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Cronaca
04 Settembre 2023 - 12:51
Duemila persone al corteo di questa mattina
Duemila persone hanno partecipato questa mattina al corteo a Vercelli, organizzato da Cgil, Cisl e Uil dopo la morte dei cinque operai travolti da un treno mentre stavano eseguendo lavori di manutenzione sui binari a Brandizzo.
Il corteo, partito dalla stazione ferroviaria, è aperto dallo striscione 'Non abbiamo più parole', dietro al quale sfilano il leader della Cgil, Maurizio Landini, Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte, Giorgio Graziani, segretario confederale della Cisl, Luca Caretti, segretario generale della Cisl Piemonte, Elena Ugazio, segretaria generale della Cisl Piemonte Orientale e Gianni Cortese, segretario generale Uil Piemonte.
I lavoratori sono arrivati da tutto il Piemonte: c'è anche una delegazione di ferrovieri pensionati dalla Lombardia. Partecipano al corteo il sindaco di Vercelli Andrea Corsaro e il vescovo don Marco Arnolfo.
"Basta": è l'urlo che si è alzato dal corteo davanti alla Prefettura di Vercelli. Poi la lettura dei nomi dei cinque operai travolti da un treno mentre stavano eseguendo lavori di manutenzione sui binari a Brandizzo. Riprese le parole del capo dello Stato Sergio Mattarella: "morire sul lavoro è un oltraggio ai valori della convivenza”.
"Basta ipocrisia, ognuno deve rispondere di quello che concretamente ha fatto". Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini.
"Serve rispetto per le 1.090 persone che hanno perso la vita sul lavoro nel 2022, oltre 500 sono già morti nei primi 6 mesi di quest'anno. Numeri che indicano una strage. Negli ultimi 20 anni i morti sono più di 20.000, la metà degli abitanti di Vercelli - ha aggiunto -. Il punto vero è la prevenzione. Qualsiasi cantiere, qualsiasi macchina che progetti deve essere pensata per non fare morire nessuno sul lavoro. E' venuto il momento di un cambiamento radicale. E' pensabile nel 2023, nell'era del digitale, che si sia così indietro, che uno dei tagli fatti dal governo nel Pnrr sia quello agli investimenti sui sistemi più innovativi sul controllo delle ferrovie, sulle manutenzioni? Quel progetto tagliato, e che va fatto, era indirizzato all'alta velocità, mentre bisogna investire su tutta la rete delle ferrovie".
"Siamo qui per l'ennesima strage che dimostra come i protocolli sulla sicurezza ci sono ma non vengono rispettati. C'è una gran voglia di tornare a fare utili come ha dimostrato la vicenda della cabinovia di Stresa e non si curano della prevenzione e della sicurezza - lo ha detto Gianni Cortese, segretario generale della Uil Torino e Piemonte, che partecipa al corteo a Vercelli -. Bisogna introdurre anche a livello nazionale una patente a punti con un sistema premiale per chi rispetta le regole e un sistema punitivo fino all'espulsione dagli appalti pubblici per quelle imprese che hanno comportamenti".
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