AGGIORNAMENTI
Cerca
Chivasso
05 Febbraio 2023 - 12:35
L'ingresso in frazione Pogliani
Allarme rosso, o meglio nero-blu, nella campagna fra l’area Chind e i Pogliani, tra la strada bianca della Carletta e quella per Montanaro.
Lì ci sono terreni agricoli che potrebbero presto venire coperti da pannelli fotovoltaici a terra. Altri campi agricoli perduti, dunque. Altri probabili danni ambientali in una porzione del territorio chivassese già devastato: lì infatti si trova la contestatissima e grandissima discarica di Chivasso.
E' un rumors che circola da qualche giorno in frazione e che ha messo in allarme tutti i residenti.
La discarica di Chivasso in una foto d'archivio
Sono almeno tre le aree minacciate.
Anzi, in una delle tre è già cominciata la posa dei pannelli: l’area, recintata, si trova dietro la fabbrica Endurance, vicino alla roggia Campagna, che ai tempi di Wastend ci avevano detto essere acqua pubblica, quindi maggiormente tutelata.
La seconda è sempre vicino all’Endurance: si dice che il terreno stia per essere venduto a una ditta di fotovoltaici.
Il terzo è più a Nord, non lontano dalle case dei Pogliani, tra la discarica Chivasso Tre, il canile e il pilone della strada della Carletta. Circa 70.000 metri quadri, che sono più o meno 18 “giornate”.
A sentire i residenti dei Pogliani, un professionista di un vicino Comune starebbe rastrellando i terreni, contattando i proprietari delle particelle, che magari abitano un bel po’ lontano, e offrendo loro una di quelle cifre al metro quadro alle quali proprio non si può dire di no.
Parole. Che però allarmano un'intera frazione.
Ma quel territorio non ne ha ancora abbastanza?
Si chiedono quei pochi residenti che ancora si preoccupano del futuro del loro territorio e dei loro figli e nipoti.
Il Comune ne sa qualcosa? L’amministrazione comunale è allertata?
Cosa ne dicono le associazioni di coltivatori?
Cosa ne pensano quei residenti ancora ignari, che potrebbero trovarsi circondati non più dal verde della tranquilla campagna ma dallo scuro dei pannelli, con un bel cantiere, mezzi di scavo e autocarri a pochi metri?
E con l’inevitabile deprezzamento delle loro proprietà?
Tra i più preoccupati c'è Margherita Rosso, poglianese e sempre in prima fila quando è ora di tutelare la salute pubblica dei residenti della zona, sulla pagina facebook "Noi della terra di mezzo" Rosso lancia l'ennesimo allarme: “Mi piange il cuore, di lacrime infinite, pensando a madre terra sempre più vilipesa e deturpata… Lacrimano notizie sempre peggiori".
Il post di Margherita Rosso su facebook
Rosso prosegue: "Notizie che girano, nei meandri degli uffici, sulle bocche dei conoscenti.... Ma hai sentito? Ma lo sapevi? Ma sei sicuro? … Quindi...davanti alle nostre case, giunge notizia che su 70 Mila metri quadri dovrebbe sorgere un impianto di fotovoltaico, proprio attaccato alle case e alla discarica. La legge? Lo permetterà di sicuro. È il nuovo business. Chi se ne frega se staremo senza patate per alimentarci, mangeremo grilli e scarafaggi. Ma qui ai Pogliani abbiamo quattro campi a difenderci da quel mostro di discariche che ci hanno ammazzato in questi anni e ora dobbiamo sorbirci pure questo? Faremo tutto quel che possiamo per scongiurare questa invasione… Ma con tutti i tetti, le aree abbandonate, proprio sui terreni coltivati bisogna allungare le sgrinfie?”
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.