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07 Settembre 2023 - 17:08
I veicoli diesel Euro5 potranno circolare in tutto il Piemonte fino all’autunno 2025: a stabilirlo è il decreto approvato dal Consiglio dei ministri che impegna le Regioni del bacino padano (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) ad aggiornare i rispettivi piani per la qualità dell’aria valorizzando le numerose misure ambientali alternative al blocco dei veicoli attuate nel biennio 2021-2023.
Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte
«Siamo riconoscenti al ministro Gilberto Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all'intero Governo, a cominciare dai ministri Matteo Salvini e Raffaele Fitto, per l'intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte - ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio - Il lavoro di squadra ha consentito di raggiungere questo risultato perché da sola la Regione non aveva il potere di agire: era necessaria una legge da parte del Governo, che è prontamente intervenuto con questo decreto, confermando la sua attenzione e vicinanza al Piemonte”.
Gilberto Picchetto, Ministro dell'Ambiente
“Questo risultato - ha proseguito il presidente - è il frutto del lungo e complesso lavoro fatto sotto la guida del ministero dell’Ambiente dai tecnici della direzione regionale e di ARPA Piemonte, che ha permesso di valorizzare gli effetti delle tante misure messe in campo in questi anni grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr: in particolare quelle di efficientamento energetico, dal momento che l’inquinamento non è generato solo dal traffico veicolare. Azioni che continueremo a potenziare perché l’attenzione della Regione resta massima per la tutela dell’ambiente e della salute. Abbiamo triplicato le risorse previste per il miglioramento della qualità dell’aria e a breve lanceremo un altro pacchetto per sostenere le famiglie nell’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale e aiutare le imprese a sostituire i mezzi più inquinanti».
Daniele Valle, Pd
«C’è voluto l’intervento del Governo Meloni per porre rimedio al gran pasticcio dell’anticipo del “blocco” per gli Euro 5 diesel. - attacca Daniele Valle, Pd, vice Presidente del Consiglio Regionale - Dopo qualche settimana di surreale scaricabarile tra Regione e Governo all’insegna del “ce lo chiede l’Europa”, ecco che Cirio ritrova la voce, a cose ormai fatte, per ringraziare il Governo e autolodarsi per le misure ambientali messe in campo in questi anni. Invece che rincorrere l’emergenza smog con interventi che limitano la libertà dei cittadini e danneggiano le piccole imprese, finalizzate più a tutelare gli amministratori che i cittadini, la Regione Piemonte farebbe bene ad occuparsi dei 640 autobus Euro 3 che ancora sono operativi nel trasporto pubblico locale, nonché del fatto che nonostante dal 2021 tutti i mezzi del tpl abbiano l’obbligo del Fap (filtro antiparticolato), ormai molti non lo montino, perché dal 2017 non è più di serie e perché non si è più finanziata la sua installazione. Si potrebbe partire da queste cose concrete, come trasferire alle aziende di trasporto pubblico i 10 milioni promessi e che mancano dal bilancio. Oppure dal Bonus per l’acquisto degli abbonamenti annunciato a giugno dopo aver autorizzato gli aumenti delle tariffe del tpl e ancora mai attuato. Lunedì le scuole iniziano e le famiglie sono lasciate sole».
Silvio Magliano, Moderati
"Blocco Euro 5, - commenta Silvio Magliano, consigliere regionale dei Moderati - i due anni di proroga siano due anni di preparazione (e si pensi anche a sostituire le caldaie obsolete nelle abitazioni) Il tempo guadagnato è fondamentale, non metterlo a frutto sarebbe imperdonabile: lo si impieghi per rispondere alle esigenze di imprese, famiglie e Volontari Poi: l'inquinamento non è prodotto soltanto dai veicoli, urge dunque una progettualità per la sostituzione, nelle abitazioni, delle vecchie caldaie più inquinanti. Notizia che ci solleva, quella del rinvio del blocco dei veicoli diesel Euro 5: adesso occorre sfruttare i prossimi 24 mesi per non trovarci nelle stesse condizioni di queste settimane in prossimità della nuova scadenza. Due anni non sono molti, ma sono sufficienti per trovare soluzioni tali da incontrare le esigenze e le necessità di imprenditori, liberi professionisti, famiglie e Volontari. Farsi trovare nuovamente impreparati tra due anni sarebbe, semplicemente, imperdonabile, così come identificare misure con una parvenza di efficacia, ma nei fatti penalizzanti per i piemontesi. Alla stessa maniera, non basta concentrarsi sull'aliquota di inquinamento prodotta dal traffico veicolare, ma occorre prevedere un piano di sostituzione delle caldaie, ambito nel quale peraltro le nuove tecnologie garantiscono un impatto ecologico molto più contenuto. L'inquinamento non è prodotto soltanto dai veicoli: fatto incontrovertibile, del quale dobbiamo tenere conto".
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