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Polemica
18 Marzo 2023 - 18:02
Eutanasia Legale
“Potranno tagliare tutti i fiori ma non fermeranno mai la primavera”.
Cita Pablo Neruda, Marco Riva Cambrino, referente per il chivassese del Comitato Liberi Subito, nell’annunciare la cancellazione dell’appuntamento di oggi pomeriggio, sabato 18 marzo, dalle 16 alle 19, in piazza della Repubblica.
Non s’è trovato infatti un autenticatrice o un autenticatore e così il terzo pomeriggio di raccolta firme della campagna “Liberi Subito” a Chivasso è saltato.
Si firma, lo ricordiamo, a sostegno della Legge regionale di iniziativa popolare “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019”.
“Evidentemente, Chivasso non c'è! se non può fare vuota propaganda - denuncia sui social Marco Riva Cambrino -. Ci sono e ci sono stati, durante tutta la mattinata, le cittadine ed i cittadini con le loro vite, le loro gioie e le loro sofferenze, per sostenere, con la firma, la proposta di legge regionale per avere modalità e tempi certi per l'applicazione di un Diritto già esistente ed esigibile sulla Morte Volontaria Medicalmente Assistita sancito dalla Corte Costituzione con la sentenza Cappato-Antoniani (242/92)
A tutti loro e al consigliere comunale Giovanni Scinica che, in qualità di autenticatore, ci ha consentito di raccogliere le firme, va il nostro ringraziamento”.
Perché ci va un autenticatore delle firme?
Perché lo prevede la legge.
Chi può autenticare?
Un sindaco, un assessore o consigliere comunale (che sia di maggioranza o di opposizione, ndr), un dipendente comunale, funzionari giudiziari di Tribunale, Corte d’Appello e giudici di pace.
A Chivasso le firme per la campagna “Liberi Subito” sinora sono state autenticate dal consigliere regionale Gianluca Gavazza, i consiglieri comunali Claudia Buo, Adriano Pasteris, Giovanni Scinica e Cristina Peroglio. Per oggi pomeriggio però nessuno s’è reso disponibile.
Nella vicina Settimo Torinese, ad esempio, ad autenticare le firme ci ha pensato la stessa sindaca Elena Piastra.
Lo scorso week end a Chivasso erano state raccolte 172 firme.
La raccolta firme dello scorso fine settimana
Domani, domenica 19 marzo, si prosegue, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16 alle 19 in Piazza della Repubblica (Piazza del Duomo).
Perché è importante firmare?
Si firma a sostegno della legge regionale di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito che consentirà di avere tempi e modalità certi di applicazione di quanto disposta dalla Corte costituzionale con la sentenza 242/2019, più nota come sentenza Cappato – Antoniani, perché ottenuta grazie alla disobbedienza civile di Marco Cappato e Fabiano Antoniani, più noto come DJ Fabo, ed all’inerzia insensibile ed ottusa del Parlamento, troppo impegnato a compiacere, o non dispiacere troppo, con atti pubblici, la gerarchia ecclesiastica ma poco attento, anzi completamente sordo, alle istanze che arrivano dal Paese reale.
Con questa proposta di legge di iniziativa popolare, depositata il 1 marzo 2023 presso gli uffici legislativi del Consiglio Regionale del Piemonte, non si introduce un nuovo diritto ma si chiede la certa esigibilità di un diritto già disponibile, in quanto, grazie alla sentenza Cappato – Antoniani della Corte Costituzionale, l’aiuto medico alla morte volontaria, il cosiddetto “suicidio assistito”, oggi in Italia è possibile per le persone malate che possiedono i requisiti previsti dalla Consulta.
Eppure, nonostante la possibilità di ottenere questo tipo di aiuto, il Servizio Sanitario non garantisce tempi certi per effettuare le verifiche e rispondere alle persone malate che hanno diritto di porre fine alla propria vita.
Ricordiamo tutti il caso marchigiano di Mario, al secolo Federico Carboni (identità svelata dopo la sua morte, come da sue ultime volontà), primo caso di suicidio medicalmente assistito in Italia che ha impiegato anni e battaglie legali per poter esercitare un diritto riconosciutogli dalla Corte costituzionale. Mario/Federico Carboni si spegnerà il 16 giugno 2022 alle ore 11:05, dopo un percorso iniziato nel 2020.
Così le persone maggiorenni affette da patologie irreversibili, con gravi sofferenze fisiche o psicologiche, pienamente capaci di prendere decisioni libere e consapevoli, tenute in vita da trattamenti di sostegno vitale, che intendono interrompere la propria vita, rimangono in attesa di ASL e Comitati Etici territoriali che, per svolgere le loro funzioni di verifica delle condizioni, possono impiegare mesi. Un tempo che molte persone che hanno bisogno di essere aiutate a morire non hanno.
Per questo, nel rispetto delle competenze territoriali, l’Associazione Luca Coscioni, i militanti ed i volontari raccoglieranno, nei prossimi mesi, le firme per una proposta di legge regionale che garantisca il percorso di richiesta del “suicidio” medicalmente assistito e i controlli necessari in tempi certi, adeguati e definiti.
La proposta di legge di iniziativa popolare del Piemonte potrà essere sottoscritta dai cittadini italiani residenti in Piemonte, dai cittadini italiani residenti all’estero e registrati all’AIRE nelle liste elettorali di un Comune del Piemonte ed i cittadini dell’Unione Europea residenti in Piemonte che votano per l’elezione del Sindaco.
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