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28 Febbraio 2023 - 15:25
Ci si può affezionare ad un animale domestico che sia qualcosa di diverso da un cane, un gatto o un canarino?
Tina è entrata a far parte della famiglia di Gabriele quando aveva pochi giorni di vita. Biberon dopo biberon è cresciuta insieme a suo figlio, Dyami, e ai suoi cani, ma la sfortuna di Tina è stata di nascere suino.
Il destino nefasto di Tina non si fa attendere: arrivano Carabinieri Forestali, Polizia Provinciale e Veterinari ASL per contestare a Gabriele la detenzione di un animale ibrido cinghiale / suino domestico.
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Scatta il sequestro amministrativo di Tina, che, però, rimane affidata in custodia a Gabriele, la sanzione di 400 euro e le prescrizioni dell’Asl. Nel verbale N. 1/04-08-2022NMGFM la stessa scrive che l’animale “viene identificato con marca auricolare Asl NO4239 e sottoposto a prelievo diagnostico” e che “al termine degli accertamenti dovrà essere regolarizzata la posizione anagrafica mediante l’apertura di allevamento”.
Tutto faceva pensare che la situazione si sarebbe risolta positivamente, ma il 23/01/2023 l’Asl si ripresenta per una nuova ispezione, imponendo misure di bio sicurezza diverse rispetto alla visita precedente e, senza lasciare il tempo a Gabriele di attuarle, lo stesso giorno, impone l’abbattimento di Tina.
“Siamo sconcertati per la mancanza di senso in tutta questa vicenda” così Alessandra Motta, presidentessa di Rifugio Miletta, commenta la notizie ed aggiunge: “Tina è un animale cresciuto per essere amato e non consumato, ovvero un suide NON-DPA; un animale sano, come risulta dagli accertamenti che la stessa ASL ha fatto, un animale detenuto in condizioni di biosicurezza, come attestato dai documenti fotografici inviati all’asl nei giorni seguenti a quel fatidico 23 gennaio. Riteniamo assolutamente ingiustificata, nonché moralmente inaccettabile, l’imposizione di abbattimento. Ancora una volta assistiamo a delle amministrazioni che pretenderebbero di entrare in casa nostra per ammazzare un membro della nostra famiglia”.
Rifugio Miletta ha incaricato l’avvocata Angelita Caruocciolo di presentare ricorso con richiesta urgente di sospensiva al TAR.
Molti studi di etologia confermano che i maiali hanno un’intelligenza e un’emotività straordinaria, proprio come gli altri animali domestici.
In genere si evita di parlare delle doti cognitive degli animali considerati “da reddito”. Vengono rappresentati come esseri incoscienti, senza individualità. D’altronde non si ha alcun interesse a mettere in luce le caratteristiche che potrebbero rendere le persone troppo empatiche verso ciò che generalmente è considerato carne. Eppure questi animali non solo hanno caratteristiche proprie, ma sono anche dotati di un’intelligenza del tutto sottostimata dall’opinione comune che si ha di loro.
Il caso del maiale è di sicuro il più rappresentativo; dipinto spesso come sporco e ingordo, non si mette mai in luce che le sue doti cognitive superano in molte situazioni persino quelle del cane. A tal proposito La Prof.ssa Lori Marino, neuroscienziata della Emory University di Atlanta, afferma:
«Abbiamo dimostrato che i maiali condividono un certo numero di capacità cognitive con altre specie altamente intelligenti come cani, scimpanzé, elefanti, delfini e persino umani. Esistono buone prove scientifiche che suggeriscono che dobbiamo ripensare il nostro rapporto con loro.»
L’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, si è espressa affermando che i maiali possiedono notevoli doti cognitive. Secondo recenti studi infatti i maiali possono fare cose sorprendenti. Ecco alcuni esempi:
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