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02 Marzo 2023 - 17:01
"La mia visione del mondo è cambiata radicalmente dopo aver conosciuto il maestro Azio Corghi, il compositore recentemente scomparso".
A dirlo è stato Elio, della celebre band "Elio e le Storie Tese" in un'intervista al quotidiano Avvenire.
L'incontro con il compositore ciriacese, per il cantante Pop, era stata una svolta fondamentale nella sua ricerca musicale, segnando il suo avvicinamento alla musica Classica.
"Mi sono diplomato in flauto al Conservatorio di Milano nel 1980, ma avevo sempre odiato l’opera. Quando si è giovani si fanno un sacco di errori, il motivo era che nessuno mi aveva spiegato l’opera come andrebbe fatto. Mi era stata presentata come una cosa noiosissima dove stare zitti e muti, e io da rockettaro volevo muovermi" racconta Elio, al secolo Stefano Belisari.
Poi, l'incontro rivelazione. Era il 1998 ed Elio debuttava nell'Isabella, opera composta dal maestro Corghi, al Rossini Opera Festival.
Il musicista ciriacese AZIO CORGHI è mancato il 17 novembre del 2022
L’opera Isabella fu composta da Corghi nel 1996 su richiesta del Rossini Opera Festival al fine di favorire un avvicinamento dei giovani alla musica Classica ed è ispirata a L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini.
"Corghi è il compositore a cui va dato il merito di avermi voluto – racconta Elio all'Avvenire -. Per me fu come un ritorno a casa. Io ho vissuto tutta la prima pare della mia vita in mezzo agli autori classici".
Ed ecco il ricordo che Elio ne traccia: "Corghi era curiosissimo e la sua Isabella è stata accolta bene subito. Un po’ mi mancava il classico. Da quell’esperienza non mi sono fermato più".
Da quel momento Elio è divenuto divulgatore della musica classica.
"Mi è stato chiesto di diventare l’ambasciatore presso il pubblico di non appassionati" – dice con orgoglio l’artista.
"Se io che ho fatto studi classici odiavo l’opera - spiega Elio nel corso dell'intervista - immaginiamoci uno che non ha fatto mai una scuola musicale e ascolta solo la radio. Dal quel giorno è nata la mia idea di presentare questi compositori classici, ma anche contemporanei che hanno scritto capolavori, in modo tale da poter essere almeno valutati da uno spettatori medio".
Era stato proprio grazie all'amicizia con Azio Corghi che il maestro Sergio Pochettino, direttore dell'Istituto Musicale Cuneo, riuscì a portare in città gli Elio e le Storie Tese per il "Senza Etichetta".
In occasione del 35esimo anno dell’Istituto Cuneo, infatti, era stata organizzata un’edizione straordinaria di “Senza Etichetta”.
Ospiti, in rappresentanza del popolo rock erano venuti in città gli Elio e le Storie Tese.
“Senza l’aiuto di Corghi non sarei mai riuscito a contattarli - racconta Pochettino -. Fu lui a farmeli conoscere. Andammo insieme al Teatro Garda di Ivrea dove Elio era venuto per assistere ad uno spettacolo della De Sio”.
Il direttore dell’istituto F.A. Cuneo SERGIO POCHETTINO con MOGOL presidente di giuria del "Senza Etichetta"
Per quell’edizione venne organizzato una tavola rotonda dal titolo “Musicalmente Scollegti”.
“Non avrebbe potuto chiamarsi altrimenti per l’eterogeneità degli ospiti - sorride Pochettino”.
A quel tavolo c’era anche Ugo Riccarelli, lo scrittore ciriacese che nel 2004 (pochi mesi dopo quell’incontro, Ndr) vinse il Premio Strega con il libro “Il dolore Perfetto”.
“Fu una serata molto divertente - racconta Pochettino - durante la quale furono proprio l’ironia e l’intelligenza di Riccarelli ad alzare il livello dell’incontro che venne moderato dall’avvocato e allora sindaco, Luigi Chiappero”.
Gli Elio e le Storie Tese, però, non furono gli unici ospiti d’eccezione arrivati a Ciriè grazie a Corghi.
“Sul palco di “Senza Etichetta”, sempre grazie all’amicizia di Azio venne anche l’attrice e musicista Sonia Bergamasco, l’indimenticabile capoufficio di Checco Zalone che nel film Quo Vado, stanca e infuriata, pur di farlo dimettere, lo trasferisce nel luogo più inospitale che riesce a trovare: il remoto arcipelago delle Svalbard, in Norvegia”.
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