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Rifiuti

I cittadini non fanno la raccolta differenziata e ora arrivano le MULTE SALATISSIME

Migliaia di euro di sanzioni

Raccolta rifiuti

Raccolta rifiuti (foto d'archivio)

Si salva solo il Ciriacese per il resto tutti i consorzi di bacino (gli enti che gestiscono la raccolta differenziata) sono stati multati dalla Regione. Acea (Pinerolese), Cados (Venaria, Druento, Collegno ecc ecc), Cb16 (Settimo, San Mauro, Borgaro, Caselle, Chivasso ecc), Cca (Canavese) e Covar 14 (Torino Sud) sono stati tutti colpiti da sanzioni per aver prodotto quantità eccessive di rifiuti indifferenziati in rapporto ai loro residenti.

Ma non è tutto. Anche la Città di Torino, infatti, è stata multata dalla Regione per non aver raggiunto gli obiettivi di raccolta differenziata nel 2021. Durante la commissione Bilancio riunita a Palazzo Civico, è emerso che il Comune dovrà versare una somma di 85.820 euro a causa del superamento della quantità di rifiuti indifferenziati prodotti rispetto al numero di abitanti.

La norma ambientale del Testo unico prevedeva un obiettivo di 190 chilogrammi di rifiuti indifferenziati per ciascuno dei 858.205 residenti di Torino, ma il dato effettivo ha mostrato un valore di 224 chilogrammi per abitante nel 2021. Di conseguenza, la multa ammontante a 10 centesimi per abitante ha portato al conto di 86.000 euro che il Comune dovrà pagare alle casse della Regione tramite la Città Metropolitana.

Ciò ha portato alla luce un paradosso riguardante la struttura amministrativa: il sindaco Stefano Lo Russo, che agisce come soggetto riscossore nella sua posizione di sindaco metropolitano, è anche Sindaco del Comune capoluogo interessato dalla sanzione. La Regione, rappresentata da Alberto Cirio, ha il compito di vigilare sul rispetto delle norme nazionali e di incamerare l'ammontare delle sanzioni.

La situazione di Torino non è isolata, poiché molti consorzi sono stati multati a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata.

A essere stati multati sono stati Acea (area vasta del Pinerolese, 21.928 euro per aver prodotto 204 chili di indifferenziata per 146mila residenti), Cados (Dora e Sangone, 16.811 euro per 173 chili e 336mila residenti), Cb16 (la zona che gravita attorno a Settimo Torinese, 22.424 euro per 182 chili e 224.243 residenti). A seguire, il Cca (il Canavese, 18.130 euro per 178 chili e 181.308 residenti) e il Covar 14 (la cintura di Nichelino e Moncalieri, 12.745 euro per 165 chili e 254.913 abitanti).

Nel 2020, la Regione aveva concesso a Torino una clausola di salvaguardia per due anni, basando la soglia di produzione di rifiuti indifferenziati sugli usufruitori del servizio di raccolta anziché sulla popolazione residente, considerando il flusso di pendolari nella città. Tuttavia, il Comune non è riuscito a mettersi in regola entro il termine e la multa sembra diventare una componente strutturale delle finanze comunali.
Le performance di raccolta differenziata della città di Torino sono migliorate nel 2022, raggiungendo un tasso del 54,4%. Tuttavia, per conformarsi ai parametri stabiliti, ogni torinese dovrebbe produrre 34 chili in meno di rifiuti indifferenziati da destinare all'inceneritore del Gerbido. Nel 2022, sono state raccolte circa 195.600 tonnellate di rifiuti differenziati e 185.500 tonnellate di rifiuti non recuperabili, mentre i dati relativi al primo trimestre del 2023 mostrano cifre di 51.000 e 45.000 tonnellate rispettivamente.

Anche per il 2023 i dati non sembrano migliorare, sono ancora tanti i comuni lontani dall'obiettivo del 68% di differenziata imposto dall'Unione Europea. In particolare lungo la collina e in alcune delle città più grandi siamo addirittura sotto il 60%.

Percentuali di raccolta differenziata nell'area del Bacino 16 al 31 maggio 2023

Borgaro 66,17%
Brandizzo 63,70%
Brozolo 69,35%
Brusasco 69,56%
Casalborgone 63,60%
Caselle 57,87%
Castagneto Po 64,22%
Castiglione 56,62%
Cavagnolo 74,16%
Chivasso 58,70%
Cinzano 56,92%
Foglizzo 59,70%
Gassino 55,66%
Lauriano 66,32%
Leinì 61,54%
Lombardore 57,43%
Mappano 60,06%
Montanaro 65,21%
Monteu da Po 66,77%
Rivalba 60,78%
Rondissone 69,32%
San Benigno 66,55%
San Mauro Torinese 62,12%
San Raffaele Cimena 58,23%
San Sebastiano Po 65,21%
Sciolze 53,21%
Settimo Torinese 57,74%
Torrazza 74,20%
Verolengo 73,70%
Verrua Savoia 67,44%
Volpiano 64,46%

Altri consorzi

Venaria 56% (marzo 2023)
Druento 63,5% (Marzo 2023)

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