe slittare addirittura a settembre 2024.

La galleria chiusa

La galleria chiusa

E mentre gli automobilisti imprecano in coda e le fiere sul territorio saltano o vengono rimandate, le notizie che giungono da Città Metropolitana sulla riapertura della galleria Montebasso non sono incoraggianti. Già quelle che erano arrivate con una nota dell'ente di area vasta non lo erano.

Lo sono ancora meno quelle che sono filtrate ieri dall'account social di Davide D'Agostino, consigliere metropolitano in quota centrodestra. D'Agostino ha finito di lavorare alla seconda commissione viabilità, ha preso il cellulare in mano e ha fatto qualcosa che da Città Metropolitana ci si sarebbe aspettati: comunicare con chiarezza la situazione, comunicarla tutta, senza troppi fronzoli.

"Sono appena conclusi i lavori della seconda commissione viabilità - ha detto D'Agostino ieri in un video su Facebook - e ho chiesto al presidente Costantino un approfondimento della situazione della Galleria di Lanzo. Le notizie che arrivano non sono incoraggianti".

Il post di D'Agostino

Quantomento, e questo anche Città Metropolitana l'aveva sbandierato per bene, "durante l'estate non si è perso tempo: una ditta ha fatto sondaggi e approfondimenti, e ci sarà un ulteriore sondaggio nel mese di ottobre. Entro la fine dell'anno si potrà avere un progetto definitivo".

Da quel momento, ed ecco la novità sostanziale comunicata da D'Agostino, partirà l'individuazione delle ditte appaltatrici e l'esecuzione dei lavori, "che durerà dai 6 agli 8 mesi". Non serve la calcolatrice: la riapertura della galleria potrebbe avvenire a settembre 2024.

"Per chi vive le Valli - riconosceva D'Agostino nel video - si tratta di un periodo molto lungo". Lo è anche per gli amministratori, che nei mesi scorsi si sono inventati una rotonda provvisoria al quadrivio di Lanzo, finanziata in parte dal Comune e in parte da Città Metropolitana.

L'opera è stata costruita sul calco di un progetto di rotonda che era naufragato da due anni. Ma la rotonda non basta a smistare il traffico nelle ore di punta.

A risentirne sono anche i trasporti pubblici: con la chiusura della linea Torino Ceres i bus sostitutivi sono costretti, dalla settimana scorsa, a inoltrarsi per le trafficante provinciali delle Valli, visto che tutti gli automobilisti che non possono più passare dalla Direttissima alle Valli per la galleria sotto al Monte basso vengono fatti defluire a Lanzo e Germagnano.

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