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Il caso
31 Marzo 2023 - 16:14
Il tir incastratosi in centro a Borgofranco d'Ivrea giovedì sera
Ne avevamo parlato solamente la scorsa settimana, ed ecco qui “la profezia” che si è avverata. Avremo portato sfortuna? Forse, ma il pronostico era relativamente semplice da azzeccare.
Sembra che negli ultimi mesi le parole “viabilità” e “Canavese” non riescano a stare all’interno della stessa frase senza cozzare e, come volevasi dimostrare, il fattaccio è capitato.
Siamo a Borgofranco d’Ivrea, in frazione Campagnola, luogo dove, giovedì 30 marzo, verso le 23.30, un enorme tir si è letteralmente incastrato per le vie del centro paese.
“Ecco cosa può succedere a Campagnola in tarda serata - commenta il sindaco di Borgofranco Fausto Francisca, divulgando la foto del camion incastrato - un tir, deviando dalla Strada Statale 26, attraversando il passaggio a livello si è infilato ed è rimasto bloccato in via Sant’Anna. Evidentemente non tutti i navigatori prevedono i percorsi autorizzati per il trasporto pesante”.
Il tir incastratosi giovedì sera a Borgofranco d'Ivrea
Manovra dopo manovra in serata il grosso bilico è riuscito ad uscire dal centro di Borgofranco, e va bene, ma la questione di fondo è un’altra.
Ovviamente in quest’occasione il traffico non ha risentito i maniera pesante dell’“imbottigliamento”, anche perché (fortunatamente) di gente in giro di giovedì a mezzanotte ce n’è poca.
La domanda da porsi, tuttavia, è differente: cosa sarebbe successo se il camion si fosse incastrato alle 7 del mattino, quando tutti devono andare a lavorare? Per quanto il traffico sarebbe stato bloccato? O peggio, e se fosse dovuta passare un’ambulanza? Una camionetta dei vigili del fuoco per un’emergenza?
La situazione diventa ancora più esplosiva nel momento in cui si pensa che il ponte sulla Dora a Quincinetto, che connette la SS26 con il casello della Torino-Aosta, da circa un mese, per via di un’ordinanza emessa dal sindaco Angelo Canale, ha una portata limitata ha 26 tonnellate (quasi dimezzata rispetto a prima, 44 tonnellate).
Il ponte sulla Dora a Quincincetto
Date le cattive condizioni del ponte, se la portata venisse ancora ridotta, dove verrebbe dirottato il traffico pesante? O ancora, se partissero i lavori sulla A5 tra Ivrea e Pont-Saint-Martin, tratto interessato dalla frana del 2019, e quel pezzo di autostrada venisse chiuso, camion e bilici che strade dovrebbero percorrere? Semplice: la Statale 26 e, di conseguenza, il centro di Borgofranco e paesi limitrofi, con scenari analoghi a quello che si è verificato nella tarda serata di giovedì.
La strettoia in centro a Borgofranco sulla SS26; già un camion e una macchina faticano a passare
“Al di fuori della Torino-Aosta i tir non potrebbero passare né da noi, né da Ivrea, né da Quincinetto - continua il sindaco Francisca - il ponte di Quincinetto, quello della provinciale tra Quassolo e Montestrutto, il terzo ponte di Ivrea e Corso Garibaldi non sono percorribili dai mezzi di oltre 44 tonnellate a pieno carico, perché tutte queste infrastrutture hanno limiti di portata inferiori”.
Fausto Francisca, sindaco di Borgofranco d'Ivrea
Il rischio del blocco totale del traffico c’è, a maggior ragione se in questo calderone andiamo ad aggiungere la chiusura (già prevista) del traforo del Monte Bianco.
Uno scenario, quello che si prospetta in questa parte di Canavese, che ricorda in maniera eclatante i problemi della viabilità attorno a Torino, luogo in cui camion, tir e bilici si incastrano per le strette stradine di collina, non avendo tratti alternativi di percorrenza ed essendo fermo ormai da troppi anni il progetto della famigerata Tangenziale Est.
Le criticità e le conseguenze connesse alla chiusura del Traforo del Montebianco e alla viabilità più in generale in questa parte di Canavese verranno affrontate in un convegno che si terrà venerdì 5 maggio. Chissà, da qui a un mese, quante altre volte si ripeterà lo scenario di giovedì sera a Borgofranco.
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