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Manichini insanguinati a Porta Nuova: è la protesta del sindacato ferrovieri

RFI, su proposta dei sindacati, ha istituito un fondo di solidarietà per i familiari delle vittime di Brandizzo

I manichini insanguinati

Manichini insanguinati davanti Porta Nuova in segno di protesta

Alcuni manichini insanguinati sono stati esposti alla stazione Porta Nuova di Torino in occasione di una manifestazione dell'Usb che si è svolta ieri, venerdì 1 settembre, per protesta contro la morte di cinque operai.

Sopra alle figure in plastica adagiate per terra e macchiate di rosso è stato messo un cartello con la scritta: "Più di tre morti al giorno da infortuni sul lavoro in Italia. Mobilitiamoci".

Rete Ferroviaria Italiana ha incontrato ieri mattina le Organizzazioni Sindacali, all’indomani dell’incidente di Brandizzo, per fare il punto sulla sicurezza del lavoro nel settore della manutenzione ferroviaria.

Al termine dell’incontro, RFI ha accolto la richiesta sindacale di trasferire le trattenute economiche, effettuate ai lavoratori aderenti allo sciopero, in un fondo che servirà ad offrire un sostegno economico alle famiglie degli operai deceduti.

Si tratta di un gesto di sensibilità e concreta solidarietà che RFI, rinnovando il proprio cordoglio, ha voluto potenziare versando una quota equivalente e raddoppiando così la consistenza del fondo stesso.

Vincenzo Lauricella, del coordinamento nazionale Usb, dichiara: "No, quello di Brandizzo non è un incidente sul lavoro. E' una strage. Oltre 1.000 morti all'anno sui luoghi di lavoro, non sono fatti straordinari, sono omicidi sul lavoro. Questa strage deve finire".

VINCENZO LAURICELLA DEL SINDACATO USB

I NUMERI DELLE MORTI BIANCHE

Ed i numeri di tali tragedie non accennano a calare: 450 morti solo nei primi sei mesi dell'anno, ai quali si aggiungono 700 mila infortunati sul lavoro nel 2022245 mila nei primi 5 mesi del 2023, cui si aggiungo i familiari.

Situazioni, afferma il presidente degli psicologi David Lazzari, che "creano drammi, spezzano o cambiano vite, un mare di sofferenza psicologica che spesso diventa malattia. Ma la maggior parte di queste situazioni non ha avuto sinora alcun aiuto psicologico. Sono anni che ci battiamo come Cnop perché si abbia diritto a curare le ferite della psiche oltre a quelle del corpo, perché sono ferite che possono avere un impatto sulla salute, sul lavoro, sulla vita in generale e condizionarne la ripresa e il futuro".

Qualcosa però sta cambiando e presto, annuncia Lazzari, agli infortunati sul lavoro ed ai familiari delle vittime potrà essere garantita un'assistenza psicologica gratuita grazie ad un accordo con l'Inail"Abbiamo avviato una collaborazione con l'Anmil ed è in via di approvazione un protocollo con l'Inail. Questo dovrebbe essere approvato nei prossimi giorni e garantirà finalmente l'assistenza psicologica gratuita in queste situazioni".

Si tratta di "pietà per i caduti e aiuto per i vivi a non morire dentro", conclude il presidente degli psicologi.

LA VISITA DEL MINISTRO

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, sarà oggi pomeriggio a Brandizzo, luogo del tragico incidente dove hanno perso la vita cinque persone, per un confronto con gli organi di vigilanza sul territorio.

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IL MINISTRO MARINA CALDERONE

Calderone, si legge in una nota del ministero, sarà accompagnata dall'Assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino, dal Sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, e dai rappresentanti dell'Inail e dell'Ispettorato del Lavoro.

LA VISITA DEL PRESIDENTE MAGNI

"La settimana prossima nella riunione dell'ufficio di presidenza voglio porre la necessità di un programma di intervento e ispezioni sui luoghi del lavoro, di maggiore formazione e cultura della sicurezza a cominciare dalla scuola" promette il presidente della Commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato, Tino Magni, in visita sul luogo dell'incidente ferroviario di Brandizzo, nel Torinese, dove cinque operai sono morti travolti da un treno nella notte tra mercoledì e giovedì.

IL PRESIDENTE TINO MAGNI A BRANDIZZO

L'altro sguardo va alla questione dei subappalti e tra chi solleva la questione ci sono un membro dal Piemonte della segreteria nazionale del Pd, Paolo Furia, e il responsabile economia di Sinistra Italiana, Giovanni Paglia.

"Bisogna intervenire seriamente - afferma Furia - sul ginepraio dei subappalti, senza retorica ma con convinzione, recuperando un senso e anche un orgoglio di ciò che dovrebbe fare il pubblico in quanto servizio pubblico, senza mettere tutto in mano a soggetti che poi non pagano mai".

"Fra appalti e subappalti - sottolinea Paglia - alla fine si finisce a morire sul binario di una ferrovia, perché la mano destra non sa quello che fa quella sinistra, e tutto per qualche euro di profitti in più".

Nel concreto ieri c'è stato il fermo dei manutentori di Rfi, uno sciopero annunciato ieri proprio dopo la tragedia nel Torinese. E proseguono le riflessioni sul tema sicurezza, certo non nuove.

"L'errore umano non esiste. È il moral hazard che spinge le imprese per velocizzare i processi produttivi e tagliare i costi a bypassare i sistemi di sicurezza. Nelle fabbriche, soprattutto quelle dove il sindacato non c'è, per fare più in fretta si disattivano i dispositivi di sicurezza" ha detto Edi Lazzi, segretario generale della Fiom torinese.

"Il governo - ha aggiunto - dovrebbe fare uno stanziamento economico che consenta di assumere ispettori del lavoro. "Al di là del caso specifico e delle responsabilità individuali che verranno accertate non si scarichi sugli ultimi anelli della catena, dipendenti interni o delle ditte di appalto, quello che non ha funzionato e più in generale l'esigenza ormai evidente di rimettere mano al mondo delle manutenzioni ferroviarie", hanno ammonito i segretari generali di Filt Cgil (trasporti) e Fillea Cgil (edili), Stefano Malorgio e Alessandro Genovesi, che ricordano che anche lunedì prossimo in Piemonte, con manifestazione a Vercelli, vi sarà lo sciopero generale regionale degli edili.

Cgil, Cisl e Uil prevedono intanto "una grande partecipazione" a Vercelli.

Le otto ore di sciopero unitario saranno accompagnate da un corteo, con arrivi da tutto il Piemonte e da altre regioni. Mobilitazione e raccolta forme a favore della legge di iniziativa popolare per introdurre il reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro vengono messe in campo nel frattempo dall'Usb, secondo cui "la strage di operai avvenuta nelle scorse ore lungo la ferrovia Milano Torino non è, purtroppo, un incidente isolato".

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