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Rifiuti: il misterioso codice "CER 15 01 06", figlio di un decreto ministeriale scritto malamente

In rete pure gli esperti e gli addetti ai lavori si accapigliano sull’interpretazione del misterioso codice CER 15 01 06

Chivasso

La discarica di Chivasso (archivio)

Qualche giorno fa abbiamo dato conto dell’aggiornamento della tipologia dei rifiuti autorizzati a venir lavorati nell’impianto all’interno dell’area discariche di Chivasso.

Un aggiornamento chiesto dalla società GREEN UP e concesso a termini di legge da Città Metropolitana. Riguarda il rifiuto che l’Unione europea indica con il codice CER 15 01 06. Il misterioso codice CER 15 01 06… 

Lo ribadiamo: questa tipo di rifiuto era già compreso nelle autorizzazioni concesse dalla Provincia in precedenza. Quindi, nessun rifiuto nuovo.

Ne abbiamo solo scritto perché, rileggendo la determina di Città Metropolitana, questa tipologia di rifiuto ci ha incuriosito. 

Perché ci ha incuriosito? Perché nella determina è indicato come costituito da “imballaggi in materiali misti” (da non confondere con “materiali compositi”), e incluso nella categoria generale “Rifiuti di carta e cartone”. Ma che cosa sono i “materiali misti”? Solo carta e cartone?

Forse no: in rete troviamo ditte e enti pubblici che parlano anche di cassette di plastica, cellophane, polistirolo, ecc. Ma la rete può fuorviare. Così abbiamo cercato la norma nazionale: il Decreto Ministeriale del 5 febbraio 1998. 

Qui il codice si trova effettivamente nella categoria “RIFIUTI DI CARTA, CARTONE, E PRODOTTI DI CARTA”, che però comprende anche “poliaccoppiati, anche di imballaggi”.

Ma a loro volta cosa sono i “poliaccoppiati”? Non siamo dei chimici, e abbiamo dovuto banalmente affidarci alla Treccani: il poliaccoppiato è un “materiale flessibile costituito da più strati pressati insieme, di cui generalmente uno o due di polietilene, uno di cartoncino e uno di alluminio, usato per contenitori praticamente impermeabili di certi generi alimentari (latte, caffè, e altri)”.

Quindi, pure la plastica? Non siamo sicuri di avere capito bene. 

Il decreto ministeriale è scritto malamente e può ingannare. Tant’è vero che in rete pure gli esperti e gli addetti ai lavori si accapigliano sull’interpretazione del misterioso codice CER 15 01 06. Se sbagliamo, ci correggeremo.

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