All'area giochi dei Pogliani vandali e tossicomani. E qualcosa si muove per l'impianto di trattamento dei rifiuti...

Che succede nell’area discariche fra Chivasso e Montanaro? È tutto fermo o qualcosa si muove?

Parliamo in particolare dell’impianto di trattamento dei rifiuti. L’impianto si trova in una porzione pianeggiante della vasta area che ospita le quattro grandi discariche. È composto di due capannoni e aree circostanti.

È condotto dalla società GREEN UP (le discariche sono invece gestite dalla società SGRA ex SMC).

Pochi giorni fa abbiamo dato conto di un aggiornamento dell’elenco dei rifiuti autorizzati a venire trattati nell’impianto.

Le cassette di frutta e verdura (in legno o plastica) finiscono in discarica con carta e cartone. E' corretto?

Una modifica della determina della Città Metropolitana del 2021 offre uno spunto di riflessione

Un aggiornamento che, a termini di legge, Città Metropolitana ha concesso a GREEN UP due anni.

Ma nel novembre 2022 il Comune ha anche approvato una variante urbanistica relativa all’impianto medesimo.

La variante, approvata a maggioranza dal Consiglio comunale, consente alla società di eseguire due interventi: 1) la ricostruzione del capannone di 1.800 metri quadri andato a fuoco nel 2014; 2) la manutenzione e ristrutturazione “per qualsiasi tipo di necessità” delle strutture edilizie connesse con l’attività dell’impianto.

Che cosa possiamo ricavare da queste due notizie?

Possiamo ipotizzare che la società punti, o torni a puntare, sull’impianto medesimo?

Di per sé il trattamento e recupero dei rifiuti è una buona cosa.

Tuttavia le discariche hanno già fatto molti danni a Chivasso, e qualsiasi notizia che proviene da quelle parti non può che mettere in allarme i residenti. Che attendono informazioni dall’amministrazione comunale.

A proposito delle attese dei residenti: nei pressi della zona delle discariche, fra Pogliani e la strada per Montanaro, si trova un’area giochi in pessime condizioni, tali da renderla poco utilizzabile.

L’area è di proprietà di SGRA, ex SMC, la società che conduce le discariche.

Quando nel 2008 la Provincia concesse un ulteriore aumento di volumetria della discarica, impose alla società, come opera di compensazione, la realizzazione dell’area giochi.

Ma la società non ha mai completato i lavori concordati col Comune in apposita convenzione. Tanto che nel 2019 l’amministrazione del sindaco Castello chiese la restituzione della fideiussione.

Quindi, dopo quindici anni di travagliate vicende, i residenti attendono ancora che l’area diventi fruibile.