AGGIORNAMENTI
Cerca
Ciriè
04 Dicembre 2022 - 22:47
Nino Smeriglio (al centro)
E' stato un mese di addii di quelli che toccano un'intera comunità, quello appena trascorso.
Il primo ad andarsene, lo scorso 10 novembre, è stato il politico Nino Smeriglio che aveva 85 anni. Poi è stata la volta del musicista e compositore di fama mondiale, Azio Corghi, suo coscritto. Infine il 20 novembre è morto don Mario Sacco, 89 anni, l'amato parroco di frazione Devesi.
Smeriglio era un funzionario regionale che ha ricoperto a Ciriè ruoli da amministratore pubblico tra il 1978 e il 1985 al fianco di tre sindaci: Gianpaolo Brizio, Mario Sasso e Beppe Novero. Dal 1978 al 1983 è stato consigliere comunale. Dall'83 al '85 ha ricevuto le deleghe di assessore dal sindaco Novero.
NINO SMERIGLIO tra due signore del Punto Incontro Anziani quando era assessore
All'impegno politico, Smeriglio ha sempre affiancato quello civico. Negli anni Novanta è stato presidente dell'Istituto Ernesto Troglia e ad inizi Anni Ottata è stato tra i fondatori dell'Unitre a Ciriè.
Quattro anni fa Smeriglio ha dovuto affrontare il terribile dolore della perdita del figlio Antonio, magistrato, morto per un male che non gli ha lasciato scampo.
NINO SMERIGLIO aveva 85 anni
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.